Il rapporto con la famiglia…
Ciao a tutte…una volta tanto la domanda la pongo anch’io! Com’è il vostro rapporto con fratelli, sorelle, genitori? Ne siete soddisfatti? Vi hanno deluso? Ne siete orgolgiosi o c’è qualcosa che vi manca, che avreste volgia di modificare? Un abbraccio…
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Ciao con i miei genitori da bambina non ho avuto buoni rapporti,sapevo che loro mi volevano bene ma non siamo mai riusciti ad avere un dialogo, non potevo confidarmi con loro mi definivano ”la pecora nerà’ per le mie scelte.Mia madre poi è sempre stata molto rigida.Quando mi sono sposata non sono neppure venuti al mio matrimonio proibendo anche alle mie sorelle allora minorenni di venire.Mio marito non aveva parenti qui in Italia e perciò ci siamo sposati da soli in municipio con una decina di amici.Quando sono rimasta incinta della mia primogenita mia madre mi ha detto delle cose orribili che se ci penso ancora dopo 17 anni non riesco a dimenticare.Mio padre non è stato da meno volevano controllarci anche da sposati e così quando ha proposto a mio marito di lavorare con lui un po’ ne ha approfittato non pagandolo puntualmente e completamente.Devo però dire che quando da bambina sono stata ammalata per circa un mese con flebogiorno e notte mia madre mi stava accanto giorno e notte,quando avevo qualche difficoltà a scuola, da piccola con me era severissima non mi lasciava respirare ma crescendo era sempre disposta a sostenermi anche pagandomi lezioni private.Dopo la nascita delle mie figlie abbiamo sempre avuto rapporti contrastanti, mi ha tanto aiutata economicamente,tra l’altro abita a 1200 km da me, e entrambi i miei genitori mi telefonano tutte le sere anche più volte per sapere come sto specie da quando lo scorso luglio mi sono separata dopo 19 anni.Su alcune cose però con loro è impossibile parlare e poi mia madre specie ha sempre avuto un’evidentissima preferenza nei confronti di mia sorella secondogenita(anche qua ci sarebbe tanto da dire).Comunque tra sorelle siamo molto legate, loro hanno un rapporto migliore del mio con i miei genitori specie la seconda ovviamente.Anche con loro ci sentiamo quasi tutti i giorni e se ognuna di noi ha un problema che vuole condividere cerchiamo di essere un fronte unico.Su questo devo dire che credo che il nostro legame sia forte e spero che anche le mie figlie da grandi siano così unite tra loro. Con le mie figlie ho sempre cercato di stabilire un dialogo aperto in modo che sappiano che per qualunque cosa possano sempre contare su di me anche perchè considerando che due sono adolescenti hanno situazioni diverse rispetto alla piccola di 31 mesi.Non voglio per loro lo stesso rapporto che ho avuto io nell’adolescenza con i miei genitori anche perchè ora che ho 37 anni ho molta difficoltà a confidarmi con i miei genitori spesso non lo faccio anche se loro mi chiedono sempre se ho bisogno di qualcosa.è difficile!Comunque non è che con le mie figlie non ci siano contrasti anzi ma cerco di affrontarli in modo da mantebere con loro un dialogo continuo e loro lo sanno…siamo forti insieme nonostante i problemi.Le ragazze pur volendo molto bene al padre che da un lato vorrebbero di nuovo a casa non hanno con lui la stessa confidenza che hanno con me hanno un contrastante scherzano e ridono tanto insieme ma poi a volte hanno timore di lui che comunque ha avuto un’infanzia molto difficile per tanti aspetti più dura della mia.
Sono cresciuta in una famiglia numerosa, 2 fratelli,3 sorelle. I miei genitori ci hanno insegnato tante cose tra cui i valori della famiglia,che spesso dimentichiamo,l’amore,il rispetto,sincerità ecc.Noi tutti li abbiamo custoditi nei cuori. Poi si cresce si seguono delle strade i rapporti cembiano ed io per un lungo periodo ho pensato solo a me stessa,ho vissuto con gli amici amiche,tutte le mie esperienze, isolandomi dalle mie sorelle, creando un muro!Con mio fratello maggiore ( 49 anni)ho sempre avuto un rapporto di affetto e di complicità, ancora oggi funziona. Con mio padre perso all’età di 56 anni non ho mai capito nullla! Mia madre la donna della mia vita con la quale ho condiviso la TUTTO. Mai avuto una carezza da lei, ma mi bastava il suo sguardo che emanava il suo affetto,mia madre mi ha lasciato dei ricordi indelebili, i rumori, gli odori, i colori, questi ricordi che mi sono sempre vicino. Attualmente i rapporti con le mie sorelle non sono come il mio cuore desidera ma sono consapevole di non aver creato nulla. Il nostro rapporto è poco affettivo, poca presenza. Aspetto un tempo per chiarire con loro. Quando vorrà il mio cuore. Ti ringrazio per avermi tirato dentro in un argomento a me dolente.
