Con il secondo figlio, il primo deve diventare subito grande?

Come tutti abbiamo 1000 problemi col lavoro di mio marito, mutuo, una casa da rimettere a posto, i miei che stanno male e… bla bla al solito, ripeto come tutti. Al momento non lavoro e neanche potrei farlo per ora, vista la mia salute e i bambini che stanno solo con me. Io e mio marito ci facciamo interamente carico di tutto non avendo sostegni esterni, quindi cerchiamo di andare più d’accordo possibile…almeno davanti ai bambini, ma poi…. Da quando è nata la mia seconda che ora ha 4 anni e mezzo, il “grande” di 8 viene trattato da mio marito come un adulto deficiente. E non sto esagerando: se guarda i cartoni mio marito gli dice che alla sua età non dovrebbe più farlo, se ha qualche difficoltà il papà lo apostrofa sempre in maniera esagerata, se non ha voglia di fare qualcosa, allora lui è il solito sfaticato che nella vita non combinerà mai niente, quando siamo a tavola il suo papà gliene dice tante (stai dritto, stai composto, aspetta a tavola finché gli altri non hanno finito, mangia tutto, bevi di più…) provo a mettermi nei panni di mio figlio e mi sento mortificata…. Spesso prendo mio marito da parte e gli dico di non trattare il bambino così perchè è UN BAMBINO! Mentre la piccola è la cocca di papà, quella a cui si può far passare tutto perché lei sa come prenderlo. Come faccio a fargli capire che anche l’altro è un bambino e che questi sono momenti irripetibili? Che lui sì, è ancora un po’ infantile per la sua età, ma che fretta c’è di obbligarlo a crescere? Perché non riusciamo entrambi a trattarlo per la sua età? Avete anche testo da propormi, visto che lui non mi ascolta più, almeno spero che ascolti qualcuno che ne sa più di me!

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Ciao Babette mi spiace molto per questa tua situazione e sono convinta che a 8 anni tuo figlio ha diritto a vedere ancora i cartoni e non solo questo.è vero che deve crescere e cominciare a prendersi le sue piccole responsabilità ma non bisogna offendere il bambino.Se può esserti utile ti do questo titolo”Il mio diario delle emozioni comprendere ed esprimere rabbia, paura, tristezza e gioia”di M.Colli,R.Colli,S.Teso e Saviem edizioni Erickson.Alcune U.S.L a volte organizzano dei corsi gratuiti per genitori… potresti provare a chiedere.

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cara ciao… di specifico al momento non mi viene in mente, dovrei andare a rigurdarmi i miei testi dell’università.. però potresti proporgli qualcosa sull’autostima e sul come le continue critiche possono minarla e far sentire il bambino incompetente… è un po’ un cane che si morde la coda, più si sente incompetente meno fa e farà perchè teme di mettersi alla prova più se ne sentirà dire e via così… c’è anche la questione del fatto che se tanto tutto quello che faccio è sbagliato allora non faccio più nulla e via così… magari portarlo con te ai colloqui a scuola con le maestre si può magari parlare del modo migliore per prendre il bambino, o anche la pediatra… da noi organizzano anche sei seminari su queste tematiche… non è facile, a volte ti viene da dire, cavolo te l’ho detto mille volte possibile che ancora non capisci??.. però bisogna cercare di controllarsi… sono bambini, appunto… facci sapere come va, un abbraccio!