Corso di primo soccorso pediatrico

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Dato che sono incinta e ho due figli piccoli ho pensato di rifare il corso di Primo Soccorso Pediatrico. Mi interessava molto anche confrontarmi con l’approccio americano.

è stato davvero utile e con varie differenze rispetto a quello italiano.

Intanto, qui lo frequentano in coppia ed erano quasi tutti in attesa (ciò vuol dire che qui lo considerano importante e lo fanno prima della nascita del bambino); ogni coppia poi aveva a disposizione i due manichini (infante e bambino) su cui sperimentare la tecnica di CPR (Cardio-Pulmonary-Resuscitation). Costo del corso basso: 75$ in due (so che in Italia li organizza la Croce Rossa anche gratis).

Qui suggeriscono di rifare il corso ogni anno anche perchè è molto facile dimenticarsi quello che si è imparato (il che è anche positivo perchè vuol dire che non lo si è dovuto mettere in pratica). Ogni 5 anni poi le tecniche di CPR si affinano e cambiano. Io, per esempio, il primo corso l’avevo fatto diversi anni fa e ho già notato grosse differenze.

Scrivere un post su un corso del genere è difficile, vi assicuro che bisogna seguirlo di persona per capire bene cosa fare e come fare. Per cui darò solo degli spunti su quello che ho imparato, ma il mio consiglio è comunque di frequentarne uno dal vivo. Anche se poi ci sentiamo sempre insicuri e inadeguati non essendo dei professionisti, nel momento del bisogno avere delle conoscenze di base può servire davvero tanto a salvare la vita di un bambino (proprio recentemente qui in America una donna ha salvato il suo nipotino in crisi respiratoria praticandogli la tecnica di CPR).

La tecnica cambia a seconda che si parli di INFANTE (fino a un anno) e BAMBINO (dall’anno in poi). Le regole di base su come agire sono però le stesse.

Primissime cose da fare:

– individuare l’età del bambino (più’ o meno)

– Il bambino sembra incosciente: provare a svegliarlo chiamandolo forte o dandogli qualche pacca sulla spalla se bambino, sui piedini se infante; chiedere aiuto dicendo di chiamare l’ambulanza; vedere se respira osservando il torace per 10 secondi; se non risponde e non respira, iniziare il CPR (se da soli in casa iniziare prima il CPR per 5 cicli e poi chiamare l’ambulanza)

– se la vittima è cosciente ma sta soffocando per esempio per un corpo estraneo, iniziare le manovre anti-soffocamento; smetterle appena respira e farlo comunque vedere da un dottore; se invece non serve e diventa incosciente iniziare il CPR finchè non respira di nuovo o arriva l’ambulanza

– appena arriva l’ambulanza interrompere il CPR e affidarsi agli operatori.

– se stanchi si può alternare il CPR con un partner una volta finito un ciclo

– se con il CPR il bambino inizia a respirare bene ma è ancora incosciente, se non è ferito chiamare l’ambulanza e tenerlo su un fianco per evitare lingua di traverso o vomito, se ferito chiamare l’ambulanza ma non muoverlo, rivolgere la testa verso l’alto per tenere libere le vie respiratorie.

– Di fronte a un “soffocamento non grave”, tipo se è andato un boccone di traverso ma il bambino respira ancora bene e non è blu, lasciarlo prima tossire da solo per cercare di risolvere il problema. Segni di soffocamento grave sono invece: non respira, non fa rumori, diventa blu. In questo caso fare le manovre anti-soffocamento.

Cos’è il CPR

– Sono cicli di 30 compressioni del torace più 2 respirazioni bocca a bocca. Il ritmo delle compressioni è simile a quello della canzone “Stayin’ alive”.

– Per l’INFANTE: si usano due dita (o un dito pollice) al centro del torace appena sotto la linea dei capezzoli. Si deve comprimere di circa 3,8 cm. Per la respirazione mettere prima la testa in posizione neutrale e con la bocca coprire insieme bocca e naso dell’infante. Se la respirazione è efficace si vede il torace che si alza. Se non si riesce a farla bene dopo due tentativi continuare comunque con le compressioni del torace e finire il ciclo.

– Per il BAMBINO: si usa la base della mano nel centro del torace. Si deve comprimere di circa 5 cm. Per la respirazione mettere prima la testa rivolta verso il cielo e poi immettere aria solo nella bocca del bambino per due volte tenendo il naso tappato con due dita.

Manovre anti soffocamento

– per l’INFANTE cosciente ma in fase di soffocamento: tenere il piccolo per il mento e appoggiarlo a pancia in giù su una gamba inclinato verso il terreno di circa 40 gradi e dare 5 colpi con la base della mano in mezzo alle scapole. Se non funziona subito girarlo a pancia in su e fare 5 compressioni del torace con due dita, ripetere il ciclo finchè il corpo estraneo non esce.

– Per il BAMBINO cosciente: effettuare la manovra di Heimlich (abbracciandolo da dietro spingere verso l’alto la parte alta dell’addome con decisione (difficile da spiegare a parole ma ci sono diversi video in giro su youtube, come questo).

– di nuovo se la vittima diventa incosciente passare al CPR anche se c’è un corpo estraneo nelle vie respiratorie.

Altri suggerimenti che hanno dato è di aiutare quando si può ma senza mettere a rischio la propria vita.