Libri: ‘oscar & co – non mi fai paura!’, roberto pavanelli

 

Apo quasi ogni giorno torna da scuola e racconta con aria molto triste e sconsolata i suoi piccoli scontri quotidiani con due bambini dell’asilo, una bimba di 3 anni e un bimbo di 4 anni. La bimba fa tutto quello che dice l’altro, mi hanno detto le maestre. Apo dice che lo inseguono, che gli dicono che i suoi disegni sono brutti. Una volta lo hanno spinto e fatto cadere. Ci sta tutto, i bimbi già da piccoli iniziano a misurarsi con la propria forza fisica e “sociale”, c’è chi cerca il branco guidato dal più “forte”, e chi preferisce non legarsi per timidezza o paura.

Apo ne soffre, essendo sensibile e per nulla aggressivo. Mi hanno sempre detto che non sa difendersi, cerca ancora l’aiuto della maestra, risponde alle provocazioni piangendo. A noi racconta molto, per fortuna, ma non sempre è facile rispondergli. Da mamma vorrei essere presente in quei momenti, per sostenerlo, ma è sbagliato. Anche questo fa parte della sua crescita, imparare a gestire le situazioni critiche e i prepotenti (e quanti ne incontrerà più avanti!) rispondendo non con la stessa violenza ma con la fermezza verbale di chi vuol farsi rispettare. Io gli dico di lasciar perdere, di andare a giocare con altri amici, di rispondere “lasciatemi in pace”.

Questo libro, “Non mi fai paura”, di Roberto Pavanelli, casa editrice “il battello a vapore”, ci è stato regalato in un momento molto utile. Racconta la storia di Oscar, un draghetto che vive nel villaggio di Green Town insieme ai suoi genitori, sua sorella e i suoi amici: l’orso, il criceto e la lupacchiotta. Non mancano però i compagni di scuola prepotenti, la banda dei “forti” capeggiata da un piccolo leone. La storia verte sulle dinamiche relazionali tra la banda e il nucleo di amici, dai primi tentativi di difesa falliti al successo finale ottenuto grazie alla messa in pratica del motto “l’unione fa la forza”. “Tanti amici uniti sono più forti di un prepotente solo!” è la frase conclusiva. Alla fine la Silvia Vegetti Finzi riporta alcune considerazioni interessanti su cui riflettere.

E voi che consigli date ai vostri piccoli su come difendersi dai prepotenti? Vi capita che vi raccontino episodi spiacevoli successi a scuola?