Consigli x bimbo di 6 anni: sono davvero preoccupata!
Ho 2 bambini una bimba di 18 mesi e un maschietto di 6 anni. Ovviamente frequenta la prima elementare e trovo che abbia molte difficoltà: a copiare dalla lavagna, hanno fatto 2 dettati (ha scritto solo una parola) più un terzo per lo screening e anche quello è andato male.Fa fatica ad usare forchetta e coltello, chiudere la cerniera del giubbotto, scende le scale a zig zag, i suoi movimenti sono lenti e non armoniosi, il disegno ed il lessico sono molto poveri. Da quando è iniziata la scuola fa capricci per mangiare, per dormire (prima andava a dormire da solo, adesso devo andare con lui raccontare una storia leggere un libro cantare una canzone fino allo sfinimento xchè “a suo dire” fa brutti sogni altrimenti), a volte capita anche che faccia la pipì a letto dopo 4-5 mesi che non capitava più. Dice che lui non riuscirà mai a leggere. Inoltre è molto immaturo rispetto ai suoi coetanei e a volte si comporta in modo davvero infantile, so che è un bambino però penso che lo faccia apposta per attirare l’attenzione su di se (ha una sorellina di 18 mesi, anche questo influisce)La sua autostima (che eravamo riusciti a migliorare) è calata nuovamente. Se deve leggere dice che tanto non ne sarà mai capace. Inoltre è anche molto scoordinato, a volte cade nn nel senso che inciampa ma anche da seduto sulla sedia finisce che rozzola per terra. Se gli faccio fare un dettato a casa ci riesce anche se non in modo veloce. .Temo che soffra di un qualche disturbo di apprendimento (dislessia, etc…) e mentre aspetto la diagnosi di npi e psicologa ( che se tutto va bene dvrei avere nel giro di qualche settimana in quanto stiamo per terminare i test con la psicologa) non so come aiutarlo a casa. Quello che mi è venuto in mente di fare è cercare di fargli fare un po’ di dettato (tipo lista della spesa, o cose così a livello di gioco)e poi gli ho creato delle tessere con le sillabe e una volta al giorno glie le faccio leggere e a volte (quando non è troppo stanco) proviamo a creare delle parole. Mi scuso se mi sono dilungata troppo e spero che possiate darmi qualche dritta su come aiutarlo.
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dalle tue parole ho apprezzato tantissimo il tuo atteggiamento. Penso che sarà molto utile al tuo bambino a superare questo periodo di difficoltà. Ti parlo da mamma e non da esperta. Ti sei mossa in fretta e quindi hai già trovato delle persone che lo possono aiutare. E questo è ottimo, alle volte si chiude gli occhi di fronte a certe difficoltà perchè non le si vuole vedere. Mio nipote, aveva fatto già logopedia all’asilo su consiglio delle maestre, ma comunque il primo anno di scuola si è ritrovato in seria difficoltà. Anche perchè le sue maestre, dovendosi tirare avanti la classe e soprattuto i più bravi, di certo non avevano la possibilità di dedicarsi troppo a lui…a detta loro…per cui lo trattavano con severità e durezza. Risultato: la sua autostima si abbassava, fare i compiti era un incubo, con urla etc. Io lo vedevo che lui ci provava, ma vedendo che non riusciva tanto bene si arrabbiava tantissimo. Alla fine ha fatto anche lui i test e forse c’è una lieve dislessia, e comunque mia sorella gli ha cambiato scuola e ora è molto più felice. Le maestre lo hanno accolto bene e lo aiutano. Anche i risultati stanno migliorando. Con suo papà si scontra ancora molto, perchè lui non sopporta le sue sbadatezza e la sua mancanza di attenzione, ma il metodo peggiore è lo scontro. Il bambino si ritrae ancora di più e diventa sempre più aggressivo.
Invece stimolarlo e aiutarlo come fai tu, senza confronti, e magari partendo dalle cose più semplici che lui sa fare, credo sia l’atteggiamento migliore.
Se ti può consolare, anche mio figlio di 5 anni e mezzo ultimamente ha molte più paure, perfino di andare in bagno da solo a fare la pipì. E per mangiare cose nuove o per esempio il minestrone fa capricci assurdi. Per ogni cosa che non ottiene subito fa lagne….anche lui ha un fratellino di 17 mesi che richiede molta attenzione, penso che ora soffra un po’ di quella gelosia che non ha manifestato prima.
