Tagesmutter

care mamme, ho vvisto che nel post “mamma a tempo pieno?” si parlava di tagesmutter. propio pggi ho avuto un colloquio con la vicepresidente di un’associazione di tm che opera qui a bologna, ma mi sono rimaste diverse perplessità. Visto che saille sta facendo il corso forse mi può aiutare a capire. prima perplessità: la tages che opera nel mio quartiere ha un figlio già grande (sui 20 anni se non ricordo male)… non dovrebbero essere mamme di bimbi piccoli? seconda perplessità: prendono al massimo 5 bimbi di età variabile dai 3m ai 14 anni e cercano di creare grurppi di età diverse perchè “i più grandi badano ai più piccoli e i più picoli imparano dai più grandi”… personalmente non vorrei che mio figlio di 10m si trovasse in casa con un 14ennne che ha bisogno di una tages. poi: non si può conoscere la tages prima nè visitare la casa, garantiscono quelli dell’associazione per noi (della serie: o vi fidate o vi attaccate)… io però vorrei vedere e conoscere chi si occuperà di mio figlio per così tante ore. loro mi hanno detto che in ogno caso si stipula il contratto e che se eventualmente la tata non dovesse andarmi bene, si rescinde il contratto. questione pasti: ci hanno consigliato di lasciarlo a pranzo là per il semplice motivo che la preparazione del cibo diventa un momento di gioco per il bambino, mi è stato precisato che proprio per questo motivo i pasti non potranno essere “chissà che pasti” (testuali parole). ho chiesto se c’è un nutrizionista che affianca l’associazione ma non c’è. mi è stato spiegato che comunque le tages durante il corso hanno appreso tutte le nozioni necessarie a crerare un menù bilanciato. mi chiedo: ma chi vigila sulle tages? chi controlla che la casa sia (e soprattutto rimanga) a misura di bambimo? e chi controlla l’igiene della casa, dei cibi e delle tages? le maestre d’asilo so che sono controllate dalla medicina del lavoro, ma le tages? in teoria è un servizio bellissimo soprattutto in una città con una forte carenza di nidi come bologna, in pratica mi lascia parecchie perplessità

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dunque… vediamo se riesco a risponderti… tiani c0onto che da quello che ho capito ci sono diverse “parrocchie” nel senso che ci sono diverse associazioni che fanno riferimento a metodi educativi diversi quindi quello che ti dico vale par la cooperativa cui faccio riferimento io… e ci sono diverse cose che da noi funzionano diversamente… allora la tages non deve per forza esseremamma di bimbi piccoli, ci sono ragazze che fanno il corso con me che hanno figli grandi , altre che non ne hanno proprio e sono single per intenderci… quanto ai gruppi di bambini per noi è la tages che decide sia l’orario di lavoro che la fascia di età con cui vuole lavorare il principio è che per dare un servizio diqualità è inutile imporre una fascia di età con cui magari nonsi sente a proprio agio nel lavorare…la questione dei più grandi che badano ai piccoli mi giunge onestamente nuova… poi.. da noi è la famiglia che sceglie la tages: ogni tages ha un libretto di presentazione creato da lei  alla famiglia nel colloqio con la cooperativa ne vengono sottoposti alcuni che si pensa siano più rispondenti alle loro esigenze e poi sono loro a decidere… poi c’è l’inserimento, si ha mi sembra un mese di tempo per decidere se la tages ti va bene oppure no… da noi tu vedi le foto della casa ma secondo me se si chiede di poter visitare la casa problemi non ne fanno,sono molto disponibili in questo… da noi la presidente dell’associazione o comunque chi fa parte del gestionale fa visite a sorpresa per verificare l’operato delle tages che comunque devono documentare e rendicontare quanto viene svolto con i bambini, per esempio quando mia figlia ha fatto l’inserimento dalla tages la responsabile è passata tutti i giorni per verificare che le cose andssero bene e per me è stato importante che lei ci fosse e anche per la mia piccola perchè avendo frequentato il suo nido per me era sinonimo di garanzia di sicurezza e per lei era una figura familiare. I pasti: ovviamente essendo un ambiente domestico e non un asilo non ci sono tutti i controlli di asl e compagnia bella, ti viene insegnato a preparare un menu bilanciato e le norme igeniche per la correttapreparazione e conservazione dei cibi, non è ovviamente come un asilo però per conto mio quello che faccioper mia figlia lofarò per gli altri e non farei mai niente che potesse fare male alla mia piccola… oltretutto avere dei bambini che stanno male per intossicazione alimentre o scarsa igiene della casa significa non lavoare più… non conviene a nessuno…sta al buon senso della tages… da noi però se si preferisce la mamma può portare il cibo da casa che deve però essere cotto e solo da scaldare  nel microonde che mi sembra un buon compromesso…. spero di esserti stata di aiuto…