Come gestire una bimba aggressiva?

La mia secondagenita di due anni e mezzo ha dei comportamenti che spesso mi spiazzano e che mi spingono a delle reazioni sicuramente troppo nervose e poco efficaci nei suoi confronti. Ha sempre avuto un ‘bel’ caratterino quindi non è una novità ma ora che cresce diventa sempre più difficile contenerla e visto che la situazione peggiora probabilmente sto sbagliando qualcosa. Succede infatti molto spesso che se qualcosa non le va o se litiga con sua sorella di 4 anni reagisce con la violenza, sia verbale che fisica, con me ad esempio si rivolge urlandomi ‘bruttà, o ieri ad esempio mi ha detto ‘voglio la Giulià (la baby sitter) perché la stavo ignorando di fronte a un suo capriccio, con la sorella tira i capelli, le tira oggetti pesanti in testa, le dà pizzicotti, … Come bisogna comportarsi in questi casi?? Le ho provate un po’ tutte, certo di fronte ad un gesto così violento come quello di oggi quando ha lanciato con rabbia una scatoletta di latta sulla fronte della sorella perché non l’assecondava nel gioco siamo un po’ sbottati, mio marito l’ha presa di forza e l’ha messa in castigo nella sua cameretta. So che è sbagliato, che non si risponde a violenza con violenza, ma parlarne con calma non è servito a nulla fino ad ora, ignorare i comportamenti sbagliati è difficile in presenza di un gesto come questo. A volte temo che questo suo carattere sia conseguenza di nostri errori nei suoi confronti e del fatto che sicuramente lei percepisce la ‘troppa perfezionè della sorella più grande, sempre dolce e affettuosa nei nostri confronti. Io cerco di non farle mai mancare coccole e affetto ma finisce che a causa di questi suoi atteggiamenti violenti è soprattutto lei quella che si prende le nostre sgridate e i miei scatti di nervosismo. So che è un meccanismo che si ‘autoalimentà, più la sgrido più lei diventa violenta, ma non sono ancora riuscita, nonostante tanti tentativi e un grande impegno, ad uscire da questo circolo vizioso!

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ciao chiaretta….ti giuro che le tue parole potrebbero tranquillamente essere uscite dalla mia di bocca, perchè sto vivendo esattamente le cose che stai vivendo tu….tutto uguale, non cambia una virgola solo che i miei sono maschi, poi per il resto tutto uguale, anche il mio secondo è ingestibile e a tratti quasi cattivo nei confronti del fratello…è un periodo veramente pesante che non riesco a gestire. io ho notato però che è peggiorato molto con l’inizio dell’asilo…anche io ho appena scritto un post “sono a terra” più che altro perchè portandomi al limite tante, troppe volte, faccio fatica a gestire le mie reazioni, che a volte sono esagerate e poi mi fanno stare male…starò a vedere anche io cosa ti rispondono le altre mamme…

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Però un po’ di Fiori di Bach glieli darei subito alla bimbetta aggressiva e gelosa (HOLLY) della sorella troppo perfettina e magari preferita, dalla quale cerca di distinguersi per essere lei al centro dell’atetnzione (HEATHER) e magari irritata per l’insofferenza a qualche situazione (BEECH): innocui e potenti, specialmente con i bambini. Magari meglio farli preparare in acqua, senza il brandy come conservante, e somminisitrarli 5-6 volte al giorno in gocce (4 gocce per volta) oppure, se più comodo, metterli nell’acqua da bere, oppure anche applicarli sulle tempie e i polsi.

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Calmi si,  è giusto, ma quando fa del male agli altri o in situazioni di pericolo, una sculacciata sul sedere non può fare altro che bene. Giusto per fargli capire che c’è un limite. 

 

Emma
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Ciao Chiaretta! Devi stare proprio serena, la mia bimba di 2 anni e 4 mesi ha anche lei degli scatti di aggressività che mi lasciano inebetita… Lei è figlia unica e non si può sfogare con un fratello/sorella, quindi si sfoga con me, con mio marito o talvolta con i bimbi delle mie amiche. Può trattarsi di una tirata di capelli con trascinamento per la stanza, come di uno schiaffo o una bastonata sulla testa… è difficile davvero! A volte anche io i scoraggio e penso di aver sbagliato qualcosa…  Ho chiesto anche al mio pediatra durante l’ultima visita cosa facessi di sbagliato e come mai la mia piccoletta si trasforma in un demonietto con forcone e lui mi ha risposto che è SOLO UNA FASE, CHE SI TRATTA DEL LORO DESIDERIO DI INDIPENDENZA CHE COZZA CON IL FATTO CHE SPESSO NON RIESCONO A REALIZZARE, o perchè non riescono fisicamente a fare qualcosa o perchè glielo impediamo… Tutto ciò scaturisce nel bimbo una forte rabbia che esplode in atteggiamenti fisici o verbali forti. Il segreto secondo il mio pediatra è mostrarsi calmi, di non pretendere che il bimbo durante la crisi ci ascolti e si quieti subito. Bisogna dirgli che quando è arrabbiato noi non riusciamo a capirlo, che appena si sarà calmato cercheremo di capire cosa l’aveva fatto tanto arrabbiare e cercheremo una soluzione… Lo so che di fronte a un barattolo lanciato in testa o ad una bastonata non è facile mostrarsi calma, però secondo ilpediatra è veramente l’unica soluzione. Più il bimbo ci vedrà calmo e più capirà che deve stare tranquillo anche lui!

