Inserimento disastroso al nido

care mamme, sono avvilitissima e per di più mi sono accorta che mi è tornata l’angoscia della domenica, come quando andavo a scuola. il 13 settembre abbiamo iniziato l’inserimento e a parte i primi giorni di idillio in cui entrava, iniziava a giocare e non mi badava più, poi è stato un disastro. la situazione è precipitata un giorno che una delle tate l’ha lasciato piangere per un sacco di tempo senza minimamente consolarlo nè prenderlo in braccio (lo so perchè ho fatto irruzione tipo teste di cuoio nella stanzetta… e l’ho beccata con la faccia colpevole e per di più senza che neanche aprissi bocca, ha iniziato a giustificarsi. chi si scusa, si accusa). aveva le convulsioni a forza di piangere e ci ho messo un sacco a tranquillizzarlo. da allora le cose sono precipitate. per alcuni giorni addirittura non voleva neppure entrare nelle stanze con le porte blù (tutte le porte dell’istituto dove lavoro e del nido aziendale sono blù). anche a casa, il lavoro di mesi di rafforzo della sua autonomia, è andato perso totalmente. siamo ripiombati di botto a 8 mesi. piange se mi avvicino ad altre persone perchè ha paura che lo dia a loro, non mi lascia sola un secondo e anche quando è con suo papà, ogmi tre minuti d’orologio viene a cercarmi. al nido tengono i bimbi più piccini in una piccola saletta (minuscola) con giochi inadeguati (sonagli da neonato, fogli di carta da strappare) che lui faceva quando era molto più piccolo di ora (14m). inoltre in una stnza così piccola e priva di “ostacoli” si accorge immediatamente se esco, con relativo pianto inconsolabile. dal tipo di pianto si capisce che è proprio angoscia da separazione e non un semplice capriccio che passerà con qualche distraazione. nell’altra stanza del nido invece ci sta volentieri perchè ci sono molte più distrazioni, però è destinata ai bimbi più grandi. ora, siccome non credo nei metodi basati sull’estinzione graduale, non ho assolutamente intenzione di lasciarlo piangere in quel modo e sto seriamente pensando di ritirarlo. io non sono una che si arrende facilmente, ma ho visto un notevole peggioramento nella fiducia in se stesso. l’alternativa è lasciarlo a casa con nonna e tata, nel suo ambiente, coi suoi giochi, in spazi adeguati, col giardino e con la possibilità di uscire a fare passeggiate quando il tempo lo permette. su pianetamamma ho letto che prima di andare al nido il bambino ha bisogno di formare dentro di se un’immagine stabile della mamma, solo allora sarà interessato anche ad altre persone. cosa dite? faccio bene o faccio male? ho sensi di colpa grossissimi sia a mandarlo che a tenerlo a casa. ho paura di creare un disadattato sociale, ma allo stesso tempo non voglio che diventi un bambino timoroso e con ansia da separazione. mi fa malissimo vederlo così insicuro, quando fino a 10 giorni fa era un bambino serenissimo e curioso di tutto, che stava con tutti. datemi un consiglio. scusate la lungaggine, ma questa situazione mi avvilisce tantissimo

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Ma ti sei risposta da sola! Prima era socievole e sereno, da quando va al nido piange ed ha delle regressioni, in più l’ambiente nn lo ritieni adatto a lui…nn pensarci troppo e lascialo tranquillo con nonna e tata, nn per tutti i bambini il nido èla cosa migliore, e lui èpiccolino, probabilmente adesso ha bisogno di un ambiente familiare che gli trasmetta sicurezza e amore. Visto che hai la fortuna di poterglielo dare fossi in te nn mi farei tante paranoie, io i miei figli nn li ho mandati al nido e sono super socievoli e il grande che va alla materna nn ha avuto alcun problema di inserimento:-)

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èche sentendovi parlare in maniera così entusiasta del nido mi era venuto il dubbio di aver negato loro una bella esperienza, ma in fin dei conti penso di aver fatto un buon lavoro e che con me nn sono stati così male:-))!! E poi avete ragione, nn èquestione di egoismo ma di scelte personali dettate da tanti fattori!

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Scusate se esco dal seminato, ma quanto costa il nido più o meno da voi? Nella mia zona nn ci sono nidi comunali( o meglio, l’hanno fatto ma nn l’hanno aperto…bah, chiamerò Striscia!) e i privati costano circa 400,500€…nn tutte se lo possono permettere, perciò chi ha la disponibilità dei nonni o chi nn lavora, come me, èquasi costretto a tenerli a casa! Poi per carità, volere èpotere, avrei potuto fare delle rinuncie tipo le vacanze e qualcos’altro,  ma col piffero che ci rinuncio! Per me sono molto importanti, dite che sono egoista??

