Travaglio più veloce e meno doloroso con l’omeopatia
è testato da studi fatti su un campione di donne che hanno seguito una cura omeopatica che l’omeopatia è di grande aiuto nel favorire un parto con travaglio ridotto con contrazioni più efficaci e molto meno dolorose. La terapia naturale va somministrata nell’ultimo trimestre di gravidanza. Queste terapie naturali possono attraverso i loro influssi energetici portare benefici alla partoriente e ridurre lo stress.Ci sono varie tecniche preparatorie dal punto di vista omeopatico e una delle tante si basa su APERMUS un rimedio fatto di tre componenti la Pulsatilla, la Cimicifuga, la Caulophyllum. Viene utilizzato per la preparazione al parto dal momento che stimola l’apertura spontanea del collo dell’utero favorendo anche la dilatazione e diminuendo i dolori,soprattutto va ad agire sui legamenti delle ossa del bacino rendendoli più elastici in fase di dilatazione. Si può assumere a partire dall’inizio della 37 settimana, 5 granuli 3 volte al giorno. Quando il travaglio inizia va intensificata l’assunzione 5 granuli ogni 15 minuti.Ricordate che è molto più importante la frequenza che la quantità. I rimedi omeopatici vanno tenuti lontano da fonti di calore.Altro rimedio da non dimenticare è l’ARNICA 200CH è da prendere in unica dose ad inizio del travaglio ed una dose prima del parto per la sua azione antiemorragica e per facilitare l’involuzione uterina.In caso di parto indotto l’omeopatia risulterebbe inutile, l’arnica però andrà benissimo dopo qualsiasi tipo di parto per guarire le ferite di utero e perineo. Per agevolare l’inizio del travaglio e per evitare l’induzione è utile l’olio di enotera in ovuli.