Un abbraccio! 

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Vi ho letto tutte molto attentamente. Ragazze siamo tutte nella stessa barca. La mia situazione è identica, ho un duenne prepotente e tiranno col fratello di 6 anni che poverino cerca pure di trattenersi per non picchiarlo quando alle volte verrebbe pure a me da dargli una bella sculacciata. Condivido molto quello che ha detto Chiari, i due anni sono un momento molto difficile da gestire soprattutto con alcuni bambini. Quindi è una questione di età ma anche di temperamento. Il mio grande da piccolo mi ha fatto impazzire con i suoi capricci ma con l’età tutto è diventato più gestibile verbalmente. Il secondo ha lo stesso temperamento con l’aggravante che è il secondo e quindi vuol attirare ancora di più l’attenzione per la gelisia nei confronti del fratello. Gli ultimi due mesi sono stati un inferno anche per l’inizio dell’asilo e Il grande ne ha sofferto molto (assistere sempre a super capricci e avere un fratellino piccolo che continuamente ti dice di stare zitto, si mette di fronte alla tele, ti dà le sberle, non è bello). Io ho capito che ignorare il capriccio non serve, meglio accoglierlo senza cedere ma per esempio facendolo sfogare mentre lo si abbraccia spiegandogli che si capisce la sua frustrazione. Se poi picchia o tira cose allora con fermezza bisogna fargli capire che non si fa, anch’io lo siedo sul divano per fargli capire che ha sbagliato. Credo sia troppo piccolo per capire un allontanamento fisico. Bisognerebbe non urlargli mai addosso ma su questo ho sbagliato spessissimo. E cmq se non lo fai si calma davvero più in fretta. Un’altra cosa che ho imparato a mie spese è che il bambino entra subito nel ruolo che gli si dà. Se percepisce che per noi ha l’etichetta di monello allora lo sarà ancora di più, meglio quindi con lui rafforzare sempre le cose positive.

Un’altra cosa che ho imparato a fare è non prendere sul personale certi ricatti verbali.loro buttano lì le frasi per vedere come reagiamo, non ci credono davvero. Non sai quante cose mi ha detto il mio grande e devi cedere ora come è affettuoso dopo che per anni ha voluto solo il suo papà. Io mi sento una buona mamma perchè faccio del mio meglio anche se sbaglio tanto e ho un marito che purtroppo me lo dice pure spesso. So cge i miei errori hanno sempre un effetto sui miei figli ma sono umana non perfetta. Del resto so che essere mamma è un lavoro molto difficile e di grande responsabilità. C’è a chi viene più naturale e c’è chi deve riflettere di più sulle cose. Quello che noto è che col primo si fanno molti più errori e che con il pasare degli anni la pazienza diminuisce molto. 

Pipa
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Da quello che ho capito tua figlia ha un solo problema: èuna duenne! Tranquilla, nn ha comportamenti fuori dal comune, io ho 2 maschietti praticamente coetanei delle tue e ci sono passata col primo(botte e lanci di oggetti) e ci sto passando col secondo( meno botte ma sempre lanci e incazzature), mi sono presa e mi sto prendendo tuttora della ‘bruttà infinite volte, tanto da riderci sopra, per es. dico: la mamma èbrutta? È invece tu sei bello!’, diventa un botta e risposta e di conseguenza un gioco… Se parti dal presupposto che èsolo una fase della sua crescita( scoprire le vostre reazioni  e voler affermare il proprio sè) potràaiutarti a porti in maniera differente, piu tollerante, cercando di distrarla o di dare poco peso a certe situazioni, spiegandole con serenità PERCHÉ quella cosa nn si fa; agire in maniera più severa invece quando passa certi limiti( tipo far male alla sorella), io uso il time out( castigo ha un’accezione negativa, time out richiama lo sport, a una squadra che si prende una pausa, a fermarsi per calmarsi), ma invece della sua camera lo metto per 2 min.nel divano nella stessa stanza dove siamo noi(per nn isolarlo troppo), poi gli rispiego il motivo del castigo e dopo avermi chiesto scusa lo abbraccio dicendogli che èstato bravo. Bisogna essere fermi senza alzare troppo la voce, devi essere sicura di te stessa…è un’allenamento costante, fermo restando che qualche momento di nervosismo ci sta:-) In bocca al lupo!