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concordo con Mela. Il nido è la scelta migliore in assoluto.

Non crescono certo dei disadattati, questo no, conosco un sacco di bambini che non hanno frequentato il nido e sono comq dei bambini socievoli e tranquilli.

Però il fatto di stare tutto il giorno con la nonna…scusa…CHE PALLE!!!

io sono stata obbligata al nido perchè non avevo nessuno che mi aiutasse costantemente, ma ne sono felicissimissima.

Sono stata fortunata , la struttura dove è andato prima gioele e ora aida è uno spettacolo, le tate sono dolci e attente e non li lascaino da soli a piangere, non li ho mai trovati abbandonati (e arrivo spesso prima dell’orario che lascio detto). Unico neo non sono proprio precise nella pulizia dei nasini…ogni tanto li trovo con il nasino un po’ che cola(va beh), ma sorridenti!

Boh nel tuo caso però sarei molto in difficoltà pure io…… non mi piace quello che racconti…ci manca solo che gli vogliono far mangiare le pappine!!

Devi valutare tu bene la situazione se il piccino(crescilo bene il mio genero) non è sereno magari prova a rimandare di qualche mese??!!

Se no, io, il martedì e il giovedì e il venerdi fino alle 17 sono libera. Portamelo, ho il giardino spazioso.

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Ciao, prima di iscrivere mia figlia all’asilo nido ne ho girati mille e non esagero!! Quelli comunali, convenzionati, privati, consigliati dalle amiche, dalla sorella ecc.. Ho valutato anche se lasciarle a casa con la baby sitter ma dopo una lunga analisi (socializzazione con gli altri bambini ecc.) ho scelto il nido..Un giorno per caso sono venuta a conoscenza di questo nido/scuola materna fantastico dove ho iscritto entrambe le mie figlie!! Certo non mi costa poco, anzi!! Ho valutato tutto: zona accoglienza, le stanze, ambienti, zona sonno, zona gioco, cucina, bagni, laboratori, giardino e soprattutto direttrice e maestre!! L’inserimento con la grande è durato 3 settimane (aveva 12 mesi) e non mi sono nemmeno accorta di averlo fatto perchè è stata bravissima da subito, socievole con maestra ed altri bim. Con la seconda è stata dura perchè ha un altro carattere, lo sapevo già ancora prima d’iniziare: anche a casa è sempre attaccata a me e mi segue come un’ombra! L’inserimento è durato un mese ed è stato molto graduale.  La maestra è stata  molto comprensiva e si adeguata perfettamente ai suoi ritmi. Indi a mio parere è proprio il nido che hai scelto che non è adeguato e soprattutto la maestra, io ne girerei ancora per sceglierne un altro ed intanto lo lascerei a casa ma solo momentaneamente!!!!

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…se devi scegliere un nido così o lasciarlo dalla nonna….la scelta è obbligata,per questo la scelta del nido è fondamentale perchè puo influire molto sulla cresita del bimbo,(succede spesso di bimbi che hanno vere e proprie involuzioni… perchè tratati più o meno come descrivi tu)però il consiglio che ti vorrei dare è, potendo, di far provare a tuo figlio l’esperienza del nido (che se gestito bene non è più un parcheggio, ma un posto dove fanno un mucchio di attività e apprendono un sacco di cose), ovviamente un nido serio con del personale qualificato, tanto come purtroppo hai potuto constatare te ne acorgi subito, nel bene e nel maleper ciiò che riguarda quella maestra…..sono daccordo con chi dice di segnalare l’accaduto alla direzione, (per il bene anche degli altri bimbi)certe persona e meglio che facciano lavori più in linea con il loro carattere

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mio figliuo è andato al nido alla stessa età del tuo, ma le maestre erano tutt’altra cosa rispetto a questa demente in cui sei incappata!! l’inserimento è stato difficile, per noi, perchè piangeva sempre; piano piano ha iniziato a piangere pochi minuti dopo che ero andata via ma era comunque sempre (SEMPRE!!) in braccio a una delle maestre (3 maestre per 18 bambini), piangeva di commjozione quando lo andavo a prendere. tempo 3 mesi e mi piantava di quei capircci assurdi per fermarsi anche il pomeriggio e infatti ho deciso di lasciarlo fino alle 16, considerando che lui si addormentava solo al seno… bene, il primo giorno ha pianto 20 minuti in braccio alla maestra prima di crollare, il secondo giorno 5 minuti e l’hanno messo sveglio nel lettino dove si è addormentato, il terzo giorno zero pianti, messo nel lettino sveglio e ronf. cosa che a casa col piffero che faceva! questo per dirti che le maestre sono la differenza, una che lascia piangere disperato un bimbo si merita solo una segnalazione ele stacco la testa a morsi.

