La rabbia di una mamma
Sono una mamma che si arrabbia facilmente, sia verso gli altri che verso le cose che mi circondono.Tante volte alzo il tono di voce con le mie figlie (9.12) soprattutto quando cominciano a fare i capricci su come vestirsi,pettinarsi,mangiare, e quant’altro.Alzo la voce per disapprovarle, o per contraddirle, mai un tono di gentilezza! Questa mia reazione immediata ed incontrollabile, non fa altro che inasprire il nostro rapporto. Ovviamente tutto passa,ma mi lascia nel cuore una profonda tristezza!!! I bambini non hanno colpa della nostra “rabbia” alcune mamme me compresa non siamo capace di gestire alcune situazioni, pronte a farci dominare dalla rabbia. Bisogna fermarsi un attimo, e cercare dentro il vero motivo che ci fa arrabbiare, cercare dentro la forza di reprimere il nostro istinto, imparare a manifestare questo brutto sentimento nel modo giusto, e nel momento giusto,ma mi chiedo come si fa?
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ciao anche a me capita di alzare spesso la voce con le due figlie più grandi specialmente,ma da un pòsto cercando di migliorare e comunque fortunatamente ho un rapporto più che buono con le mie figlie. Io dico che questo nervosismo e questa impazienza derivano dal fatto che siamo sempre prese dalla frenasia di dover fare tante cose senza avere molto tempo per noi,per riflettere su di noi e specie quando ci rendiamo conto di non riuscire a concludere quello che avevamo programmato o che le cose non sono come avevamo previsto ci lasciamo prendere dai nervi.A chi non capita qualche volta?Io direi: prima di scattare conta in mente fino a dieci e poi respira profondamente,forse al momento riuscirai a fermarti e poi prova a parlare con calma con le tue figlie,qualche volta fai una bella passeggiata per aiutarti a rilassarti (lascia perdere le cose che hai da fare che non finiranno mai)e cerca supporto con calma nel tuo partner spiegandogli il tuo disagio.Ciao.
se sono adolescenti e femmine inizia a legarle al letto
Molto spesso i genitori credono che i motivi siano sempre molteplici e complicati. In talune circostanze forse è vero, ma nel tuo caso può semplicemente essere che non ti comporti con le tue figlie in modo paritetico. Dentro di Te c’è qualcosa che forse anche involontariamente ti fa vedere le tue figlie dall’alto verso il basso. Questa tua condizione non ti permette di essere SEMPLICEMENTE TRANQUILLA e il quotidiano nel tuo modo migliore. Ti invito a guardarti intorno, al di fuori della tua famiglia, e scoprirai che il mondo è pieno di persone che commettono il tuo stesso sbaglio. Pensa che paradossalmente le persone educate, perdono la pazienza più facilmente in famiglia, mentre quelle maleducate si arrabbiano più facilmente all’esterno della famiglia. saluti IDEM
Non condivido il fatto di dare la colpa alla società se i nostri giovani sono abituati ad avere tutto ed in fretta: spetta ai genitori educare in tal senso i figli, soprattutto con l’esempio.
Cara babette conosco l’adolescenza, ho letto e riletto i cambiamenti che hanno i ragazzini, i disagi che provono. Io mi riferivo alla mia non pazienza di sopportare!!!Io sono cresciuta diversamente con poche e semplici giochi. Purtroppo oggi si vive in una società dove tutto si vuole avere, ed in fretta. In bacca al lupo anche per te!!!!!
Mia sorella ha una figlia di 13 anni e spesso devo intervenire come pacere! Non mi piace farlo, ma devo portare mia sorella a ragionare che sua figlia non è più una bambina, ha le sue difficoltà in questo momento di transizione, ha un carattere forte, ma molto dolce, credulona e ingenua. Quindi tutto quello che fanno le sue amichette è giusto e legittimo, mentre quello che fa lei, a sua madre sembra sempre sbagliato. Giorni fa l’ho tenuta con me un’oretta e ho provato a parlarci; traspare immediatamente questa sua incapacità di capire i suoi limiti, il bisogno di avere vicino una persona di polso (come non lo è mia sorella, lei alza la voce e le dice solo: no!), il bisogno di “venire fuori” come quasi donna non capendo fino a che punto deve esprimere la sua femminilità e la sua incapacità di fronte a nuove scelte, nuovi ambienti e amicizie. Con mia sorella ripeto sempre che bisogna mettersi nei panni dei figli, bisogna tentare di capire cos’hanno in testa e giudarli nel migliore dei modi aprendogli gli occhi sulle eventuali probabilità e possibilità che le nuove esperienze possono darci. Poi io parlo così, ma un domani chissà se farò come lei visto che i miei bimbi hanno solo 3 e 7 anni! In bocca al lupo e ricordati che anche noi abbiamo avuto la loro età……..e non è che siamo stati tutti angioletti (parlo per me).