L’importanza della noia

Qualche volta i miei figli mi dicono: ci annoiamo, non abbiamo niente con cui giocare, quando invece la loro camera deborda di giochi. Allora gli dico: avete tanti libri, andate in camera e iniziate a sfogliarne qualcuno, così, si mettono a sfogliare libri e giornalini, e, magicamente, qualcosa trovano da fare. Ho sentito una volta Alessandro Cecchi Paone che parlava di questo argomento e diceva che, essendo figlio unico, non aveva sempre qualcuno con cui giocare, per cui si annoiava molto. Molte intuizioni gli sono venute durante questi momenti, perché il cervello ha bisogno di noia, di ricontrollare i messaggi continui che, specialmente in questi ultimi anni, vengono dati ai nostri figli come impulsi “compressi” e non elaborati. Infatti, dopo poco che si “annoiano”, trovano qualcosa da fare, la piccola di 4 anni, spesso dei disegni coloratissimi, il grande di 8, dei progetti fantasiosi (tipo le sue famose trappole per topi). Un’altra cosa secondo me fondamentale è che i bambini NON DEVONO MANGIARE FUORI DALLA CUCINA, come in sala, sul divano o peggio sul letto. In questo modo possiamo tenerli sotto controllo ed evitare che “per noia” sgranocchino qualche schifezza che si sono portati davanti alla tv che hanno acceso appunto per noia, cercando degli stimoli esterni. Almeno io mi sono sempre comportata così.