Diario di bordo: piccola donna.

Lunedì, 20 settembre 2010. Ore 22.40

Mamma! Mammaaaaa!” Urla Alice, 3 anni, dal letto nuovo di pacca, Ikea allungabile, “quasi” da grande.

“Alice?!” Dico io dalla stanza accanto, appena imbustata, con libro in mano e lucina accesa “Ma cosa fai ancora sveglia? Non stavi dormendo??”

Mamma, ti devo dire una cosa..” 

“Cosa??”

Che non riesco a dormire…

“Alice, è tardissimo, mettiti giù e dormi. Se non riesci stai lì tranquilla e chiudi gli occhi, vedrai che ti addormenti.”

…click…

“Alice, cos’è questa luce? Hai acceso la luce???”

Sì, mamma.

Mi alzo e vedo che Alice ha acceso la luce vicino al letto e sta seduta con un mio libro in mano, che avevo dimenticato sul suo comodino.

“Ma Alice, cosa fai?”

Leggo in silenzio, come i grandi

“Ah…”  tentenno un istante. “Alice ti ho detto che è tardi.”

Sì mamma, ma ti ho detto io che non riesco a dormire, poi quando mi si chiudono gli occhi dormo. Spengo la luce e dormo. Come voi.” 

“Ah… Sì… Va bene..” ci penso quattro secondi “Vuoi un tuo libro?”

No quelli li ho già letti tutti, sono vecchi.

Che dire, che aggiungere, che ribattere..

“Buonanotte, tesoro..”

Buonanotte a te, ti voglio bene

Resto un po’ perplessa, anzi parecchio. Dopo qualche minuto sento “click” e la luce in corridoio scompare. Mi alzo di nuovo e butto il naso nella cameretta. Alice è riversa sul cuscino col sedere un po’ in su, libro ancora in mano, che dorme. Tre anni. 

Torno nel mio letto, leggo, dopo 7 pagine mi si chiudono gli occhi. Spengo la luce. Ma non riesco a dormire. Con occhio pallato penso a quand’era piccola, che se non dormiva mi voleva lì vicina che le leggessi una storia, che voleva sempre la stessa, che le spegnevo la luce quando vedevo che era crollata. Sì pensavo a tutto ciò che accadeva… ieri! 

Buonanotte piccola donna. Ah, anch’io ti voglio bene.