I due palloncini volanti
Questa è la storia di Verde e Giallo, due lucidi e rotondi palloncini che un giorno si incontrano nel cielo.
Sei curioso di sapere da dove venivano? Continua a leggere e lo scoprirai.
Verde nacque un giorno di primavera in una grande casa di fronte a un lago. Era il compleanno di una bimba che compiva quattro anni e il suo papà le aveva riempito la casa di palloncini per la festa con i suoi amici ma lei ne aveva scelto uno in particolare, quello verde, il suo colore preferito. Se l’era attaccato al polso e aveva giocato, riso, ballato sempre insieme a lui. Al momento della torta ci volle un po’ per mettere tutti intorno al tavolo in giardino, preparare le candeline e finalmente cantare la canzone Tanti Auguri a Te. La bimba e il suo palloncino verde soffiarono forte forte per spegnere le quattro candeline, ovviamente di colore verde. Un applauso fragoroso riempì la bimba di gioia. Era il giorno più speciale dell’anno e se lo stava godendo insieme ai suoi amici della scuola, al suo papà, alla sua mamma, alla sua sorellina e a tutto il resto della famiglia.
Fu un momento molto triste quando scendendo dalla sedia inavvertitamente urtò contro lo spigolo del tavolo e il filo che la legava al palloncino si tranciò. Attimi che sembrarono un’eternità. Verde si stava allontanando da lei con una salita dolce e armoniosa verso il cielo. Non l’avrebbe più rivisto ma gli era comunque grata perchè aveva reso il suo compleanno ancora più fantastico. Tutti i bimbi col naso all’insù gli urlarono “ciao!”.
E vuoi sapere la storia di Giallo?
Giallo si ritrovò tutto gonfio e luminoso di fronte a un bambino. Era un appartamento di una grande città. Lo aveva intuito perchè dalla finestra si vedevano alti grattacieli. C’erano tanti piccoli bimbi in quel salone. Il bambino che compiva due anni proprio quel giorno aveva gli occhi grandi e blu. Giallo avrebbe avuto impressi quegli occhioni per sempre da tanto se li sentiva addosso. Il bimbo non lo perdeva di vista un attimo con lo stesso stupore misto a felicità nel suo sguardo della prima volta che lo aveva visto gonfiato. A Giallo era stato attaccato un peso in modo che non scappasse. Il suo piccolo amico, anche i giorni successivi lo portava con sè dappertutto nella casa ma anche fuori. Erano inseparabili e Giallo si sentiva parte della famiglia, era felice di quella vita. Non si annoiava mai ad ascoltare i discorsi non sempre decifrabili del bimbo e gli piaceva essere sempre in compagnia. Tutto questo durò una settimana finchè un giorno, mentre stavano andando con la mamma del bimbo al parchetto dietro casa, il suo filo intercettò una bicicletta parcheggiata ad un lampione e il peso si staccò. Giallo vide il suo piccolo amico rimpicciolirsi a poco a poco, e anche il suo pianto disperato diveniva sempre piu’ flebile. Peccato, pensava, ora sarò di nuovo solo e il bambino con gli occhi grandi sarà immensamente triste. Potrà sempre sostituirmi però con qualche altro palloncino e si dimenticherà presto di me, ma a me cosa succederà?
Ma torniamo a Verde. Nel frattempo aveva sorvolato tanti prati e città prima di ritrovarsi sopra all’oceano scuro. Sperava di sgonfiarsi presto, sarebbe stato meglio che vivere da solo e volare nel nulla senza meta.
Intanto Giallo, seguendo il vento che quel giorno era molto forte, si ritrovò presto lontano dai grattacieli. Di fronte a lui una distesa immensa di acqua. Sarà sicuramente l’oceano pensò. Quanta solitudine ma anche quanta pace in quella visione così uniforme di blu fino all’incontro col cielo all’orizzonte.
Verde e Giallo si scorsero in lontananza. Non ci potevano credere, due palloncini in volo sull’oceano che per caso si incontrano. Non sarebbero stati più soli e avrebbero girato il mondo insieme finchè la loro aria gliel’avrebbe permesso. Si raccontarono la loro storia e parlarono spesso dei loro piccoli amici, la bimba che adorava il verde e il bimbo con gli occhi blu. Non li avrebbero dimenticati, questo era certo. Erano stati loro a desiderarli tanto ed a farli nascere. Inoltre, da loro avevano imparato cosa vuol dire amare qualcuno e volerlo sempre a fianco. Grazie a loro avevano scoperto cos’era l’amicizia.
by Pipa
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