Dalla silicon valley: evoluzioni

Scorre veloce la vita qui e alle volte sembra perfino un po’ irreale. Chi non si abitua subito al cielo blu intenso, al sole sempre splendente, al caldo ventilato.
E poi leggi sui giornali di stati devastati da tornado, uragani e altro. Siamo sopra una bomba ad orologeria ma il tempo è a dir poco perfetto. 
E il sole è un toccasana per tutto, ti spinge a stare sempre all’aria aperta, dona energia, appetito e voglia di fare milioni di cose.

Sono passati 8 mesi e ciuffetto bianco ha incrementato il suo vocabolario di qualche parola e piccola frase rigorosamente in inglese e Apo ormai parla come un americano. 
Ed è anche diventato il mio incubo, sempre a correggermi la pronuncia e a intimarmi di andare subito a fare un corso di inglese altrimenti non mi capiscono. Il solito precisino.
Per ora sorvolo sul fatto che sta iniziando a fare strafalcioni pazzeschi nella sua lingua e sono felice della sua evoluzione in inglese perchè questo gli permette finalmente di fare amicizia. Un bel gruppetto di bambini di varie nazionalità ed età iniziano a frequentarsi assiduamente. Il bello della scuola montessoriana, dove bimbi di 6 e 8 anni sono compagni di classe e possono diventare compagni di gioco. 
Iniziano anche i primi addii, sabato parte J. un bellissimo bambino sud-africano con gli occhi neri intensissimi e la carnagione scura, modi gentili e sorriso accogliente e timido. Una vera perdita per la classe. Ma qui è così, la gente arriva e va, bisogna abituarsi. 
Ricordo ancora quando il secondo giorno di scuola mi avevano strappato Apo dalle braccia da tanto era disperato di entrare e la mamma svedese di un suo compagno mi aveva rassicurato a lungo raccontandomi la sua esperienza: un angelo biondo pronto a soccorermi e a tirarmi su di morale. Ora Apo mi dice sempre che non vuole perdere nemmeno un giorno di scuola.

E domani partirà per la sua gita in campeggio, armato di borsone più grande di lui, materassino e sacco a pelo. Andrà a Big Basin, una splendida foresta di sequoie in cui assaporerà la bellezza della natura, le cene cucinate sul fuoco, la vita in tenda, gli incontri con i “raccoon” (orsetti lavatori) che tanto lo spaventano. 
Le maestre dicono che li ritroveremo un po’ più grandi. Sono solo due giorni ma sono esperienze che fanno crescere. 
Io però gli ho detto che lo aspetto per tenerlo abbracciato a me un giorno intero, sono sempre in fondo una mamma italiana, no?
E lui dopo aver accettato si è però raccomandato più volte che dicessi al suo fratellino ciuffetto biondo che starà via 2 notti intere e che non si deve preoccupare perchè tornerà presto.