Cosa fanno i bambini negli asili italiani?

Ciao a tutte, vivo in California e mi chiedevo quanto fossero differenti gli asili americani da quelli italiani. Cosa fa un bambino di 3 anni all’asilo in Italia? So che ci sono diversi tipi di asilo, ma di norma coma funziona? 

Emigrata Curiosa

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Le mie figlie frequentano una il nido e una la materna. Per la piccola il contatto con le educatrici è quotidiano, a volte frettoloso perchè devono gestire bambini e genitori in contemporanea; io, come mamma, mi trovo bene. Giorgia frequenta una sezione mista (12-36 mesi), il numero dei bambini è normale (20-21) e le tate sono 4. Ovviamente, hanno programmi adatti a bambini di diverse età, ma vedo che tutti partecipano, di più o di meno a seconda delle capacità, e si divertono. Hanno coinvolto i genitori in un progetto di lettura animata in dialetto/lingua nativa nel caso di genitori stranieri e i bimbi hanno gradito moltissimo. Fanno serate di lavoro (finora due) aperte ai genitori, dove si chiacchiera e si condividono le proprie esperienze.

La maggiore frequenta il secondo anno alla materna e quest’anno ha tre insegnanti: una full-time, le altre due part-time e sonbo quelle che noi genitori vediamo meno di frequente. I progetti educativi sono stati presentati a ottobre nel corso dell’assemblea per i genitori, ne stiamo vedendo i risultati via via che i bambini portano a casa il materiale realizzato. Mia figlia parla di quel che fanno, anche se non spessissimo. So che svolgono diverse attività, ma anche qui molto dipende dal numero di insegnanti presenti e dalla collaborazione dei bambini (è una sezione numerosa, 27 iscritti anche se non tutti frequentano). Quest’anno hanno fatto un progetto di psicomotricità, completamente a carico delle famiglie, che ai bambini è piaciuto moltissimo. Lo scorso anno hanno coinvolto i genitori nell’allestimento del salone comune, quest’anno mi sembra di no (ma non sono sicura, ho perso diverse giornate causa le malattie delle bimbe!). I colloqui sono una volta l’anno, cosa che a me dispiace perchè vorrei avere un po’ di più il polso della situazione… Le maestre sono sempre di corsa, come noi genitori del resto, e star lì a stressare mentre hanno i bimbi da seguire a me scoccia!

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L’asilo che frequenta mia figlia, è un asilo cattolico, ma, a parte le preghiere della mattina e un libricino illustrato sulla Bibbia, non è che sia così bigotto. Ogni anno le suore e le educatrici insieme a noi mamme, cerchiamo un argomento da svolgere: da questo poi si sviluppano dei lavoretti in classe, seguiti da escursioni nei luoghi degli argomenti stessi (almeno 3 all’anno), mia figlia è sempre emozionatissima, poi c’è la gita di fine anno con i genitori. Colorano molto, fanno una serie di attività sempre molto interessanti in cui i bambini sono molto coinvolti e sono seguitissimi, le maestre sono sempre sorridenti ed estremamente motivate e riescono a parlare a bassa voce con i bambini e questo mi piace molto. Hanno un grande spazio esterno organizzato con giochi idonei alla loro età, oltre alle sabbiere grandissime e sempre pulite. Le maestre ci dicono sempre di mandare i bambini con tutine e che l’abbigliamento non deve essere di pregio perché i bambini devono giocare e sporcarsi e  non se ne devono fare una colpa. è un asilo molto aperto, io faccio parte della gestione con i genitori e scegliamo e interagiamo molto con il programma didattico. Diverse volte all’anno intervengono pedagogiste, psicologhe infantili e, a richiesta anche altri specialisti per incontri serali e, siccome anche gli altri genitori sono contenti di questo asilo, tutti partecipiamo; le riunioni serali sono gremitissime perché ci siamo resi conto che questa è veramente una grande famiglia! E poi sta a 100 mt da casa mia, e cosa voglio di più?

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dipende tantissimo dall’asilo e dalla fortuna che si ha nel trovare le educatrici!!!

in quello dove va mio figlio, che fa la primavera perchè fa i 3 anni quest’anno, sono ultra preparati. intanto è un asilo-scuola materna-scuola primaria bilingue, italiano e inglese e mio figlio già a 1 anno e mezzo capiva l’inglese e adesso lo parla anche se a modo suo. ogni mese hanno delle unità diverse di apprendimento, ad esempio adesso hanno iniziato quella “animali”, il mese scorso hanno fatto “cibo”. ogni giorno su una lavagnetta le maestre scrivono cosa è stato fatto  e alla fine di ogni unità mandano una comunicazione a tutti su cosa è stato fatto nel mese, gli obiettivi prefissati e raggiunti e una sintesi della nuova unità. a giorni alterni, a meno che piova o faccia un freddo eccezionale, portano i bimbi in giardino oppure nel parco comunale di fronte in cui ai primi di marzo hanno anche fatto il pic nic 🙂

3 volte l’anno fanno delle mini gite, con o senza genitori, e lavorano molto coi travasi, il pongo, i colori, le forme, fanno cucina, lettura tutti i giorni, kindermusik e psicomotricità 1 volta a settimana…

Mela
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Ciao Smartix, bella questa domanda! poi sai che a me interessa molto questo scambio di esperienze 🙂

Un bambino di 3 anni qui inizia la scuola materna, nel mio caso pubblica. Ti dirò la verità che non abbiamo molta visibilità su quello che fanno, nel senso che i colloqui con le maestre sono una volta all’anno. Poi a fine anno riceviamo tutti i lavoretti dei bambini e finalmente vediamo quello che hanno fatto. Nella nostra scuola ogni anno decidono un tema, per esempio un anno era l’amicizia, quest’anno è “arte e cibo”, e tutte le classi seguono un po’ quel tema nei lavori. I bimbi di 3 anni ovviamente fanno meno dei più grandi, fanno la nanna e quindi hanno anche meno tempo. Poi a Natale fanno dei laboratori girando per le classi, tipo in uno cucinano, in un uno fanno musica, in un altro disegnano, etc.

Quando il tempo lo permette escono in giardino, anche se non molto nonostante abbiano un giardino stupendo. Forse per le maestre è complicato vestirli tutti per uscire visto che sono tanti bambini per insegnante. Da voi qual è il rapporto insegnante/bambino? mi sa che ti scrivo per un’intervista ti va? 🙂

Pipa