Si cresce….

Il mio primo, 5 anni appena compiuti, comincia a fare domande “pericolose”. Io non sono per niente preparata a rispondere. Mi spiego: ieri sera mi ha chiesto “mamma ma anche la nonna ha una mamma ed un papà?” ed io “sssssi…….ma…..sono in cielo”. “ah e come ci sono andati?” Non vi dico, panico! e poi “quando tornano?” e poi la più difficile di tutte: “ma quando io divento un papà, tu diventi una nonna? e poi vai in cielo?”…

Voi, per chi ci è già passata, come avete reagito a queste domande?

Mia mamma mi racconta che io da bambina (dai 5/6 anni) ero spesso presa da questi pensieri: la vecchiaia, la morte… e non era raro vedermi piagnucolante perchè pensavo alla morte. Vorrei evitare, o perlomeno limitare, questi spiacevoli pensieri ai miei figli.

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Io credo che per i bambini il “pensiero” della morte sia molto più naturale e meno spiacevole di quanto pensiamo noi. è diverso se si trovano ad affrontare questa situazione.

I miei figli (4 e 6 anni) domande come quelle me le fanno di continuo e io cerco di rispondere nel modo più sereno possibile (soprattutto quando mi dicono che anche io andrò in cielo!!) proprio per non trasmettergli angoscia.

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Io vengo da un’esperienza strana, sicuramente mia nonna agì in perfetta buona fede ma io rimasi molto delusa quando scoprii che mio nonno era morto molto prima della mia nascita! Mi raccontava che lui mi portava a spasso nella carriola e io sono cresciuta con il ricordo di questo nonno, mai visto… In effetti, come dice Piperita, bisogna rispondere nel modo più naturale possibile, senza però dimenticare che, sì, i bambini sono ottimi incassatori ma non bisogna mai dar nulla per scontato. Hanno paura e il loro continuo domandare della morte esprime questa paura, paura di restare soli senza mamma e papà. La mia grande, bontà sua, l’altro giorno mi ha detto che se io e suo padre moriamo lei e la sorella andranno a stare con la nonna Franca (mamma del papà) e se muore la nonna Franca andranno dalla nonna Maria Rosa (mia madre)… ci son rimasta forse peggio per la scelta della nonna che per la soluzione trovata così in fretta! Parlare dei morti come fossero ancora tra noi non è una scelta che condivido, sebbene creda anch’io ma non in un’altra vita su questa terra! I morti sono morti, possono aiutarci (per chi ci crede) ma vanno trattati come, io credo, si deve: persone che non ci sono più. I bambini faticano ad accettare questa dimensione dello scomparire, vanno aiutati a non averne paura e a capire…

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io sono molto credente e la metto sul mio credere nell’aldilà. Che sia Dio Allah o Buddah poco importa! Il mio bambino parla del nonno materno come se fosse ancora vivo nonostante non lo abbia nemmeno conosciuto. Gli ho detto che è andato in cielo con gli angioletti e che ci cura semrpe. Che ha una nuvola tutta sua…cose così. Io ci credo.

 

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Anch’io credo nella sincerità delle risposte, concordo con quello che ha scritto poco tempo fa la dott.ssa Ciapetti nel suo post ‘muore qualcuno, come dirlo ai bambini?’. Se nn l’hai già letto ti invito a farlo, un approccio basato sulla verità e sulla semplicità delle risposte èil modo migliore per spiegare qualsiasi cosa ai bambini! Come dice Piperita i bimbi ‘incassanò meglio di quello che pensiamo…

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Anche mia figlia di 4 anni mi fà sempre queste domande!! Mi dice: “la nonna è vecchia e tra e poco morirà??? E tu quando diventerai vecchia morirai?? Ed io e mia sorella con chi rimarremo???”…E poi ogni tanto mi dice: “ma il nonno è in cielo con angioletti?”…Io le dico che la nonna è ancora giovane ed io più giovane della nonna indi di stare tranquilla che vivremo ancora per un bel po’ di tempo …e che il nonno è in cielo con tutti gli angioletti!!! Comunque sò che è una “fissazione” dell’età…anche mio nipote non tanto tempo fà era agitatissimo per la nave che era affondata con tutti i morti (che avevano fatto vedere più volte in tv) e mia sorella l’aveva più volte rassicurato!!!