1 anno di baby luca

Baby Luca è entrato nel mondo senza fatica. Girandosi un pò, qua e là nella pancia, e‘ riuscito ad evitare il percorso più difficile (per lui) passando dal caldo liquido amniotico alla fredda aria di una sala operatoria americana. Potevo solo accarezzargli la fronte appena dopo la sua nascita, toccare la sua pelle morbida e liscia mentre era nelle braccia del suo papà con sulla testa un cappellino a righe rosa e azzurre e un bel cerottino in evidenza (taglio cesareo alle volte vuol dire anche taglio in testa per il bambino). Sono ricordi già sfumati, seppur recenti.

Baby Luca ha trascorso due giorni attaccato al mio seno ricordandomi la foga dei suoi fratelli. Le sue gite alla nursery room non duravano mai più di mezz’ora e così anche il mio riposo. Con la sua stazza e forza sorprendenti a cinque mesi stava seduto, a sei gattonava, a nemmeno 11 mesi faceva le sue prime camminate. Le sue passioni attuali: giocare a calcio, pulire con l’aspirapolvere, salire dallo scivolo al contrario e cavalcare il suo fratello di mezzo.

Baby Luca regala sorrisi al mondo e illumina le giornate di chi gli sta vicino. Quando era nella pancia me lo immaginavo con il nome Luna, i capelli lunghi un po’ ricci e gli occhi blu. Ma anche questa volta niente gonnelline o mollette, solo la meravigliosa irruenza di un curioso maschietto che vive in un perpetuo movimento e riempie le nostre giornate.

Baby Luca si svegliava spesso, la notte era troppo noiosa per lui. Ci voleva una Mary Poppins argentina ad aiutarci a regolare le sue giornate e a insegnargli a dormire. E noi genitori quarantenni siamo rimasti a bocca aperta e abbiamo visto di nuovo la luce (se l’avessimo solo intravista ben 9 anni fa!).

Baby Luca è il nostro piccolo americano, il mondo è già più vasto in partenza per lui. Il suo primo viaggio intercontinentale a 7 mesi l’ha portato a conoscere i nonni e gli zii, per il resto quei visi conosciuti e affezionati appaiono sempre in uno schermo.

Baby Luca oggi compie un anno. Per la terza volta e ultima (!) vivo l’emozione di questo traguardo. Già mi sembra un piccolo ometto che comunica i suoi desideri e le sue esigenze, che ha la fortuna di essere il piccolo di casa, con due fratelli decisamente più grandi e dei genitori più consapevoli seppur più stanchi. Un bebè a quarantanni è come un uragano che scompiglia la quiete ritrovata, l’equilibrio della mezza età. Ma ti senti fortunata per quel tornado che in fondo ti ha fatto di nuovo un po’ fermare. Osservare un bambino che cresce è una meravigliosa esperienza e lo è da mamma, zia, insegnante o nonna. Tanti auguri al piccolino di casa, che sarà sempre il nostro “Baby Luca”!.