Ciao mio figlio ha 3 anni e non parla ancora bene tranquilla ognuno ha i suoi tempi..PARLERANNO ANCHE I NOSTRI ANGIOLETTI UN BACIO

Ciao, voglio rassicurarti anche io 🙂

Il mio primo bimbo fino ai due anni quasi non diceva una parola, si faceva capire perfettamente, ma non parlava e le poche parole che diceva erano persino inventate (IATTA per lui erano le macchine …). La pediatra mi aveva detto di stare tranquilla e che al massimo se volevo stimolarlo a parlare dovevo far finta di non capire quando lui mi chiedeva o diceva le cose a gesti … io mi sono rifiutata di far finta di non capire, non mi sembrava giusto nei suoi confronti, ho solo però mantenuto la regola ferrea di utilizzare le parole corrette per chiamare le varie cose che ci circondavano (per esempio non ho mai detto BAU per indicare un cane, l’ho sempre chimato CANE) … alla fine luca, con i suoi tempi ha iniziato a parlare, tra l’altro sorprendendo tutti perchè utilizzava delle parole da grandi …. era stato ad ascoltare per un po’ più di tempo, aveva incamerato le parole che gli servivano e poi si era buttato …. è solo un bimbo più riflessivo di altri 🙂

E il bello è che tutti i bimbi sono diversi, il mio secondo ha iniziato a parlare molto prima, ma per esempio non sa ancora i colori, cosa che il primo ha imparato molto presto …. oppure è ancora un po’ imbranato con il monopattino e la bicicletta, che invece il primo ha inziato a usare verso l’anno e mezzo ….

Come vedi l’importante è osservare i nostri bimbi e capire le particolarità che hanno 🙂 un abbraccio

cara Donald29 mi sento di poterla rassicurare rispetto al modo in cui si esprime il suo bimbo di 24 mesi. Da quello che lei ha descritto non mi sembra si possa pensare ad una compromissione dello sviluppo linguistico ma molto più semplicemente pensi davvero che ogni bimbo ha modi e tempistiche di sviluppo proprie. Comprendo però allo stesso tempo la sua ansia e preoccupazione verso di lui considerando i problemi di salute che ha avuto fin da così piccolo. Non consco la malattia di Kavasaki (ho dato giusto un’occhiata su internet) ma come lei ha descritto bene questa vi ha spinti ad adottare un comportamento ovviamente iperprotettivo nei suoi confronti e a sviluppare un’attenzione elevata ad ogni suo comportamento. il fatto che ora lui abbia reazioni di paura nei confronti del “mondo esterno” è più che giustificato da quello che avete vissuto fin’ora. probabilmente quindi nel momento in cui lei riuscirà ad essere più serena e distesa rispetto alla salute di suo figlio,(cosa certo non semplicissima ma importante) vedrà che automaticamente riuscirà a trasmettere tranquillità anche a lui. Il bambino utilizza il genitore per capire se una situazione, persona o luogo è sicura o pericolosa, osservando la sua espressione, la sua voce, le sue reazioni. Se il genitore manda segnali di tranquillità, anche il bambino lo sarà…

MA DAI, SCHERZI? DALLA LOGOPEDISTA A 24 MESI? MIO NIPOTE HA COMINCIATO A DIRE MAMMA A 30 MESI, MIO FIGLIO A 1 ANNO DICEVA TANTE COSE. LA MIA SECONDA BIMBA SI VEDE SARà MOOOOLTO TARDIVA. OGNI BAMBINO HA I SUOI TEMPI, IL PEDIATRA DISSE A MIO FRATELLO CHE UN BAMBINO è CONSIDERATO NORMALE ANCHE SE A 3 ANNI NON ANCORA PARLA. ABBANDONA LE TUE PAURE E VIVI TUO FIGLIO SERENAMENTE. ADESSO STARà IMMAGAZZINANDO, VEDRAI CHE ALL’IMPROVVISO BUTTA TUTTO FUORI.

CIAO FLORIANA

Ciao Donald. Io mi sento di tranquillizzarti x’ con Mattia è stata la stessa cosa. Fino a 2 anni diceva giusto qualche parolina qua e là mentre sentivo gli altri suoi amichetti al nido che dicevano già frasi di senso compiuto, usavano i verbi ecc ecc… Io però non mi sono mai preoccupata, convinta anch’io che ogni bimbo ha i suoi tempi ed i suoi ritmi. Adesso Mattia ha 32 mesi ed è dall’inizio dell’inverno che ha cominciato a parlare molto molto meglio: dice le sue frasine, coniuga i verbi… e nn smette un attimo di parlare! è uno spettacolo sentirlo esporre tutti i suoi pensieri ed i suoi racconti! Non ti preoccupare, vedrai che presto anche il tuo piccolo diventerà un chiacchierino! Voi continuate a parlargli in modo normale, raccontategli le vostre giornate e stimolatelo, quando indica qualcosa a dire il nome dell’oggetto che desidera ed a proporgli i libri come già fate, i passi avanti nn tarderanno ad arrivare!

Buongiorno.

Grazie della risposta repentina. Ho dimenticato di specificare che è un bimbo e di giorno sta con mia madre o con me (quando non lavoro): niente nido  perchè ha avuto la malattia di Kawasaki a 5 mesi e ci hanno sconsigliato il nido fino ai 3 anni. Io sprono tutti ad usare le parole “giuste” col piccolo ma, è ovvio, qualcosa sfugge al mio controllo e ci troviamo a dire “titto” (intendendo il latte): sono però eccezioni che non possono da sole compromettere lo sviluppo linguistico (saranno 2-3 parole in tutto che sono rimaste infantili). Gli leggiamo libri illustrati da quando ha 8-9 mesi, quindi da più di un anno almeno 100 parole sono entrate di uso comune (cane, gatto, ape, trattore, ruspa, ecc.).

Sempre a causa della malattia di Kawasawi purtroppo ha vissuto l’ultimo anno e mezzo un po’ isolato dal mondo per evitare che il sistema immunitario venisse iperstimolato ulteriormente (tra l’altro abbiamo deciso di fare solo il vaccino antitetano e di rimandare tutti gli altri perchè riteniamo che sia stata proprio la prima dose di vaccini a provocargli la MK che, come saprà, è una malattia autoimmune). Come fare per farlo socializzare senza problemi? Dopo i 3 anni vorrei mandarlo alla materna perchè ritengo sia fondamentale per lo sviluppo del bambino…

Grazie mille.

Carissima Donald, dalla tua domanda non ho capito se è un bimbo o una bimba. A volte i maschi sono un po’ più lenti nell’apprendere il linguaggio, ma è una regola generale e non sempre valida. Se poi comunque come dici tu si fa capire e capisce, lo sforzo per pronunciare delle parole è meno impellente.. Non sono logopedista, ma ho conosciuto tanti bambini di quell’età avendo anche gestito un nido. Puoi darci qualche info ulteriore, tipo con chi sta di giorno (magari una tata straniera o invece il nido..), se voi tendete a parlargli molto o magari sta più con dei nonni che scimmiottano le parole. Coi bambini anche molto piccoli è utile parlargli con le parole “giuste”, raccontare quello che state facendo o toccando, in modo che con + facilità possano apprendere i nomi delle azioni e delle cose. Anche sulle paure dipende da che ambiente vive e che abitudini ha. Se puoi gentilmente specificare, magari possiamo aiutarti meglio! Un caro saluto e ricorda che ogni bimbo ha tempi diversi e ritardi e accelerazioni propri nel loro percorso di crescita, fisiologici ad un apprendimento che è gigantesco: stare al mondo e muoversi in esso!