Dal medico in America

A grande richiesta (scherzo, è solo venuto fuori l’argomento in un commento ad un altro post) volevo raccontarvi l’esperienza dal medico qui negli Stati Uniti. Ne avranno parlato milioni di italiani ma volevo dare anche il mio punto di vista il più possibile senza giudicare (su alcune cose è inevitabile farlo) ma evidenziando le differenze.

Come sapete vivo qui ormai da 5 anni, ancora pochi per conoscere bene un paese o per sentirsi a casa, però una delle prime cose per cui di solito ti senti straniero o comunque continui a confrontarti con il tuo paese di origine, oltre al cibo, è il sistema sanitario.

In America il sistema sanitario non è pubblico (o meglio c’è una parte pubblica per persone davvero indigenti) ma è basato su assicurazione. Prima di Obama se non lavoravi in un’azienda facevi fatica ad ottenere un’assicurazione con condizioni decenti, con l’Obama Care invece chiunque può, anzi deve assicurarsi e le assicurazioni sono tenute a prenderti senza guardare troppo la storia pregressa o il fatto che non appartieni a una corporation. Questo è quello che Trump vuole cambiare, speriamo non ci riesca. Quello che si nota è che anche con le assicurazioni dell’Obama Care tipo quella che abbiamo noi il premio mensile aumenta sensibilmente di anno in anno e le condizioni peggiorano di conseguenza. Capire quello che ti paga o non ti paga l’assicurazione è piuttosto complicato. Ci si perde in mille regole e condizioni e alla fine non si capisce nulla. Ci sono le assicurazioni PPO che ti permettono di andare anche dai medici fuori dalla rete (quella con cui l’assicurazione ha accordi) e quelle invece con le quali sei obbligato ad andare solo all’interno del network (Kaiser per esempio ha addirittura i suoi ospedali e si deve fare tutto lì). Noi abbiamo avuto sempre PPO. Poi si hanno sempre un numero di visite coperte quasi completamente ma molto spesso c’è un copay da pagare ogni volta piccolo o grande a seconda del tuo piano. Ovviamente se l’assicurazione è offerta dall’azienda di solito è più vantaggiosa e offre più visite e test coperti, ma comunque anche il dipendente deve sempre pagare una quota mensile.  Poi ci sono i “deductibles” per i quali c’è una quota da raggiungere per poi poter essere coperti del tutto. Qui ci finiscono di solito quelle famose visite fatte con medici non nella rete.

Di solito si sceglie un centro medico di riferimento dove scegliere il pediatra di base o il medico di famiglia, perchè poi comunque sarà lui a mandarti dagli specialisti o ad ordinarti i test. Uno dei grossi centri qui è il Palo Alto Medical Foundation ma ce ne sono tanti altri. Quando hai bisogno di andare dal medico chiami il giorno stesso e se il tuo medico non è disponibile ti trovano appuntamento con uno qualsiasi del centro. Se tutti sono impegnati puoi comunque sempre andare all’urgent care, un pronto soccorso molto più conveniente dell’ER ma non aperto di notte.  All’urgent care spesso si può anche prendere un orario di appuntamento a breve in modo da non dover aspettare troppo lì (non come da noi dove aspetti anche 8 ore, anche se all’ER ho aspettato una volta con il bambino tipo due ore e ho speso alla fine 800$ nn coperti dall’assicurazione). Di solito la visita all’urgent care è coperta abbastanza bene e costa come una visita normale. Questo è un bel servizio, anche se ovviamente ogni tanto trovi dei medici non eccezionali, va un po’ a fortuna come ovunque, ma devo dire che mi sono sempre trovata piuttosto bene e ci sono andata tante volte dato che i miei figli si ammalano sempre il venerdi’ notte :).

