6 suggerimenti per un ascolto attivo

In un articolo recente abbiamo parlato di come costruire un’interazione significativa con il bambino e uno dei suggerimenti era l’ascolto attivo.

Il modo in cui ascoltiamo un bambino può servire ad avvicinarlo e a rassicurarlo sulla percezione del suo valore o può servire ad allontanarlo e a chiudere il canale di comunicazione con lui.

Ecco alcuni modi per ascoltare meglio:

  1. Mettersi al livello del bambino, fisicamente. Si sentirà maggiormente preso in considerazione e sarà meno spaventato se ci vedrà alla sua altezza.
  2. Non ascoltare mai il bambino mentre si sta facendo altro ed evitare di andarsene in mezzo alla conversazione.
  3. Lasciare il tempo di esprimersi. Spesso per fare un racconto o esprimere un’idea il bambino piccolo ci mette tanto e noi non dobbiamo incalzarlo suggerendo le parole o i concetti.
  4. Utilizzare molto il linguaggio non verbale. Annuire durante il racconto, seguirlo con le espressioni del viso.
  5. Riconoscere i sentimenti del bambino con le nostre parole, senza etichette ma solo facendogli capire che li stiamo scorgendo. Tipo: “sembra che tu sia molto arrabbiato”, non “questa cosa ti ha fatto proprio arrabbiare”.
  6. Insegnare al bambino a non interrompere se tu stai ascoltando un’altra persona. Questo servirà anche a lui a capire l’importanza dell’ascolto attivo e del rispetto dei tempi delle altre persone.

Tutto questo è legato anche all’importanza che diamo al rispetto nella relazione con gli altri e soprattutto con i bambini. Li consideriamo delle individualità uniche, degne della nostra attenzione come un adulto. Se il bambino si sente ascoltato in modo appropriato rafforza la fiducia in se stesso e anche nell’adulto. Il vantaggio è bilaterale e il legame diventa più profondo. In questo mondo frenetico e in cui non ci si ferma mai spesso si pensa che sia sufficiente ascoltare quello che il bambino ci dice mentre cuciniamo, prepariamo una lavatrice, facciamo lavori burocratici che lavorando non abbiamo mai il tempo di fare. Ma se dedichiamo anche solo un’ora al giorno ai nostri figli, senza distrazioni e interruzioni riusciamo a creare un rapporto saldo e profondo con loro. Oltretutto i bambini hanno sempre cose interessanti da dire e, cosa ancora più di valore, fanno tanto ridere (almeno a me). Non è facile, quando si hanno tante responsabilità e tanti impegni ma tentare di cambiare qualcosa ogni giorno non richiede uno sforzo eccessivo. A me leggere questi suggerimenti è servito molto.

Libro di riferimento: “Powerful Interactions”, Dombro, Jablon, Stetson.