Coltivare i ricordi
Vanno tenuti stretti i ricordiche si costruiscono da bambini.
Non importa se luminosi o bui,sono un rifugio in cui nascondersi,prendersi una pausa dal tempo.
Io la ricordo bene quella casache ci ospitava d’estate e a Natale,ci sembrava così grande!
Ricordole scale fredde su cui scivolavamo,la grande statua bianca di Torquato Toti che abbracciavamo,i pomeriggi trascorsi a dare i resti ai clienti(la farmacia del paese in una casa…..robe d’altri tempi),le gite a scoprire i girini nel vicino ruscello,il carattere ruvidamente toscano della nonna,che si addolciva quando distribuiva doni,le grandi ciambelle zuccherate a colazione,le esplorazioni nel giardino alla ricerca di pipistrelli,gli agguati del gatto della nonna,selvatico e indipendente anche lui,le chitarre che risuonavano la domenica nella chiesa in piazzacon la gente vestita a festa per l’occasione,i colori forti e brillanti delle colline toscane,la bellezza delle vicine città così ricche di arte e storia.Sono ricordi lontani, luoghi che non vedo da tanto,spazi, profumi e rumori che ora appartengono ad altri,ma che hanno unito tre generazioni.
Ai miei figli mancherà un pezzo della storia,quel “vecchio” passato che chiarisce il presente.
Narrerò loro storie di infanziaterrò vivi momenti lontaniche mi raccontano, che ci raccontano.
Li riporterò un giornosu quelle tracce,a passeggio per quei vicolia respirare storia e vita familiare.
Perchè alle volte ciò che rimane immobile sedimenta e fiorisce,costruisce profonde radici.
Quando le pareti sono mobili e sottilici si aggrappa al presente,che poi diventa un passato irrinunciabilesoprattutto per un piccolo uomoche ancora si sta definendo,e che come me sogna un postoin cui tornare sempre,che esiste da sempre,che sopravvive al tempoe che trasuda amore, attaccamento, continuità tra passato, presente e futuro.
E questo posto lo ricostruiremo insieme.