Nanna

la mia bimba di 15 mesi per farla addormentare dobbiamo cullarla in braccio.come possiamo fare a farle prendre sonno da sola nella sua culletta o nel lettone?????grazie.

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Ciao, ho appena finito di leggere il link suggerito da flinki sul metodo della nanna di tracy hogg e devo dire che l’ho trovato molto interessante! soprattutto non mi sembra un metodo drastico e difficilissimo per noi genitori, come quello di lasciarlo da solo nel suo lettino che urla e si dimena ( perchè ad es il mio cucciolo fa parte della categoria dei bimbi iperattivi e vi posso assicure che mette a dura prova i nervi più saldi!) Io con il mio Giulio ho trovato efficace il metodo di cullarlo in braccio mentre gli canto la ninna nanna creando un ambiente sereno (prima diamo la buonanotte ai giochi e al gatto, sussuro le parole, luce fioca, faccio tutto molto lentamente…); però devo dire che se riuscissi a insegnarli ad addormentarsi da solo nel suo lettino sarebbe il massimo! soprattutto per la mia schiena!

grazie flinki per il suggerimento! sai se il libro della Hogg è stato tradotto in italiano? vorrei tanto leggerlo ma su internet non l’ho trovo.

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Esatto, ma poi come faccio io con il mio pupetto di 9 mesi a parlargli e a convinverlo che non è abbandono e uscire di stanza, ammesso che capisca, dico una cosa e ne faccio un’altra? Bah

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Ciao, mio figlio di 3 anni ha avuto problemi di addormentamento fino a 6 mesi fa.Ora ci sembra di sognare.Non so spiegare cosa sia successo,io ho sempre cercato di stargli vicino. Noi abbiamo cominciato a metterlo giù nella culla a suo tempo,nel lettino poi, sempre più sveglio.Lo cullavo e poi gli dicevo che entro 5 minuti lo avrei messo giù.Le prime volte piangeva, poi un po’ alla volta,quando si è accorto che non lo abbandonavo, si è rilassato.

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avevo fatto la stessa domanda al pediatra che mi aveva risposto di continuare almeno fino ai tre anni; mio figlio ha iniziato prima a “girarsi” ripetutamente in braccio, poi da solo ha fatto capire di voler andare nel lettino e da allora (nove mesi) si addormenta nel suo letto con ninna nanna e favola. il pediatra aveva motivato dicendo che sarebbe stato più facile spiegargli, quando avesse capito, che non si trattava di rifiuto ma di sua maggiore comodità ed in effetti anche oggi che ha venti mesi quando vuole stare in braccio e gli dico che nel suo lettino starebbe più comodo lui ci pensa un attimo, poi si “tuffa”.

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ciao a tutte…quota in pieno la risposta sopra….soprattutto per una mamma che allatta al seno e a richiesta e un po difficile lasciar piangre il pupetto …e se ha fame?…..comunque so di genitori che lo hanno utilizzato e ne sono rimasti molto soddisfatti.

anche io sto vivendo la fase del “tesoro no il tuo letto è mille volte piu bello di quello della mamma”….con varie tragedie….la mia teodora si addormenta da sola alle nove pero nel corso della notte piange per venire con noi…la maggior parte delle volte io o mio marito la consoliamo magari ci stendiamo un po con lei nel suo letto….è molto stancante….capita che delle notti la portiamo nel lettone…è una questione di sopravvivenza perche la mattina si deve lavorare e noi si comincia presto presto….

spero si stabilizzi ….al piu presto!!!!!!!!!

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Ho trovato questa testimonianza in rete, e la condivido appieno. Prova a dare un’ occhiata al link in fondo… ciao! Mi sento sempre più spesso consigliare di leggere il libro “Fate la nanna” di Estivill, descrivendolo come un metodo miracoloso, che nel giro di 3 giorni è in grado di far dormire tuo figlio tutta la notte. Il metodo del Dottor Ferber, o di Fate la nanna, può essere descritto brevemente così:■Preparare il bambino all’addormentamento, introducendo una routine da ripetersi ogni sera (bagnetto caldo, pigiama, lettura di una storia….)■Mettere il bambino nel lettino, e lasciare subito la stanza■Se il bambino inizia a piangere, lasciarlo piangere per periodi di tempo controllati prima di rientrare, aumentando gradualmente il periodo di tempo (ad esempio prima 3 minuti, poi 5 minuti, poi 10, e così via)■Quando si rientra, bisogna dare conforto al bambino senza prenderlo in braccio. Nel caso, non raro, in cui il bambino abbia vomitato, bisogna pulire tutto, dire al bimbo che va tutto bene, sempre senza prenderlo in braccio, e uscire dalla stanza■A questo punto, secondo Estivill, il bambino capisce che tanto piangere non serve a niente, e si addormentaNon so a voi, ma a me viene la pelle d’oca solo a pensarci. Il mio bambino piange, urla, si dispera e magari vomita, e io esco dalla stanza e rientro solo dopo 5 o 10 minuti? Ma avete idea di quanto sono lunghi 5 minuti? E quando entro, di fatto lo ignoro, e gli dico “caro mio, per quanto tu sia disperato, io me ne infischio e torno di là. Arrangiati da solo”. Si, vabbene, magari non dico proprio così, ma in fondo non è molto diverso. E tutti i discorsi sul mettersi in ascolto, cercare il dialogo, costruire un rapporto di fiducia reciproca?PIUTTOSTO…http://genitoricrescono.com/tracy-hogg-risolve-vostri-problemi-sonno/