Disgrafia

Mio figlio di quasi 9 anni è disgrafico. Così dice la psicologa dopo mesi e mesi di incertezze, mentre le maestre dicono che per loro non lo è. Non ci capisco più niente, tra poco avrò l’incontro con entrambi, insieme, così ci chiariremo una volta per tutte. La psicologa mi dice che è un caso molto lieve che però va aiutato a trovare delle regole prima che vada alle scuole medie. Praticamente lui è sempre interessatissimo alle lezioni, si stanca molto presto e non riesce a tenere l’attenzione su un argomento più di 10 minuti, si rifiuta di copiare dalla lavagna, scrive malissimo, non colora (disegna a matita). Già all’asilo mi avevano fatto intuire qualcosa, soprattutto rigurdo al disegno e alla stanchezza, tanto che la maestra mi consiglio di non mandarlo al tempo pieno perché non avrebbe retto lo sforzo. Oltretutto ha molte difficoltà anche a mantenere la penna per scrivere, tanto che gli avevamo preso quella della Stabilo con l’impugnatura speciale. Non riesce ad identificare la quantità di quadretti da saltare (ad esempio per scrivere un testo di matematica). La maestre insistono che lui è un bambino sveglio, educato, va molto bene a scuola, è un po’ svogliatino (signora, sarà per caso viziato? Mi ha detto una…) ma un genietto sempre molto informato sulle scoperte scientifiche ed è appassionato di storia. La psicologa mi dice che l’abbiamo adultizzato, così da dargli la possibilità di “saltare” il periodo dell’infanzia e non affrontare i problemi che questa comporta; a me sembra solo di avergli dato delle risposte alle sue domande, perché, gli avrei dovuto dire: mamma te lo spiegherà tra qualche anno? Ho consultato delle mie amiche i cui figli hanno problemi anche più gravi e ho applicato le regole che mi hanno consigliato, che poi vanno bene per tutti i bambini: raggruppare tutti gli elementi in gruppi di 3 (questo è il numero massimo che riescono a ricordare), invece di farlo copiare dal libro, leggergli e fare un dettato, distrarlo quando si vede che si sta stancando, silenzio assoluto per lo studio, penne con la punta molto fine e soprattutto di colore blu, insegnargli la respirazione per fare in modo che si tranquillizzi cercando una concentrazione che non riesce a trovare e soprattutto creargli un senso di autostima e complimentarsi per ciò che ha fatto perché lui è consapevole dei suoi sforzi e delle sue incapacità. Ho trovato alcuni siti che non danno risposte, ma strategie e tutto questo in attesa di una risposta definitiva delle maestre e della dottoressa. Avete qualche esperienza diretta per insegnarmi altre strategie comportamentali? Grazie.

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mi piacerebbe essere davvero attenta ai problemi dei bambini, ma una cosa sono i miei alunni (non sempre si mantiene la lucidità, un po’ come con i propri figli) e una cosa sono gli alunni altrui! Non ho molta esperienza con la disgrafia ma ti segnalo il sito dell’angris (rieducatori grafo-motori)http://www.angris.it/angris.phpci sono anche notizie sulla disgrafia; e il sito della casa editrice Erickson: hanno un sacco di materiale sui DSA, visionabile on-line…

http://www.erickson.it/Pagine/default.aspx

http://www.disgrafie.com/

In bocca al lupo!

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hai provato a chiedere la prima visita alla vostra Asl per certificare eventuali disturbi dell’apprendimento?