Bambine che si truccano: boom di dermatiti
Mesi fa, per il 5° compleanno di mia figlia, le hanno regalato dei “trucchetti” come li chiama lei. Un vero e proprio set per il make-up. L’ho lasciata impiastricciarsi, si divertiva molto davanti allo specchio ed ero tranquilla perché era tutto di una buona marca conosciutissima. La nota dolente è stata lo smalto per unghie, messo e dopo più di una settimana, non eravamo riusciti a toglierlo del tutto. Allora mi sono chiesta se questi trucchi da bambine fossero regolamentati, visto che ho tante allergie, volevo almeno sapere se questi fossero nichel-free. Le bambine, almeno come la mia, non è che capiscano bene come vanno usati io trucchi e, soprattutto in quali quantità, per esempio mia figlia ha finito una scatoletta contenente un lucida labbra mettendoselo sulle palpebre e guance senza che io me ne accorgessi. Non ha avuto nessun tipo di reazione e, la fine dei “trucchetti” è stata la pattumiera. Ma ora mi chiedo: e se lo smalto che ha messo sulle unghie e che non sono riuscita a togliere neanche con l’acetone, l’avesse messo sulle guance o sulle labbra? I bambini, si sa sono imprevedibili, però pensavo che questi trucchi fossero facilmente lavabili con semplice acqua, come i colori con cui vengono spesso truccati ai compleanni, o come i pennarelli. Per i tatuaggi temporanei non gli ho mai dato troppo peso, spesso li fanno anche ai campus estivi, ma dopo aver letto quest’articolo, penso che ne faremo a meno.
I minori sono nuovi oggetti del marketing. Sotto accusa anche i tatuaggi temporanei, dannosi ma spesso sottovalutati
allarme della Federazione italiana medici pediatri
Bambine che si truccano: boom di dermatiti
I minori sono nuovi oggetti del marketing. Sotto accusa anche i tatuaggi temporanei, dannosi ma spesso sottovalutati
MILANO – L’uso di mascara e rossetto è in aumento tra le bambine che in tenerissima età, già dai 7-8 anni, più che pensare ai giochi sono concentrate sul proprio aspetto fisico, tanto da fare un uso consistente di cosmetici, make-up e profumi. Un fenomeno che, aldilà delle riflessioni etiche che impone, viene segnalato dai pediatri per le possibili conseguenze sulla salute delle piccole: l’uso del make-up tra i bambini ha portato a un’impennata delle dermatiti da contatto o allergiche, facendo registrare un +16,7% di tali patologie nella fascia di età 8-12 anni. Secondo il presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) Giuseppe Mele, «oggi i bambini sono considerati sempre più come giocattoli in vetrina, una spettacolarizzazione e un accessorio dei desideri dei genitori».
BAMBINI-OGGETTO – Il rischio è che «i bambini diventino “accessori viventi”: così la mamma che desidera abiti firmati e costosi, non potendo acquistarne per sé, li compera per i figli, che diventano una sorta di “proiezione” dei propri desideri». I pediatri segnalano dunque una perdita di identità del bambino, che oggi si comporta sempre più come un piccolo adulto e viene abituato ad apparire più che ad essere. Allo stesso tempo, avvertono i pediatri, «i minori stanno diventando nuovi oggetti del marketing: se prima i messaggi pubblicitari si rivolgevano solo indirettamente ai piccoli, facendo leva sulle madri, ora invece i bambini diventano “mercato diretto”. Un fenomeno – sottolinea Mele – da monitorare attentamente».
NESSUNA LEGGE – «Non c’è una legge che preservi il bambino da questi rischi – spiega Mele – e il fenomeno si allarga sempre di più». Sotto accusa anche i tatuaggi temporanei, dannosi per la pelle ma spesso sottovalutati. «È un fenomeno abbastanza diffuso – prosegue Mele -, non dobbiamo credere che sia solo una moda passeggera. Come Federazione, monitoriamo con grande attenzione diversi siti che consigliano al ragazzo come vestirsi, cosa indossare. E si invitano bambine, anche di 9 anni, a truccarsi in un determinato modo».
Il sito è: