Usufrutto?

io e mio marito stiamo acquistando un terreno e, siccome fino ad ora abbiamo intestato tutto a lui (lavoriamo entrambi e siamo in separazione dei beni, ma i guadagni sono messi insieme, nessuno trattiene nulla esclusivamente per sè) lui aveva promesso che il terreno sarebbe stato intestato a me. adesso invece mi ha chiesto di dare a lui l’usufrutto oppure fargli un contratto di affitto per 30 anni (a cifra simbolica immagino!). mi chiedo, se ci dovessimo separare (mai dire mai!!) io resterei con un pugno di mosche in mano in entrambi i casi… non sarebbe meglio (per me!) “offrirgli” una quota della proprietà del terreno? il 20% magari…

grazie mille per la risposta!

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io sinceramente  non so perchè lui abbia cambiato idea ma ti consigliereri, di parlare con un avvocato e sistemare il resto …….ti sei chiesta se il matrimonio finisce lui ha gia tutto ………………….e di sistemare in parti uguali il resto

lisa
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ciao Pallina, allora innanzitutto: l’usufrutto è il diritto di godere del bene, con anche gli oneri connessi (imposte, ecc.), e si estingue con la morte del titolare, la nuda proprietà (che in questo caso avresti tu) invece si trasforma in piena proprietà quando cessa l’usufrutto.Non mi è chiara la ragione di tale ripartizione. Anche l’affitto sarebbe comunque a  favore di tuo marito, in quanto il canone sarebbe solo simbolico, e tu ci pagheresti le imposte. Se poi tuo marito è intestatario già di tutti i beni di famiglia, voi coniugi non siete attualmente in una posizione paritetica sotto il profilo patrimoniale. Quindi, capisco la preoccupazione. A mio parere anche in costanza di un matrimonio felice bisogna sempre pensare di fare le cose equilibrate e “giuste”. Se contribuite entrambi alla famiglia e agli acquisti relativi dovete darne conto. Caso mai (mai dire mai, come dici tu!) vi doveste separare lui si troverebbe con tutto intestato anche a fronte di sforzi comuni.A mio parere, la cointestazione in proprietà è una strada percorribile. Bisogna valutare in che percentuali però.. Non credo infatti che una valutazione dei beni immobili sia cosa facile tra coniugi. Temo potrebbe creare qualche malcomprensione. La scelta migliore certamente è quella di andare dal notaio di fiducia, perché si decida insieme come rendere paritari gli assetti patrimoniali. Le scritture private tipo “riconoscimento di debito”, ecc.,  lasciano sempre il tempo che trovano, perché la loro attuazione richiede sempre l’intervento del giudice. Parlane con tuo marito prima che ciò diventi rancore o perdita di fiducia nell’altro..