Attesa…
Care mamme, scusatemi ma rischio di esplodere e ho proprio bisogno di raccontarmi… Ho letto con piacere il post di saille sulla sua gravidanza e intanto pensavo “Vorrei poterlo scrivere anche io!”. L’ho scritto un sacco di volte, vorrei il terzo, forse perchè mi manca ilmaschietto, forse perchè vengo da una famiglia numerosa… in ogni caso, a tempo debito, il terzo pargolo mi sarebbe piaciuto. Mio marito, un po’ per i soldi che non ci sono, un po’ perchè ha 11 anni più di me e l’età gli pesa, un po’ perchè vede che con le due cucciole rischio di perdere la lucidità, non vorrebbe… Poi, dopo aver aspettato perchè il mio ciclo è mostruosamente irregolare anche dopo due figlie, lunedì scorso ho fatto il test. Risultato? Positivo, anzi, positivi perchè ne ho fatti due… Mi è davvero caduto il mondo addosso e ho pianto pianto pianto. Ho chiamato la mamma, perchè avevo bisogno di mamma, e lei mi ha semplicemente detto “Era peggio se eri malata”. In effetti… ma non mi sentivo molto filosofa in quel momento. Cosa mi è venuto in mente? Lo stipendio, l’impossibilità di prendere una tata, la macchina piccola per tre seggiolini, la lontananza da suocera e mamma… Insomma, ho visto il nero, solo il nero della situazione. Poi, ho preso appuntamento dalla mia dottoressa e ho vissuto un po’ in una bolla fino alla mattina di giovedì. Mi alzo, vado in bagno e trovo le mutande insenguinate. Panico, anzi, terrore… e anche qui, penso al peggio… nel pomeriggio vado in ospedale dove mi fanno l’eco. La ginecologa mi dice che è piccolo, ma non essendoci dati precedenti non si può dire nulla. Ergo, il mio cucciolo appena scoperto potrebbe non esserci già più. Mio marito si è stupito del mio dolore, del fatto che mi fossi già abituata a questa new entry nella famiglia. E io? Aspetto, cerco di ascoltare il mio corpo e mi sento SORDA… cioè, finora non ho nausea, nessun fastidio per gli odori… non è facile pensare che il piccolo potrebbe essere lì, attaccato alla vita a dispetto di tutto quello che io avrei voluto… Chiedo scusa a chi ci è passato prima di me, se ho risvegliato in voi dolori addormentati vi chiedo di perdonarmi e accettare il mio pensiero per quello che è, uno sfogo… un’ammissione del mio senso di colpa, del mio sentirmi poco adeguata come mamma di due tesori…