Papà apprensivo… anche troppo

Ciao, come faccio a far capire a mio marito che il nostro bimbo deve sperimetare le cose per crescere, lui è veramente troppo apprensivo, è in perenne agitazione, non dargli la pasta troppo grossa se no si strozza, non farlo gattonare se no si fa male, non farlo bere da solo se no si bagna, stai attente a questo stai attenta a quello… che stress… così il mio pulcino si ritrova a non poter fare niente, ma insomma non posso mica metterlo sotto una campana di vetro e non posso nemmeno fare in modo che rimanga piccolo per sempre, insomma che male c’è se mangia un pezzetto di pane di pasta o di frutta, ormai ha 10 mesi, se fosse per mio marito mangerebbe le pappine fino alla maggiore età. Non lo lascia mai giocare da solo o stare per terra perchè ha paura che si faccia male, se va avanti così andra a finire che non imparerà a fare niente ed il bello e che poi dicono che le mamme sono apprensive… non so più come comportarmi, sono stanca di discutere per ogni minima cosa, se mi sento oppressa io figuriamoci il mio bimbo… datemi consigli al più presto… grazie mille

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Ciao, anche mio marito è più apprensivo di me, pensa che quando il mio primo bimbo ha inziato a camminare mi aveva detto (nemmeno tanto per scherzo) che voelva mettergli il casco per paura che sbattesse da tutte le parti …. quello che ti posso dire è che con il primo un pochino l’ho lasciato fare, gli ho fatto rivestire le gambe del tavolo di gomma piuma, gli ho fatto mettere copri spigoli ovunque, insomma gli ho permesso di mettere in giro un po’ di elementi che lo rassicurassero …. e spesso alle sue ansie ho dato poco peso, come avrei fatto per un bimbo che faceva troppi capricci …. con il secondo è molto migliorato anche se spesso le nostre giornate sono accompagnate dai suoi non correte che vi fate male, non saltate sul divano, rompi la caramella in due se no è troppo grossa 🙂 e così via …. L’unica cosa a sua discolpa che ti posso dire (non so se sia la stessa cosa per tuo marito) è che quando uno dei due si fa male, vedo mio marito stare veramente male, molto più di me, forse è questo che lo spinge a diventare più apprensivo, riporta il suo modo di essere e di reagire sui bimbi …. in ogni caso, tanto pazienza e alla fine vedrai che anche lui capirà e limiterà i suoi eccessi, un bacio

Tess
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cara jessica, io e mio marito siamo abbastanza attenti e apprensivi anche se per cose diverse (e cmq più io di lui), ma non credo in modo tale da limitare nostro figlio. Per esempio anch’io avevo l’ansia del cibo anche perchè mio figlio ha rischiato di strozzarsi davvero molte volte e io ammetto che mi spavento molto. Ho iniziato non prima dei 10 mesi con il pane e forse un po’ più gradualmente di altri con il cibo da grandi. Mio marito invece metteva la sveglia di notte per controllare la febbre quando era malato e più piccolo. Ognuno ha le sue preoccupazioni e le sue ansie, chi più chi meno. Quello che voglio dirti è che chi è più ansioso soffre di più, e infatti io col tempo ho imparato ad essere un po’ più sciolta e a non pensare sempre al peggio (nonostante le mille cadute rovinose, i vari pronto soccorso e pure un ricovero per disidratazione), però se mentre tu sei in un momento apprensivo l’altro ti tratta male dandoti del solito “ansioso” non migliora la situazione anzi. Tu che sei più tranquilla cerca di rassicurare tuo marito senza però denigrarlo o prenderlo in giro o addirittura litigare con lui. Pian piano secondo me potrà liberarsi di un po’ di ansia, anche se preoccupazioni di questo tipo  sono anche molto caratteriali o comunque così radicate che non si cambia in un attimo. Quindi, capisco benissimo la tua sensazione di oppressione (è vero che gli ansiosi trasmettono ansia) ma tuo marito ha bisogno del tuo aiuto per rassicurarsi (forse l’ansia post parto è venuta a lui…)

