Diario di bordo: il senso del denaro
Proprio oggi ho letto sul Corriere un articolo che affronta il tema del senso del denaro per un bambino piccolo. E finalmente mi sono sentita appagata nel leggere che iniziare a dare la paghetta a un bimbo di 4/5 anni è utile e significativo.
Prima dell’estate, infatti, io e mio marito abbiamo deciso di cominciare a dare una paghetta settimanale ad Apo dopo un periodo di continue richieste consumistiche.
Quando lo racconto in giro alcuni mi guardano un po’ stupiti considerandolo un passo un po’ precoce. Ma noi eravamo e siamo convinti che sia importante far capire fin da subito ai bambini che il denaro ha un valore, corrisponde alla possibilità di comprare un bene ed inoltre si guadagna con il lavoro, si conquista.
A conferma di quanto scritto nell’articolo, la strategia della paghetta ha permesso di raggiungere risultati straordinari:
• Finalmente sono finite le lagne e le richieste ossessive di regali ogni volta che passiamo di fronte a un negozio di giocattoli.• Senza nemmeno insegnarlo, Apo alla terza settimana aveva capito che se non trovava nulla di interessante poteva tenere da parte i soldi della paghetta e accumularli (con lo stimolo di imparare a fare le addizioni 🙂 ) per poter comprare dopo un po’ un giocattolo più grande e costoso.• Abbiamo meno giocattoli inutili in casa. Sapendo che sono soldi suoi ,ora sceglie cose che davvero gli piacciono, seppur di poco valore.
Nelle ultime settimane, per esempio, la paghetta (un po’ aggiungo io) finisce tutta nell’acquisto della collezione di Insetti dal mondo. Un insetto “imbalsamato” a settimana tra i più speciali e grossi del mondo. La passione di Apo.
Ovviamente, per non caricarlo di troppe responsabilità, non bisogna includere nei suoi acquisti le cose “necessarie” o i regali straordinari che ci viene voglia di comprargli.
Inltre, ogni tanto lo stimoliamo a “conquistarsi” la paghetta con dei piccoli lavoretti, che non sono però “servizi” per noi o per la casa. Quelli secondo me non devono ricadere in una logica di questo tipo, semmai bisogna trasmettere il piacere di condividere anche le attività più noiose (tipo mettere in ordine, prendersi il piatto per la colazione, rimettere in cucina il bicchiere sporco, etc.) in quanto parte della vita familiare.