Diario di bordo: sull’amicizia….

Se una donna ha un’amica si sente meno sola. Se poi è mamma il bisogno di averla è ancora più forte. Basta uno sguardo e ti senti capita, ma non invasa. Condividi con lei un ascolto attivo, partecipato e profondo. Scoppi in un sorriso per i suoi gesti buffi, ti senti serena e a tuo agio…. A CASA. Ricevi un aiuto quando non hai il coraggio di chiederlo, e la tua sensibilità viene protetta e non derisa. Ma di fronte ad errori evidenti vieni riportata alla realtà. All’inizio è come un innamoramento, nasce quella sintonia, quell’empatia che non ti porta dubbi. Scaturisce la voglia di conoscersi e di frequentarsi. Per alcune il tempo non è importante. Nuove amicizie uguale a vecchie amicizie. Altre, invece, carburano lente, si sentono più protette da un abbraccio che profuma di passato. Perdersi nei ricordi condivisi è così dolce! E la sensazione degli anni trascorsi insieme è lì sottesa, non ha bisogno di parole. “Ti capisco perchè so chi sei”, “Conosco quello che hai passato”, “Ti voglio bene senza riserve”, non sono frasi pronunciate ma messaggi non verbali che affollano lo spazio di un incontro. L’inizio delle mie amicizie è passato sempre attraverso una risata. Di indole impulsiva ho imparato a contenere le aspettative, tanti affetti sono sfumati così velocemente come sono nati. Il tempo ha un senso per me, è come un mattone che tiene salda la casa di fronte alle intemperie. Ma non mi trattengo. Il nuovo è freschezza, scoperta, sorpresa. Diciamo che sono diffidente ma col cuore aperto. Adoro incontrare, donare e conoscere. Sono tante le persone che rendono bello il mondo e vale sempre la pena di accoglierle. Ma poi, quando ho voglia di casa, so dove andare e quali nomi cercare.