Care maestre…

Care maestre,

è da poco iniziato un nuovo anno scolastico e non senza difficoltà. Vi scrivo perché riconosco l’importanza del vostro lavoro, ricco di stimoli ma anche di enormi responsabilità. Il termine “maestra” viene spiegato in un qualunque vocabolario come segue: “ Donna cui è affidata l’educazione dei fanciulli nella scuola elementare o nei giardini di infanzia, o che istruisce in una determinata arte o attività.” è vero, bisogna istruire i bambini, insegnar loro a leggere, scrivere e far di conto, trasmettergli informazioni utili per affrontare il loro futuro scolastico e fornirgli quei punti di riferimento essenziali per orientarsi nella vita. Ma credo che una maestra sappia fare anche molto altro. Accogliere, rispettare, comprendere, andare oltre il manifesto, lasciare che i bambini la seguano perchè la sentono vicina emotivamente, perché rappresenta una bussola indispensabile per orientarsi nella loro confusione, perché non possono fare a meno di volerle bene. Una maestra è consapevole dell’importanza di essere ascoltata ma  riconosce la difficoltà di conquistare quell’ascolto. I bambini seguono la coerenza, i toni pacati, la determinazione, l’esempio, l’incoraggiamento e la gratificazione. Una maestra è consapevole che per essere rispettata deve rispettare, per essere ascoltata deve ascoltare, per essere gratificata deve gratificare. Una maestra guarda negli occhi per arrivare al cuore, dialoga con i bambini scendendo al loro livello, si lascia abbracciare e abbraccia a sua volta, rassicura con una carezza ed è pronta a far notare l’errore con l’ausilio di un sorriso e la forza della pazienza. Una maestra è attenta ai dettagli, si relaziona con i più piccoli tenendo sempre presente la loro unicità, cercando in ogni modo di non ignorare la loro fame di sicurezza. Sono consapevole che il vostro è un mestiere complicato,  spesso criticato e a volte si paga il prezzo della sconfitta e della demoralizzazione, ma credo anche che nel vostro animo abiti l’amore per i bambini, gli stessi in grado di ricompensare con la loro autenticità ogni vostro piccolo grande sforzo. Sono certa che tutto questo voi lo sapevate già, ho voluto semplicemente sottolinearlo affinchè venga riconosciuta ancor di più l’importanza del  vostro lavoro.

Dr.ssa Marcella Ciapetti, Pedagogista clinica