nel primo nido dove l’avevo iscritto l’ho ritirato dopo una settimana perchè ho assistitio a scene fuori dal mondo e mi sono detta che se la masìestra faceva così in presenza di due mamme che stavano inserendo, chissà cosa succedeva in loro assenza… in quel caso avevo scritto una lettera formale alla direttrice, con cui poi avevo anche avuto un incontro, in cui spiegavo i motivi del ritiro.

io sono assolutamente favorevole a mandare i bimbi al nido perchè chi dice che tanto non socializzano, mi spiace ma non ha titolo per parlare e non ha idea delle dinamiche che si possono creare tra nanetti di un anno e oltre… ovvio, dipende sempre dalle maestre!! il nido non può e non deve essere un baby parking ma deve assolvere alla funzione di sviluppo e crescita dei piccoli, cosa posibile solo con personale adeguato e motivato.

se lo tieni a casa fino ai 3 anni, ricorda che è facile che l’ingresso alla materna sia ancora più traumatico non solo perchè per 3 anni avrà come unici riferimenti te e la nonna, ma perchè dovrà dividere l’attenzione della maestra con altri 30 bambini. è importante che i piccini imparino a confrontarsi anche con figure affettive diverse da quelle famigliari che sono tenute ad amarlo incondizionatamante, che danno regole (non che a casa non ci siano ma è diverso) e che lo spronano all’interazione partecipata con suoi pari.

una mia amica ha tenuto il bambino a casa fino ai 3 anni e adesso sta facendo un inserimento disastroso, il bambino è regredito in modo pauroso senza contare che rifiuta di seguire le semplici regolette della classe (tutti seduti mentre si legge una storia o si mangia, in fila ad aspettare il turno…).

una cosa che potresti fare è cambiare nido (vai a pelle. vai a fare i colloquio, vai anche con lui così vedi come reagisce all’ambiente, senti cosa ti dice il tuo stomaco) e trovarne uno dove ci sia un buon arrporto maestre/bimbi, oppure tenerlo ancora un anno a casa… però con la tata, non con la nonna. ripeto, è fondamentale che impari a confrontarsi con una figura estranea alla famiglia, che abbia una maggiore presa autoritativa rispetto alla nonna che, appunto, lo ama a prescindere e gli concede tutto o quasi.

io ti dico che sono contentissima dellìasilo di mio figlio, paghiamo tanto ma riceviamo indietro tantissimo in termini di affetto delle maestre e loro preparazione. figurati che quando spio da un oblò le vedo sempre per terra con 5-6 bambini addosso, quindi attuano tantissimo la teoria del continuum tramite il contatto fisico.

cerca una scuola che applichi il metodo reggio o montessori, perchè sono quelle che privilegiano la fisicità e la consolazione del piccolo.

Mela
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io comincerei a segnalare il comportamento di questa insegnante, visto che è un nido aziendale penso che non sia pubblico, ma privato quindi una lamentela con un eventuale ritiro del bambino forse serve a qualcosa

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Se vuoi una mia opinione lascialo dai nonni. L’importante è che sia sereno.

Tonio
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Ciao posso capire come ti senti..è difficile darti dei consigli. Non mi sono ancora trovata in una situazione del genere. Però vorrei chiederti come mai, se avevi la possibilità di farti aiutare dai nonni, hai scelto il nido??Io credo che non avrei il coraggio di mandarlo al nido però se ci deve andare per necessità dovrà anche abituarsi. D’altro canto hai beccato un incompetente! i bambini non si lasciano piangere per ore ma si rassicurano, si consolano!ma cavoli queste maestre perchè non si dimettono se non sanno gestire queste situazioni!!un altra cosa hai considerato l’eventualità di cambiare nido??…in bocca al lupo 

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cara iligu non posso aiutarti tantissimo perchè io i miei non li ho mai mandati al nido, ma solo in ludoteca (per pochi mesi)e poi alla materna quindi non ho avuto il problema di doverli inserire prima in società…però ti dico che sia mia mamma che mia suocera mi dicevano di tenerli a casa che intanto di tempo ce n’era per mandarli fuori casa…se tu hai la possibilità di tenerlo a casa con nonna e tata perchè non farlo?veramente di tempo ne ha davanti a se…se oltretutto ti mette cosi in ansia questa cosa di lasciarlo piangere cosi tanto…purtroppo alla fine quella che decide sei tu..ti va veramente di lasciarlo la a piangere e tu al lavoro con il pensiero??per me non diventerà un disadattato solo perchè non ha frequentato il nido, se ci andava volentieri non ci sarebbero stati problemi, ma cosi è il caso di valutare il da farsi..quando poi sarà il momento di cominciare la materna lui sarò sicuramente più sicuro, pronto e sereno nell’affrontare la nuova esperienza..