Assaggiare nuovi cibi, spesso un’impresa per nostro figlio

Spesso è difficile entrare nella testa di un bambino. Certi rifiuti risultano inspiegabili a noi adulti e ci innervosiscono. Ma la parola d’ordine con i piccoli è la pazienza. Soprattutto nell’alimentazione, uno degli ambiti più delicati, bisogna mostrarsi sereni e fiduciosi, mai impazienti o delusi. Ci sono bambini che vivono molto bene i cambiamenti e le novità, altri che vedono con diffidenza ogni strada nuova da percorrere. Per questi ultimi, quindi, anche l’introduzione di cibi nuovi diventa molto problematica. Il bambino poco adattabile si chiude a riccio e ad ogni tentativo di nuovo assaggio afferma “non mi piace!”, prendendo una posizione a priori. Alle volte per il colore, alle volte per la consistenza, alle volte per l’odore, alle volte per il nome, perde l’occasione di scoprire cibi nuovi che considererebbe gustosi se solo avesse il coraggio di provarli. Si scatena il meccanismo della difesa. Ciò che è nuovo non è affidabile. E il genitore non deve prenderla sul personale, deve continuare a proporre senza forzare, per non instaurare una sfida controproducente. Può provare a stimolarlo soprattutto quando il bambino è più sereno, magari in vacanza o quando ci sono altri amichetti (senza però fare i soliti confronti che fanno solo danni), evitando periodi di malattie o di umore nero. Di punto in bianco ci stupirà dicendo che una nuova pietanza gli è piaciuta. Non cantiamo vittoria però, perchè può essere che una seconda volta non la mangi più o vada a periodi, ma diamogli la giusta gratificazione per la nuova conquista e continuiamo a provarci.

Inoltre, non usiamo l’alimentazione come terreno di castigo o di premio, e non diciamo “bravo” solo perchè il bambino ha finito tutto ciò che aveva nel piatto. Altrimenti capirà che dovrà sempre finire tutto anche quando non ha abbastanza fame. I bambini si regolano bene sulle quantità, e queste cambiano ogni giorno. L’importante è che apprezzino il cibo e l’atmosfera, in modo da considerare più importante la qualità della quantità Alle volte il bambino ha bisogno anche di 10 assaggi per capire se un nuovo sapore gli piace o meno.  L’importante è agire in modo da creare delle solide basi per un buon rapporto col cibo, così importante per la sua crescita.