Diario di bordo: quasi primavera.

Alice Blu è una bambina alta un metro meno un tappo, capelli riccioli chiari, sempre spettinati, bocca a cuore e nasino un po’ all’insù. Venerdì Alice è partita con il suo papà e sono andati al mareeee. Il mare per lei è un incantesimo, che la avvolge e dentro ci vede tutto un mondo di cui non si annoia mai. Così i suoi riccioli acchiappano il vento, le orecchie piccole e tonde catturano il rumore delle onde e le mani accarezzano i sassolini della spiaggia: “Facciamo le montagnette?”

Io sono restata in città, giornate strane in cui le nuvole, il sole caldo e la pioggia si sono alternati per questi due giorni.  Così era il mio umore. Anzi il mio pessimo umore. Io, che in questa testa spettinata come quella di mia figlia, ci stipo troppi pensieri.

Poi Alice Blu e il suo papà la domenica sera tornano a casa. Con il mare negli occhi. Un sorriso gigante. Il loro e il mio. La buriana è passata, fuori c’è un bellissimo tramonto. Domani ci sarà il sole e saremo finalmente a Marzo.

L’inverno si trasforma sempre in primavera (Daishonin RSDN, 1, 477)