io ho una sorella ed un fratello,io e mia sorella siamo coetanee solo 19 mesi di differenza e abbiamo avuto una bruttissima infanzia.per colpa di mio padre. mia mamma è sempre stata debole e non ha mai trovato la forza di lasciarlo e quindi abbiamo vissuto in continue discussioni e paure.questo oggi ci ha portato ad avere un rapporto di simbiosi io la amo e la proteggerò sempre anche se adesso siamo mamme e ognuna ha i suoi bambini che amiamo e sopratutto facciamo il possibile affinchè abbiano un infanzia stupenda!mia mamma ci ha amato tantissimo ma è una donn a frustrata e io non condivido le sue scelte ma è mia madre e la amo perchè si è condannato a una vita di sofferenze e questo la fa apparire debole ai miei occhi quindi alle volte so che si invertono i ruoli e le “faccio da mamma”.mio fratello lo adoro uguale ma lui si è “risparmiato” un po’ di sofferenze visto che mio padre poi è migliorato con lui. adesso mio padre so che vuole rimediare ai suoi errori (imperdonabili) io con lui ho rapporti normali ma non lo amo o adoro come alcune figlie con il loro papà.per me non è stato un modello da ritrovare in mio marito e anzi ho sempre evitato quelli che potessero in qualche modo ricordamelo.è triste perchè quando adesso lui mi vuole abbracciare io spero si allontani presto.non ho rancore ,ma l infanzia è sacra e lui me l ha rovinata.per questo adesso nella mia vita entra poco, non gli permetto di intralciare il mio cammino le mie scelte,perchè adesso posso decidere se vederlo o no! e quando vedo mia figlia che adora suo padre per me è la soddisfazione pù grande!! ho fatto in modo che mio marito stesse con lei tanto ,e si adorano e, questa è la mia rivincita!
Grazie per questa occasione, spero tu mi legga.. Mia madre, insegnate, ha smesso di lavorare quando sono nata, mi ha praticamente cresciuta lei, mio papà lavorava 40 ore e ha un carattere più sottomesso di quello di mia madre. A detta mia e di tutti sono vissuta in una campana di vetro, niente asilo, poche amiche, esonerò da ginnastica, appena mi ammalavo per semplice infuenza era un dramma. Fino a quando mia mamma al culmine della mia adolescenza si è ammalata di psicosi, temeva che avendo avuto la mononucleosi potessi morire o che mio padre potesse farci del male. Dico solo questo, anche se per 6 lunghi anni solo chi ha vissuto il mondo dei deliri e della paranoia può capire. Mio padre, molto ansioso e nel periodo di malattia di mia madre instabile (anche lui in quel periodo finito in clinica psichiatrica) mi ha sempre amata, anche se criticata e voluta vedere presto indipendente. All’età di 22 anni lavoravo e studiavo per contribuire a pagare l’appartamento in cui vivevo da sola. Ho sempre tenuto a botta, quando sono stati male i miei genitori ero io a far loro da genitore..poi fino al crollo, dopo il parto del mio bimbo mi hanno ricoverata per psicosi post parto. Ero come regredita e diventata piccola e bisognosa di cure, come il mio bambino. Finalmente in quella occasione ho imparato a chiedere aiuto a mia madre, anche se ora che sto meglio i rapporti si sono di nuovo congelati perchè sono diventata agli occhi suoi io la cattiva madre, perchè ad esempio fa ammalare il figlio perchè lo porta al nido. I miei suoceri brave persone ma nel momento della mia malattia, pur aiutandomi nella cura del mio bimbo, hanno detto cose che non dimentico, mi consideravano una scansafatiche e dicevano al figlio cose come “potevi pensarci prima di sposarla”. Un po’ sento che la storia della mia famiglia di origine si è ripetuta nella mia. Ho un marito di vedute un po’ rigide che mi ricorda mia madre e critico un po’ come mio padre..non so quando sia capace di amarmi: quando stavo male minacciava di andarsene, ma lo capisco, in fondo è rimasto, non è poco e anche io forse devo imparare a volergli più bene. Tuttora la paura non mi fa vivere appieno, ma ora difficilmente mi perdo gli attimi con il mio bimbo e credo di star costruendo le basi perchè mi possa amare, nonostante tutto.
