Quando siamo invasi dai ruoli che viviamo

Spesso rifletto su quanto i diversi ruoli che viviamo invadano la nostra vera essenza. Trascorriamo interminabili giornate immersi nel ruolo di genitori, compagni di vita, mariti, mogli, lavoratori, figli e troppo spesso dimentichiamo ciò che siamo o vorremmo realmente essere. Ma star bene nella propria pelle, piacersi, occuparsi di sé, valorizzarsi sono imperativi fondamentali affinchè l’amore che abita in noi sia in grado di espandersi e moltiplicarsi. Trascorriamo anni senza mai far parte delle nostre priorità, non riflettendo su quanto e come ci vogliamo bene, in quale cassetto dell’animo abbiamo dimenticato i bisogni che ci appartengono. Liberiamo le qualità che ci distinguono, adoperiamoci per lasciare traccia del valore che ci caratterizza, non permettiamo ai ruoli che viviamo di fagocitare ciò che di più bello vive in noi, chiudendo gli spazi emotivi e le esigenze interiori nella prigione dell’insoddisfazione e della dipendenza. Prendiamo le giuste distanze dal mondo per comunicare con noi stessi, iniziamo a vivere esperienze che regalano gioia permettendo al nostro animo di nutrirsi con la linfa delle emozioni, quelle che può donare un luogo al quale siamo particolarmente legati, un rapporto al quale teniamo, un libro, una canzone, una passeggiata, scrivere un diario. Ciascuno di noi possiede qualcosa di speciale, si tratta soltanto di liberarlo e riconoscerlo nella piena espressione del nostro modo di esserci. No, tutto questo non vuol dire essere egoisti ma consapevoli dell’importanza di occuparsi di noi stessi dando vita al seme dell’autonomia, dell’indipendenza emotiva, dell’equilibrio, affinchè ciascuno possa godere liberamente del proprio immenso valore. (Dr.ssa Marcella Ciapetti, Pedagogista clinico)