Quando vai dal medico vieni prima accolto da un’infermiera che di solito misura la temperatura, la pressione e chiede le informazioni di base, tipo in quale farmacia spedire le ricette, quali allergie, etc. e il problema per cui sei dal dottore. Ecco, non spiegate troppo nel dettaglio perchè tanto alla nurse non interessa molto e dopo bisogna ripetere tutto al dottore. Il dottore fa la visita e poi l’infermiera torna a fare eventuali esami, vaccinazioni, etc. Il tutto di solito dura circa 15 minuti e la visita costa circa 300 dollari, ma si paga solo il copay. Spesso mi è capitato di chiedere di pagare out of pocket e c’è un bello sconto, perchè il medico prova a mandare la sua tariffa all’assicurazione e di solito la pompa tantissimo e poi l’assicurazione decide cosa dargli. Se il centro medico è grosso e potente ovviamente ha più facilità a farsi riconoscere le tariffe alte. È bello e comodo il fatto che sia tutto automatizzato, tutte le analisi visibili da tutti i medici, il centro prelievo nella porta accanto e aperto anche il sabato. Con i medici si può comunicare anche all’interno del portale del paziente e lì rispondono a domande, prescrivono esami quando non è necessaria la visita.

La nota dolente, secondo me, è che è un po’ difficile districarsi nel sistema quando c’è un sintomo poco chiaro perchè ognuno guarda il suo singolo pezzettino. Per esempio io ho avuto una specie di strappo muscolare addominale, acuto da urgent care e da lì è iniziata una trafila di due mesi per avere una diagnosi che è stata fatta per esclusione perchè di fatto l’ortopedico opera e basta e non si occupa di muscoli. Si deve andare dal fisioterapista che probabilmente è simile al nostro fisiatra. Inoltre per il terrore di essere denunciati di solito fanno analisi in più anche invasive per eliminare ogni sospetto e non prendersi responsabilità di una diagnosi senza test precisi. Sono contenta per carità di averli fatti ma il gastroenterologo, che ho scoperto essere un’infermiera specializzata e nemmeno un dottore, mi aveva a mala pena toccato la pancia e comunque voleva che facessi una TAC con ben 2 contrasti. Se penso che in Italia a mio papà hanno diagnosticato il parkinson a una visita per mia sorella. Non era nemmeno lui il paziente! E il neurologo gli ha comunque detto di farsi visitare in fretta che secondo lui c’era qualcosa che non andava.

Anche dal dentista per esempio, se si deve devitalizzare un dente si va da uno apposta, che una volta finita la devitalizzazione copre il buco con una pasta provvisoria e poi si deve tornare dal dentista normale per rifare la copertura definitiva. Cose strane per noi. Ho la sensazione che la specializzazione qui si davvero spinta e questo crea un po’ di stress al paziente che deve tenere un po’ le fila di tutto e diventare imprenditore della propria salute. Poi alle volte si trova un medico di famiglia particolarmente bravo ma sono così impegnati che non hanno tempo di seguire una persona con super attenzione. Insomma non è come da noi dove gli anziani vanno dal medico della mutua un giorno si e un giorno no, qui costerebbe un sacco! Da un lato i soldi limitano abusi del sistema sanitario, come per esempio l’affollamento dei pronto soccorsi in Italia dove la gente va per una semplice febbre solo per farsi le analisi in tempi più brevi, dall’altra parte secondo me porta la gente a curarsi di meno. Insomma dal medico si cerca di stare un po’ lontani qui. E se capita qualcosa di grave e sei in proprio le spese per curarsi sono impossibili e capita spesso che le famiglie si ritrovino a dover vendere la casa, chiedere finanziamenti ad amici o addirittura sui social.

Insomma il sistema sanitario italiano ha tantissimi problemi ma l’accesso alle cure davvero per tutti è un enorme valore e se magari normalmente si tende ad andare privatamente per accelerare i tempi di alcune analisi, sulle cose gravi i medici agiscono in fretta e a carico dello stato. Insomma una bella differenza. Basti pensare che un semplice parto qui costa sui 100 mila dollari (certo uno si organizza per avere l’assicurazione che li copre), il servizio è eccellente e sembra di essere in albergo ma la sostanza? per esempio a me non hanno fatto nemmeno un’ecografia alla 40esima settimana e per questo sono finita in cesareo di urgenza.

È un po’ come al ristorante, l’americano giudica l’efficienza del servizio noi la bontà della pizza 🙂

Come al solito si è più critici quando si guarda il paese che ci ospita, ma questo non toglie tutte le cose belle che ci sono qui e anche tutti quegli aspetti della cultura americana che invece adoro. E secondo me se solo loro conoscessero un sistema sanitario pubblico non ne sarebbero così spaventati e lo adotterebbero subito.