ciao io ho uns sorella e un fratello più piccoli di me (18 e 13)… quando abitavo a casa con i miei era un litigare unico…invece da quando sono sposata i nostri rapporti sono migliorati…soprattutto con mia sorella prima non ci parlavamo proprio non c’era proprio un rapporto, invece ora ci parliamo e tutto…io credo che il motivo fosse che io ero gelosa di lei…avendo sette anni di differenza non siamo cresciute insieme e forse la vedevo come una rivale “rubagenitori”…sono molto contenta che ora sia cambiato…invece con i miei genitori ho sempre avuto un buon rapporto…con mio papà niente di straordinario perchè lui è molto riservato però parliamo ridiamo e scherziamo con mia mamma invece un rapporto super…ci confidiamo ci aiutiamo e anche ora che ho due bimbi mi aiuta molto senza però essere invasiva…
Mio padre occupato col lavoro, lo vedevo solo qualche sera a settimana e, l’ho evitato per anni perché con lui non c’era dialogo oltre ad avere un’idea strampalata di famiglia, della serie: io ti dò da mangiare e da vivere, poi dell’affetto non me ne importa niente. Anche solo mangiare con lui era impossibile: sempre compostissimi, in silenzio, mai più di un bicchiere di acqua a pasto, chiedere sempre il permesso prima di alzarsi. Mia madre, perennemente assente perché aveva da aiutare gli altri che ne avevano bisogno, tipo dama di carità. Ma lei è sempre stata buona, anche se non c’era mai. Mia sorella stava sempre sui libri e io da sola con la tata o con zie attempate che mi mettevano da parte perché sono la piccola della famiglia (ancora a 4 anni mi chiamano con un vezzeggiativo). Mi sono sposata a 22 anni per creare una famiglia e ho scelto un uomo molto più grande di me per compensare l’affetto paterno, non ci vuole una psicologa per capirlo. I miei suoceri sono sempre stati molto distaccati (ormai non ci sono più) e l’ex moglie di mio cognato mi ha fatto tutto quello che di negativo si può pensare (per fortuna è ex). Ho avuto i figli dopo 11 anni di lotte, aborti, inseminazioni andate male, e 5 interventi in totale, per capire che avevo la prolattina troppo alta per procreare. Gli interventi li ho dovuti fare di nascosto dai miei perché ormai anziani e malati, e anche della gravidanza non gli ho potuto dire niente fino al 3° mese per evitare dispiaceri. Sempre da sola, tutto da sola, e quando sento qualche mia amica che si lamenta della suocera o della mamma ancora attiva, giuro che mi viene da piangere. Tutto questo per dire che solo con la mia forza e tenacia, ho messo su una famiglia, di quelle vere, dove si mangia insieme (quando è possibile) si parla a tavola e insieme si fa l’albero di Natale. Sono fiera di me e della mia famiglia.
Io sono molto legata a mia sorella, una serie di avventure\disavvventure ci hanno molto avvicinato … anche se abita in un altra città a molti km. La nascita di mio figlio invece mi ha molto allontanato da mia mamma: la sua voglia di darmi consigli, indicazioni, CONTINUAMENTE mi sta esasperando. Mi frena. La sua presenza quasi mi infastidisce, le sue parole mi danno dispiacere … è come se non riconoscesse il mio essere donna|mamma. Mi dispiace molto.
ciao noi siamo tre sorelle e siamo una falange armata! da piccole si litigava com’è normale, ma adesso che siamo tutte fra i 30 e i 36 siamo più unite che mai nonostante i caratteri diversissimi.
è incredibile come la tua storia sia incredibilmente simile alla mia…vorrei dire tante cose ma c’è qualcosa che mi frena, forse non sono ancora pronta! Il guaio è che , per ciò che mi riguarda, è come se non riconoscessi più la mia famiglia, quella che un tempo mi ha fornito le coordinate per orientarmi nel mondo ed ora è come se non li conoscessi, li sento molto lontani…il guaio è che , come sempre, se non mi faccio avanti lo stato delle cose potrebbe durare in eterno! In maniera molto sintetica (forse perchè ora deve essere così) ho lanciato questo argomento affinchè la mia esperienza e le mie sensazioni possano essere condivise con tutte voi e possano quindi servire a qualcosa. Spero di avere l’opportunità di poterne continuare a parlare. Un abbraccio forte.
Ciao,assolutamente no,noi siamo in 5:mamma,papà,2 fratelli maggiori di 1 e 2 anni ed io.Mia madre si vanta ancora oggi di aver saputo creare un rapporto in famiglia nel quale il dialogo è la cosa principale,invece i miei ricordi sono che quando uno parlava tutti gli altri erano pronti a contraddire,mia mamma faceva sempre spese pazze e per nascondere tutto a mio papà erano un sacco di bugie tutti i giorni,ancora oggi è così solo che quando eravamo in casa la coprivamo a volte,ora non lo facciamo più,essendo la più piccola dovrei essemi sentita la più coccolata ed invece non mi sentivo amata per niente,vedevo enormi differenze tra tutti e tre,credo che sia cominciata prima dell’adolescenza perchè ricordo che ero ancora piccolina quando ho cominciato a chiedere a mia mamma se per caso fossi stata adottata,ora con i miei fratelli vado daccordo,ma uno non lo vedo mai e non ci cerchiamo e quando ci troviamo dai miei non abbiamo argomenti da condividere,con l’altro invece ci parliamo di più e a volte ci messaggiamo.Quando ho conosciuto mio marito ho scoperto un altra realtà:Ha presente quelle famiglie che si vedono in tv dove tutti parlano e non litigano mai e se c’è qualche cosa che non va la si discute?Non credevo potesse esistere ma la famiglia di mio marito è proprio così,con mia suocera vado d’accordissimo e parlo con lei come fosse mia mamma e con mia cognata ome fosse mia sorella,posso dire di aver trovato la famiglia che avevo sempre desiderato.