Sono diventata mamma quando ho ritrovato il mio cuore, dopo aver abbandonato le insicurezze e i rancori di figlia e le influenze su di me dei miei genitori e suoceri, ma mi ci è voluta una depressione post parto di un anno per arrivarci. Ora non cerco più nonni a cui far fare a volte la mamma e il papà del mio bimbo (non riscivo a fare altrimenti, stavo troppo male), ora mi riesco a godere il mio cucciolo e mi sento mamma, imperfetta, ma mamma speciale!

ciao io ho sempre evitato i bimbi , solo il pensiero di vederli sporchi e doverli pulire mi faceva star male ( anche semplicemente soffiargli il naso la cosa mi faceva rabbrividire) …. è mi sono detta non sarò mai mamma . Poi un giorno tutto è cambiato . Ho pensato sono una mamma quando  verso quinto mese di gravidanza lo sentivo muoversi dentro di me, e ho pensato ne farò subito un altro , quando questo sarà in grado di camminare ( cosi dopo due anni ho fatto il secondo e i bimbi hanno 30 mesi di distanza)

Io credo che si diventi mamma quando nel cuore si affaccia la consapevolezza di avere un cucciolo che dipende esclusivamente da te in tutto, quando sei al lavoro e non fai altro che pensare a tui figlio, quando ti commuovi per ogni sua piccola conquista, quando diventa il tuo primo pensiero al risveglio ed è l’ultimo quando vai a dormire. Lui diventa tutta la tua vita e tutto il tuo mondo…

Io fino ha 30anni no sapevo cosa volesse dire essere mamma e non mi interessava poi è scoccata come una scintilla dentro il mio cuore e volevo assolutamente essere mamma ma il destino a voluto che solo dopo 3 anni la mia cucciola arrivasse. Ma solo quando è nata e l’ho presa in braccio mi sono detta “ora sono veramente mamma”.

io l’ho capito la prima volta che sono tornata a casa con le cose per lui e non per me. era solo 22 mm, ero uscita per far spese per me e invece…

Da piccola non giocavo mai con le bambole, preferivo stare all’aria aperta o giocare con le costruzioni, insomma non ho mai giocato a fare “la mammina”. Negli anni passati, quando non riuscivo ad avere figli e mi facevo 1000 paranoie, mi chiedevo se questo mio atteggiamento che avevo tenuto nell’infanzia, avesse a che fare con la mia infertilità, come se la natura mi “avesse avverito”. Quando poi finalemnte sono rimasta incinta e mi sono ricoverata la sera prima del cesareo, mi hanno fatto le analisi anastesiologiche e mi hanno chiesto: il papà o la mammma soffrono di diabete? Io gli ho risposto: no, i miei genitori non ce l’hanno. E il dottore sorridendo mi ha guardato e mi ha detto: da ora quando si parla di papà e mamma ci si riferisce a lei e a suo marito. Da lì credo di aver preso la piena consapevolezza. è un fatto minimo, ma credo che fin lì non avessi mai pensato realmente di diventare mamma. E il giorno dopo sono diventata la mamma del mio primogenito.