Lo sviluppo dei bambini secondo piaget (psicologo cognitivo)
Jean Piaget, famoso psicologo svizzero del ‘900, fu rivoluzionario nell’ambito delle teorie pedagogiche enfatizzando l’importanza deilo sviluppo cognitivo del bambino (le teorie psicoanalitiche davano maggior rilevanza alla parte inconscia).
Secondo Piaget i bambini attraversano 4 stadi di sviluppo cognitivo. Durante questo percorso organizzano le idee e le adattano. Ogni stadio è legato all’età e consiste in un modo diverso di capire il mondo circostante.
Primo stadio: “sensorimotor stage“. va fino a circa i due anni. I bambini imparano a coordinare le esperienze motorie con quelle fisiche e motorie.
Secondo stadio: “preoperational stage“. dai 2 ai circa i 7 anni. Ora iniziano a rappresentare il mondo con immagini, parole e disegni, ma ancora non riescono a fare “operazioni” cioè riuscire a fare mentalmente ciò che prima riuscivano a fare solo fisicamente
Terzo stadio: “concrete operational stage“. dai 7 agli 11 anni circa. Ora possono ragionare logicamente, fare operazioni mentali che coinvolgono oggetti (come capire che due file hanno lo stesso numero di monete anche se le monete sono più spaziate in una fila), ma ancora non riescono a compiere mentalmente operazioni algebriche
Quarto stadio: “formal operational stage“. dagli 11/15 anni in poi. Ora compare il pensiero astratto, diventano sistematici nel risolvere i problemi, formano concetti idealistici, testano le ipotesi.
Una critica alle teorie di Piaget è il fatto che i suoi stadi non sono in realtà uniformi come lui li teorizza e inoltre dicono che sottostimi le capacità degli infanti e sovrastimi quelle degli adolescenti, ma sicuramente le teorie cognitive hanno contribuito a enfatizzare l’importanza del pensiero conscio del bambino e la sua evoluzione nel tempo.
Spunti pedagogici tratti da: “Children”, John W. Santrock