Vacanze con i bambini: trucchi di sopravvivenza
Ispirata da una domanda di una Whymamma, ho riflettuto sul perchè la mia recente settimana all’Elba sia stata così piacevole e rilassante. Avendo un figlio ancora piccolo non posso aggiungere anche “riposante”, ma arriverà anche quello.Secondo me bisogna partire con lo spirito giusto, scegliere il posto adatto, godersi ogni momento senza desiderare di essere da qualche altra parte o di poter stare tutto il giorno sul lettino a prendere il sole, staccare con il lavoro.Una settimana non è lunga ma sufficiente. Bisogna però essere ancora più bravi a trovare in fretta la giusta dimensione. Dicono che di solito ci vuole almeno una settimana per rilassarsi completamente per poi godersi in pieno la seconda. Ma impegnandosi per bene già il primo giorno ci si può sentire in vacanza da sempre.Non è che i bambini debbano essere gli unici protagonisti delle nostre vacanze, ma dato che il loro divertimento influenza il nostro è sempre meglio scegliere fin dall’inizio un tipo di vacanza che li soddisfi, li faccia sfogare e divertire.Il mare è di solito molto amato dai bambini, possono passare ore in acqua senza annoiarsi mai e quindi la giornata vola senza dover organizzare cose troppo compicate. In più la sera crollano e si fanno delle dormire spettacolari. Alcuni dicono che il mare agita, ma i miei figli hanno sempre dormito molto meglio al mare che in montagna. Ecco i miei personalissimi consigli per una settimana perfetta.Iniziamo dalle cose pratiche: se si vuole stare tanto al mare e non rovinarsi subito la vacanza meglio utilizzare creme solari ad alta protezione, soprattutto per pelli molto bianche, cappellino sotto il sole nelle ore calde (o bagnare la testa diverse volte), ciabattine tipo crocks utilissime nella sabbia perchè si asciugano in fretta e si possono usare anche per fare il bagno dove ci sono i sassi, vestiti chiari di cotone facilmente lavabili (se si è in appartamento è inutile portarsi mille cose, basta una sciacquata la sera e il giorno dopo i vestiti sono già asciutti), occhiali da sole, muta o maglietta da surf nel caso l’acqua sia molto fredda.
Quando non si fa il bagno si può giocare con biglie, secchielli e palette per i più piccoli, castelli di sabbia.
Mio figlio piccolo passava ore a tirare i sassi in mare
Quando poi in spiaggia c’è un Miniclub spettacolare come quello che abbiamo avuto la fortuna di trovare noi, uno o più figli (quelli dell’età giusta) sono sistemati per tutto il giorno. Mattina e pomeriggio erano ricchi di attività, laboratori di circo, escursioni in gommone, snorkeling, dipinti, lavoretti, caccia al tesoro..
Dopo 6 anni siamo riusciti di nuovo a goderci giornate intere in spiaggia, dalla mattina alle 10 fino alla sera alle sette e mezza, complice una spiaggia ventilata con una pineta sul retro, e un atteggiamento più sciolto “da secondo figlio”. Basta far addormentare il piccolo in spiaggia e metterlo sul lettino: due ore di sonnellino sono assicurate (anche per i genitori). Occhio solo al risveglio, potrebbe cadere giù (è successo!).
La scelta della spiaggia è importante, il fatto che fosse raggiungibile con un’unica strada, era una sicurezza. Certo non si poteva lasciar andare in giro da solo il piccolo di meno di due anni (anche se lo desiderava fortemente) ma il fratello sì.
Se poi per caso andate in vacanza con degli amici che hanno un cane, è una pacchia perchè i bimbi passeranno un sacco di tempo a giocare con lui (i labrador poi, in particolare, sono notoriamente cani amici dei bambini)
Il mare offre un sacco di opportunità di divertimento, intorno ai 6 anni già possono iniziare a sperimentare la canoa, anche se meglio con un adulto esperto e bravo nuotatore. Apo si è divertito un sacco!
Con 5 euro, poi, ci si può rifornire di una super pistola ad acqua, fonte inesauribile di divertimento sulla spiaggia, soprattutto quando la metà dei bambini ce l’hanno. Unico accorgimento: spiegare bene le regole al bambino, tipo “non sparare a caso alle persone sulla spiaggia” specie quando l’acqua è gelata (notare la muta che è stata utilissima per poter stare ore in acqua)
Un alto ingrediente per una vacanza rigenerante è cercare di non rinunciare del tutto a ciò che piace a noi genitori. Una bella cena al tramonto sul mare non può mancare. I bambini devono anche abituarsi ad andare al ristorante e a stare svegli la sera, soprattutto in vacanza. Non possiamo sempre piegarci alle loro esigenze.
Vi ho convinto? Buone vacanze a tutti! 😉