Reintroduzione graduale dell’uovo in bambini allergici

Come raccontavo qualche tempo fa in questo post, seguita ormai da un allergologo americano, prima dell’estate abbiamo fatto i nuovi test della pelle e l’allergia all’uovo sembrava completamente sparita. In questi casi quindi, almeno qui, provano a reintrodurre pian piano l’uovo. Mi hanno consigliato di iniziare con prodotti da forno fatti in casa con quantità di uovo gradualmente sempre più grandi. Partendo per esempio con mezzo uovo in una torta margherita e dando al bambino solo una fetta al giorno per un po’ e poi se tutto va bene aumentare le dosi fino ad arrivare a dargli prodotti da forno comprati fuori, tipo biscotti o altro. La prova, invece, dell’uovo puro, tipo frittata, va fatta in ospedale sotto controllo medico.

già a giugno avevamo questo famoso “food challange” in ospedale. Ma già la prima prova non era andata bene, dopo tre giorni di fette di torta (due al giorno) con l’uovo dentro era tornata la dermatite sulla schiena. Al secondo tentativo ho diminuito a una fetta al giorno e ho messo meno di metà di uovo nella torta intera. Ancora dermatite. Ho sospeso per l’estate. Due settimane fa ho riprovato con un cucchiaino di uovo in 12 muffin dandogli un muffin solo al giorno. Niente dermatite. Così qualche giorno fa ho aumentato un po’ la dose dell’uovo di nuovo passando a due chiacchiai (forse era troppo).

l’altro giorno a colazione ne ha mangiato uno e ha iniziato a stare malissimo: crampi forti alla pancia (lui ha solo tre anni ma spiega perfettamente i suoi sintomi) e dopo mezz’ora ha iniziato a impallidire. Quando ho visto le labbra diventare blu stavamo per fargli la puntura di adrenalina mentre ero al telefono con l’infermiera dell’ospedale che intanto ci diceva di aspettare e andare subito lì visto che non eravamo lontani.

Appena arrivati l’hanno subito visitato, lui ha vomitato e hanno inizato a fargli antistaminico, cortisone sempre pronti con l’adrenalina se fosse peggiorato (già al secondo vomito).  

Io non mi aspettavo mai una reazione così forte per un po’ di uovo nel muffin soprattutto dopo i test negativi (lui era stato malissimo da piccolo con la frittata), per cui lì per lì ci chiedevamo se fosse quello. Ma di fronte alla labbra blu eravamo pronti a fargli la puntura. E i dottori ci hanno detto che avremmo dovuto farlo. In ospedale aspettano perchè hanno tutto sotto controllo ma a casa è la prima cosa da fare in caso di dubbio. Il bambino può peggiorare molto velocemente ed è a rischio di vita. Aiuto!

Tra l’altro ho scoperto che la seconda reazione, in genere dopo 6 ore, può essere la peggiore. Per questo gli hanno fatto una puntura di cortisone e ha continuato le cure per due giorni.

Insomma, volevo condividere con voi quest’avventura.

Qualcuna sta provando la reintroduzione di un alimento in caso di allergia? Come mai secondo voi i test erano negativi e lui invece è ancora così allergico? quando avrò la visita forse ci capirò un po’ di più…