I miei si separano: ho bisogno di aiuto!
I MIEI SI SEPARANO: HO BISOGNO DI AIUTO! IL SOSTEGNO PSICOLOGICO CHE LA LEGGE NON PREVEDE “PER LEGGE” Un’adolescente allegra, gentile, affettuosa. Da qualche tempo i suoi occhi parlano di delusione, tristezza, paura. I suoi genitori hanno deciso di separarsi e lei sta vivendo un momento di grande sconforto e confusione. A scuola inizia a collezionare insufficienze, ha difficoltà di concentrazione, mal di pancia, stati febbrili improvvisi e di breve durata. I suoi genitori discutono spesso su chi, come e quanto tempo sia necessario trascorrere con lei e la loro rabbia è un’arma velenosa in grado di annientare un equilibrio già fin troppo precario. è necessario attendere la fatidica udienza, che dovrà fornire un minimo di regolamentazione a ciò che invece dovrebbe essere vissuto con spontaneità e comunione di intenti. Ma nel frattempo? La ragazza con chi può condividere la sofferenza, il disorientamento, la delusione per la distruzione della sua “dimora emotiva”? Con genitori altrettanto confusi ed impreparati emotivamente per affrontare un evento così delicato? Con l’insegnante, che carinamente le può dedicare una manciata di minuti della sua “ora di buco”? Con l’amica del cuore, dolcissima ma altrettanto disorientata nel dover confortare un’amica su un argomento così complicato? Con un familiare che istintivamente può schierarsi dall’una o dall’altra parte non sospendendo il giudizio e le etichettature? Lei ha bisogno di condividere, di essere ascoltata, di convertire la rabbia in nuove risorse, necessarie per affrontare una quotidianità profondamente diversa. C’è bisogno che qualcuno affronti con lei il vuoto che la invade, restituendo fiducia ai suoi genitori e aiutandola a ricomporre un puzzle andato distrutto, i cui pezzi non sembrano più far parte di una stessa immagine. La ragazza ha bisogno di quell’aiuto psicologico ed emotivo che un valido esperto può dare, un aiuto che la legge non prevede “per legge” e che l’ignorante pregiudizio non contempla, permettendo che la sofferenza fugga ancora una volta col suo prezioso bottino: la serenità di un essere umano . Continuiamo a nasconderci attribuendo il mal di pancia ad un’indigestione, la febbre improvvisa ad un colpo d’aria e le insufficienze ad uno scarso impegno, in fondo è più comodo pensarla così piuttosto che avere il coraggio di sconfiggere un pregiudizio basato sulla non-conoscenza e sul senso comune. (Dr.ssa Marcella Ciapetti, Pedagogista clinico)