Settimana 37: pipa e la sua pancia, davide e le sue sorprese..

“Mamma mi sono girato, scherzetto!”, mi sono immaginata questa frase due giorni fa all’ultima ecografia quando io e la ginecoloca attonite abbiamo visto il piccolo di traverso e non più in posizione cefalica come era alla 33esima settimana. è vero che si muove come un ossesso e quindi la speranza è l’ultima a morire, però rientrare non solo nel raro 4% dei podalici ma anche nella rara percentuale di quelli che si girano alla 36esima settimana, è proprio un bel traguardo! certo c’è di peggio….l’unica è prenderla con filosofia, il pensiero del parto ora si sposta su qualcosa che non conosco, il cesareo.

La manovra esterna che mi è stata proposta per fargli fare una capriola forzata un po’ mi rende perplessa. I metodi naturali come la MOXA o l’agopuntura non riuscirei ad utilizzarli, di solito si iniziano intorno alla 32esima perchè richiedono un po’ di sedute settimanali e inoltre nel bel mezzo del deserto di agosto è difficile trovare qualche guru. Che la mia ginecologa sia a milano in questo periodo, invece, è una vera fortuna e sarà lei in caso ad operarmi.

La manovra di rivolgimento avviene in day hospital, sotto controllo ecografico e iniezione di miolene, un rilassante dei muscoli dell’utero. Se funziona, si attende poi l’inizio del travaglio a casa (il bambino però potrebbe rigirarsi ancora dopo pochissimo), se non funziona il parto cesareo è immediato. La percentuale di successo è intorno al 50%. è un dilemma. Non è che voglia il parto naturale a tutti i costi, anche se mi aspettavo che il secondo fosse più semplice e quindi me lo sarei goduto di più, e in più è vero che non hai tagli in pancia e nella media il giorno dopo sei in piedi, una donna su due senza neppure punti e ferita da episiotomia. D’altra parte con il cesareo si evita il doloroso travaglio e si organizza meglio il fratello sapendo con certezza la data. In ogni caso, se non si gira, non ho molta scelta. L’importante è che sia sano e vada tutto bene. Manca poco ormai. Nel frattempo dormire di lato con lui di traverso non è il massimo, ma il clima è stupendo e l’umore si mantiene alto.

Cercherò di seguire alcuni consigli “della nonna”, come parlargli per convincerlo a riprendere la posizione giusta “da espulsione”, fargli ascoltare la musica con le cuffie posizionate dove dovrebbe essere la testa per cercare di attirarlo verso il basso, alzare il bacino da sdraiata per aiutarlo a ribaltarsi, costringere il papà a carezze persuasive (leggevo un caso in cui il giorno prima dell’operazione il bambino si è girato grazie al massaggio del papà); e attenderò fiduciosa gli eventi, emozionata per l’ormai vicinissimo nuovo stravolgimento della mia vita.