Educazione a scuola e divieti

Volevo confrontarmi con voi su un argomento delicato.

Nelle scuole dei miei figli qui in California, e credo anche in altre del distretto, vige la regola “no shooting”, cioè non è permesso ai bambini nemmeno giocare a spararsi facendo il gesto della pistola con la mano. Sono molto sensibili qui all’argomeno e sappiamo tutti perchè. Per la fortuna la California è uno Stato piuttosto schierato a favore di una regolamentazione contro il facile porto d’armi che affligge tutto il paese.

Però io mi chiedo, questa repressione non è controproducente? Dai libri che ho letto, avevo percepito che lasciare giocare soprattutto i maschi in questo modo permette uno sfogo alla loro innata aggressività, che viene fuori soprattutto intorno ai 7-8 anni. Certo devono avere chiaro che è solo un gioco e che la guerra non è una bella cosa. Non so, forse minimizzo troppo il problema? sarà che quando ero piccola ma anche in Italia si giocava tranquillamente con pistole ad acqua e non….

ieri mio figlio mi ha detto che “non è vietato giocare a spararsi ma che loro hanno capito che non VOGLIONO farlo”.

il concetto gliel’hanno passato bene…..:) 

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Ciao Pipa!

Sono fermamente convinta che la violenza non serva a nulla e che, una volta che uno ha un’arma, la usi. Per questo a mio figlio non ho mai comprato nulla che possa somigliare a queste, ma mi sono ritrovata a scontrarmi con una realtà ben diversa; come dice una mia amica che ha una famiglia numerosissima: è una questione ormonale! E mi rendo conto che è così. Io gli vieto le armi (mio figlio ha quasi 11 anni), ma lui se le costruisce con le costruzioni, e gli vengono anche bene! Non gli ho mai comprato o regalato nulla del genere, ma credo che sia un bisogno atavico. Mi preoccuperei se giocasse con le bambole, piuttosto che con le armi. Sarà un periodo che passerà, sicuramente, ma ho visto che tutti fanno così. Quando invito i suoi amichetti, si metto a giocare alle “spie” che si nascondono dietro i muri e mimano una sparatoria. Questo non vuol dire che da grandi useranno le armi, sono sicura che sia solo un periodo di transizione, probabilmente per affermare la loro superiorità. Poi, gli spiego sempre che le armi non servono a nulla se non a provocare violenza a cui si risponde con violenza. Per quanto riguarda la situazione americana, non capisco come si faccia a dire ad un bambino che non va bene usare le armi quando queste sono presenti nella vita quotidiana. Anni fa, in America, entrai in un negozio e vidi che vendevano tranquillamente grandi armi da taglio che da noi non sarebbero mai permesse. Inoltre so che ci sono paesi, in America (come Kennesaw o Nelson in Georgia o altri paesi in Kansas) in cui è obbligatorio tenere delle armi. Quindi l’America, il paese delle opportunità, in cui tutti potrebbero diventare presidenti, come è spesso detto, non può cominciare a fare la “puritana” dopo che per anni si è incentivato l’uso delle armi e di cui non si ha più il controllo. Credo invece che bisognerebbe dare ai ragazzi una formazione sul perché non c’è bisogno di usare le armi, sulla non violenza, sulla possibilità di risolvere le cose con le parole più che con fatti estremi. In questo, mi sembra di capire, che la California stia andando per la strada giusta, ma non credo che si possa risolvere tutto vietando anche solo l’idea che queste esistano.

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un bel bacino a Luca allora! Piano pinao, lo sai bene anche tu, potrai riposarti di più. Noi siamo stati in Italia due mesi e mezzo e siamo stati benissimo!! In questi giorni la mia più grande ha iniziato il Kindergarten. Un bacione, e grazie anche a questo sito a cui avveo chiesto una consulenza a giugno per asili a Milano. Ciao! Marta

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Ciao Pipa, purtroppo quest’atteggiamento è una triste conseguenza della realtà americana. Quella in cui la gente va in giro armata. è già successo, e fa rabbrividire, che un poliziotto sparasse a un bambino che maneggiava una pistola finta. Per questo le pistole finte hanno sempre colori molto accesi qui negli States, per differenziarle subito da quelle vere. Sai che qui la polizia non aspetta troppo prima di sparare, anche perchè si trova troppo spesso di fronte a persone armate a loro volta. Secondo me i bambini dovrebbero giocare a quel che vogliono, con l’unico limite di non far male a nessuno e di non rompere cose preziose o altrui. I bambini dovrebbero giocare con le pistole, il divieto dovrebbe essere per gli adulti, per le pistole vere. Purtroppo qui, ovvero negli Stati Uniti, è necessario educare i ragazzi e stare il più lontano possibile dalle armi, finchè vivevo in Italia le armi erano qualcosa di molto lontano, da quando sono qui, sono diventate invece qualcosa di fin troppo reale. Mi è già capiato di trovarmi di fronte a una persona che uscendo dalla macchina si aggiustava la pistola nei pantaloni, guidando ho ricevuto una minaccia di uno con un’arma da fuoco in mano. E poche settimane fa poco lontano da casa mia un inquilino ha litigato col suo padrone di casa e gli ha sparato. Ah, e l’altro ieri un’amica americana ha fatto circolare un messaggio secondo il quale sarebbe saggio prima di mandare il figlio o la figlia a giocare a casa di amici chiedere se tengono armi a portata di mano. Consuetudine. Anni fa ho letto uno scritto di Umberto Eco sull’importanza di far giocare i bambini con le pistole. Ma questo in America non è possibile, aihmè.

Sei ancora in Italia? Se si, buon divertimento. Altrimenti, welcome back!