Diario di bordo: un armadio pieno di ricordi…
Ieri sono stata alla riunione dell’asilo con le altre rappresentanti di classe per preparare la festa di fine anno.Eravamo tutte indaffarate: parlavamo, scrivevamo appunti sui ruoli di ciascuna, sulle cose da acquistare, disegnavamo mappe del giardino per organizzare i vari banchetti e giochi per quel pomeriggio. Poi ci siamo spostate nell’altra stanza, dove avevamo ammassato tutti i sacchetti coi giochi portati dalle varie famiglie per fare la pesca.Ho aperto un vecchio armadio a muro, pieno di pennelli e colori, per vedere se c’erano altri sacchetti e di colpo ho respirato l’odore intenso che emanava quell’armadio.Improvvisamente, senza avere il tempo di reagire, o di rendermi consapevole delle sensazioni che quell’odore mi aveva provocato, non ero più Anna la mamma di Alice, rappresentante di classe e, lì, insieme alle altre mamme.Di colpo ero Anna bambina, a 3 o 4 anni, coi capelli corti e i sandali ai piedi. Il cuore mi ha batteva forte e mi sentivo impaurita, insicura, timida.è stato un istante, credo, ma intensissimo. Mentre scrivo sento ancora un formicolio alle gambe. Potrei descrivermi perfettamente, anche come ero vestita in quella “sensazione”. Davvero. Era come reale. La scuola materna di Alice è stata la “mia” scuola di quando ero piccola. Ho molti ricordi di quel periodo. Sono immagini e sensazioni che passano però da una parte razionale, per così dire, della mia testa.Sentirmi travolgere da quelle emozioni di me bambina è stato molto forte. Ho pensato e ci rifletto anche ora a come davvero potessi sentirmi allora, al perché provassi quella sensazione di fragilità, di voglia di protezione. Mi sono fatta tenerezza..Quella sensazione mi è rimasta un po’ addosso, come se avessi bisogno di un abbraccio, una parola rassicurante e una mano che mi prendesse e mi portasse via.Non penso di essere impazzita (bah, almeno spero..!!). Credo invece che sia una parte di me. “Tutti i grandi sono stati bambini ma pochi di essi se ne ricordano” diceva il Piccolo Principe. Io credo che un po’ bambini lo resteremo per sempre. E che anzi sia importante coccolarci quella parte piccola e bambina di ciascuno di noi.è anche un modo per ricordarci di coccolare ancor di + i nostri bambini, così da riempire il loro cuoricino e il loro mondo emotivo il più possibile, dando loro amore, abbracci, parole rassicuranti.Disse una volta qualcuno “La mamma tiene la mano dei suoi bambini per un pò, i loro cuori per sempre.”.
Lo penso anch’io.