E sono 14!

Qualche giorno fa scrivevo una lettera a tuo fratello per i suoi 18 anni e oggi tu ne compi 14! Meno male che Luca ne ha ancora solo 10, state crescendo davvero in fretta. Hai appena finito la fase delle medie, periodo strano soprattutto per i maschi. E ora ti stai definendo sempre di più. Io e papà sorridiamo parlando di te come il figlio capace di farsi le sue cose zitto zitto e tirarsi fuori da ogni discussione. Ultimamente dici sempre di sì ad ogni proposta, suggerimento e anche ammissione di colpa. Non sono abituata ai sì, i tuoi fratelli non conoscono il significato di questa piccola parola. Ma tu sei il moderatore della famiglia quello “chill” a cui piace stare con gli amici, andare sulle montagne russe, viaggiare. Quest’estate in vacanza non ti abbiamo mai visto dalla mattina fino a mezzanotte, hai conosciuto un gruppo di ragazzini Italiani con cui ti sei trovato subito bene. Sei decisamente il nostro figlio più “social”. Anche tu hai le tue chiusure e timidezze ma pian piano le stai superando. Luca ha sofferto a vederti con ragazzi nuovi della tua età, si è sentito isolato essendo abituato fin da piccolissimo ad averti come suo principale compagno di giochi e di avventure. Ma ora 4 anni di differenza si fanno sentire. Mi mancate un po’ come coppietta di amici, ora ogni tanto litigate, tu lo riprendi come fa un genitore o fratello maggiore e fate vite un più separate, nonostante dormiate ancora insieme e comunque siate ancora uniti. É tutto normale, in fondo inizi il liceo, sei grande! Se penso che tra due anni prendi la patente…Anche lo sport lo scegli in base agli amici che ti piacciono, quest’anno hai fatto canottaggio ma come al solito dopo un anno non hai voluto continuare e così ora inizi vela. Tu sei così, ti piace cambiare e nonostante i tuoi talenti non sempre hai voglia di metterci il lavoro che serve per diventare davvero bravo in una cosa o forse non hai ancora trovato la tua vera passione, a parte i videogiochi. Lo imparerai, c’è ancora tempo. Peccato che qui in America, la corsa al college fa anticipare tutti i tempi, tu sei tipo da attacco all’ultimo, solo quando necessario. Sei più Italiano che Americano. Qui purtroppo è richiesta una costanza quasi malata, prendere anche solo una B al liceo può pregiudicare l’ammissione a una top school. Oltre al fatto che se non sei ballerino, musicista, attore, imprenditore o genio della matematica è difficile essere considerati dai college più prestigiosi. Ma dopo lo stress di questo ultimo anno, ora siamo più consapevoli di come funziona questo “gioco” e vedremo come tu vorrai giocarlo. Non vogliamo metterti pressione. Troverai certamente la tua strada e sarai estremamente apprezzato per la tua capacità di attrarre le persone valide e farti voler bene. Quest’anno hai imparato a cucinare e così spesso ci prepari la pasta o altre cose, bello vederti aiutare in casa. Non racconti molto di te ma comunque mi dici le cose importanti e per quelle più delicate, come per il disagio che provi di fronte a un’amicizia diventata troppo soffocante, ci metti un po’ più di tempo.. Ma alla fine riusciamo a parlare, ancora. Adori viaggiare e sono davvero triste che il tuo viaggio in Giappone con il tuo migliore amico Paul sia saltato per il Covid che ci siamo presi in Italia. Quest’anno anche grazie a Paul hai superato la paura dei roller coasters. Ti ammiro, io non li farei mai. Hai seguito la strategia della progressione, è utile anche in altri ambiti della vita. Il tuo sorriso illumina lo sai? È sempre stato così fin da quando eri piccolino. Per questo attrai l’affetto delle persone, ti vogliono tutti come amico perchè sei sincero e accogliente: una casa in cui si vuol tornare. Ma quando ti senti soffocare scappi, e su questo potrai lavorarci. Spesso tendi a darti completamente fin dall’inizio senza aspettare di capire quanto ne valga la pena. Ma io ti capisco, sono fatta anche io così. Spero che questo liceo sia spensierato anche se so che sarà duro, soprattutto verso la fine. Spero di vederti trovare una passione da portare avanti, la pigrizia purtroppo è nemica della determinazione. L’altra sera ricordavamo quando sei nato, verso l’ora di cena e nel giro di due ore, per la gioia di papà che è potuto tornare a casa da Apo e dalla nonna in fretta mentre io venivo abbandonata nella sala travaglio per tutta la notte senza di te, non avevi fame mi dissero, e fu l’unica notte intera dei tuoi primi 8 anni. Poi quando ti ho avuto nelle mie braccia, con la tua pelle secca e i tuoi piedi lunghi, non ti ho voluto più lasciare. Abbiamo fatto co-sleeping per tanti anni e il nostro legame è sempre stato molto forte. Sei sempre stato un’esplosione di gioia ed energia. Ora sei grande e più pacato ma quando ridi rivedo quel piccolo bimbo che non perdeva mai occasione per fare casino e giocare.

Buon compleanno Davidino, ti amiamo tanto.