Pipa
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cara jessica 81 comprendo bene la tua sensazione di oppressione e quindi il desiderio di risolvere la situazione con tuo marito, perchè in genere le persone molto ansiose generano ansia negli altri. Non so nulla di voi, non se tuo marito sia una persona ansiosa in generale  o se lo sia solo con il vostro bimbo (anche se questa seconda ipotesi mi sembra meno probabile), quindi prendi quello che ti dico come spunti eventualmente da prendere in considerazione. in genere il modo in cui un genitore si comporta con i propri figli è esattamente lo stesso che lui ha vissuto come figlio con i suoi genitori. quindi nel tuo caso potrebbe darsi che tuo marito abbia avuto delle figure genitoriali ansiose e di conseguenza, in maniera automatica lui ripete la stessa modalità. se così fosse lui lo fa in maniera poco consapevole ed automatica, quindi ogni tentativo di convincerlo razionalmente a cambiare immagino possa portare pochi risultati ed anche frustrazione per entrambi. un modo alternativo quindi potrebbe essere quello di aiutarlo a farlo  riflettere proprio sull’origine del suo comportamento (sempre ripeto se l’ipotesi che faccio ha senso nel vostro caso). questo potrebbe aiutare lui a sentirsi magari meno inadeguato come genitore ogni volta che voi discutete per la sua apprensioe e quindi esser più predisposto ad un cambiamento, e te a “sopportare” con meno oppressione la situazione. c’è un libro che posso consigliarvi “errori da non ripetere” di D.J. Siegel che aiuta proprio i genitori a staccarsi dai vecchi modelli dei propri genitori e a crearne di nuovi più adatti al proprio presente. spero di esserti stata di aiuto. un abbaraccio

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Cara Jessica, che fatica! La parola che hai scelto per definire il tuo stato d’animo è “oppressa”… Questo non fa bene nè a te stessa, nè alla coppia, nè al tuo pulcino. Sei anche stanca di discutere per ogni minima cosa, e leggere la tua domanda lascia in bocca il sapore della discordia. Hai pienamente ragione, il tuo bambino ha bisogno di sperimentare per crescere, e sono certa che tu, da mamma, sai benissimo quali sono i limiti da stabilire per consentire a tuo figlio di sperimentare la piacevolezza e la tranquillità di sentirsi libero di conoscere, di sperimentare, di provare sulla sua pelle lo stupore per nuove scoperte. Non metteresti mai a repentaglio il benessere fisico ed emotivo di tuo figlio, l’abbraccio che vedo nella foto la dice lunga su questo…Ma mi sento di spezzare una lancia anche a favore di tuo marito: cerca di comprendere il suo stato d’animo, in fondo lui è diverso da te, e non solo perchè ha un compito differente dal tuo (è il papà), ma anche perchè credo che trascorra molto meno tempo con il suo piccolo, e di conseguenza non vive di frequente le situazioni con le quali magari tu sei più a contatto. Comunque, l’agitazione che contraddistingue lo stato emotivo di tuo marito lo porta a vedere il pericolo ovunque e potrei suggerirti di far leva sulla tua sicurezza nel lasciare libero il piccolo, trasmettendola così anche a tuo marito. Fermatevi, riflettete insieme, rendi partecipe tuo marito delle conquiste di vostro figlio, rassicuralo, raccontagli come il bambino ha trascorso la giornata, cosa ha sperimentato, cosa ha scoperto di nuovo, sottolineando la serenità del piccolo e la sua graduale conquista di autonomia. Sai, quando abbiamo di fronte una persona in tensione, agitata, preocccupata di ciò che potrebbe accadere, è importante rimandare calma, sicurezza, tranquillità, in maniera tale da smorzare i toni, contribuendo a ripristinare quella tranquillità e quell’intesa necessaria per far crescre il vostro bambino in un ambiente favorevole e fertile dal punto di vista emotivo, ma soprattutto facendo in modo di recuperare la vostra serenità come coppia. Ti abbraccio forte