Se gli chiedo di togliersi la giacca si spazientisce subito perchè non riesce a tirare giù la cerniera…credo che questa difficoltà in questi gesti sia determinata anche dal “non interesse”, dalla voglia di fare altro.
Comunque anche io cerco di spronarlo a provarci. E quando ci riesce è felicissimo. Ogni tanto mi innervosisco di fronte ai suoi capricci ma bisogna trattenersi….per esempio non trova mai niente. Allora ogni tanto facciamo il gioco: “cerca quella cosa” 🙂
sono stata prolissa scusami 🙂
Mi sembra che mi stia parlando di mio figlio quando aveva sei anni, e non è che adesso che ne ha 8 sia troppo diverso! L’ho fatto controllare dalla psicologa (dove ancora è in cura) e dalla logopedista, risultato: tutto a posto, come dicevano le maestre, è che è solo tanto svogliato, infantile, giocherellone e cerca attenzione. Cmq io ti consiglio di farlo controllare, anche per la tua serenità, o se c’è qualcosa è bene che venga affrontato prima possibile. Ho visto che col mio funziona molto a incentivarlo positivamente, a dirgli che è bravo quando fa bene le cose e a non fargli pesare gli errori, ma anzi utilizzare le piccole sconfitte per migliorarsi e a vederle come un elemento di crescita. Lo aiuta tantissimo il lavoro manuale, il pongo, le costruzioni, il collage lo stimolano molto ed è sempre felice dei suoi risultati…almeno lì. Auguri e facci sapere.
Ciao, le tue parole mi hanno fatto molta tenerezza e ho sentito davvero la pena e la preoccupazione che provi per il tuo bimbo. Come ho già scritto in altri post, sono un’insegnante di scuola primaria e, benchè la mia esperienza sia limitata, ho a che fare con bambini cosiddetti DSA (cioè con disturbi specifici dell’apprendimento). Io la vivo, diciamo, dall’altra parte, ma vedo l’impegno che ci mettono i genitori dei miei alunni per aiutarli in ogni modo possibile. Non so se può aiutarti, o magari sono cose che tu sai già, ma fino al termine della seconda/inizi terza non ci può essere nessuna diagnosi di DSA perchè non tutti i bambini hanno gli stessi “tempi di maturazione” e si cerca in tutti i modi di rispettarli. Le prove per lo screening sono di solito due, una a novembre e una verso maggio. Se i bambini risultati sotto soglia, cioè a rischio dislessia, a novembre presentano difficoltà anche nella seconda prova, dovrebbero essere le insegnanti a consigliare alla famiglia una visita specialistica. Tu ti sei già mossa, quindi hai precorso i tempi, ma non vederla più nera di quel che può essere… Non è detto che tuo figlio abbia un qualsiasi disturbo dell’apprendimento. Il fattore gelosia può contare molto e anche il rendersi conto delle sue difficoltà può aver influito negativamente sulla sua autostima. Stagli vicino, sii paziente e rispetta, come già fai, i suoi tempi senza affaticarlo. Parlane con lui, chiedigli cosa gli fa paura… In bocca al lupo!
http://www.erickson.it/Pagine/dislessia-e-altri-DSA.aspx?gclid=CN7io8uZhK4CFYaGDgod-ToJ4w
è una casa editrice molto avanti, che da anni si occupa di bambini con disturbi specifici dell’apprendimento e non solo…
http://www.dislessia.org/forum
http://www.agiad.it/index.php?option=com_content&view=article&id=61&Itemid=75
e, ripeto, non è detto che sia per forza un bimbo DSA
Secondo me si potrebbe aiutarlo moltissimo con i Fiori di Bach, in particolare CHESTNUT BUD per le difficoltà di apprendimento, CLEMATIS per la concentrazione, poi direi HEATHER per voler accentrare l’attenzione su di sè, SCLERANTHUS per la mancanza di ccordinamento, CERATO per una maggiore fiducia nelel sue capacità, e anche HOLLY presupponendo qualche forma di gelosia verso la sorellina. Poi chiaramente occorrerebbe affinare la miscela sia in base alla risposta sia in base alle sue caratteristiche personali, però con i Fiori indicati si dovrebbero vedere miglioramenti importanti, in tempi anche brevi (sarebbe opportuno continuare per 2-3 mesi, 4 gocce sotto lingua 5-6 volte al giorno; un paio di volte la mattina prima di andare a scuola, poi prima di dormire, e altre due volte nel pomeriggio). Se davvero ha incubi aggiungerei anche ASPEN.
NB: la coppia CHESTNUT BUD – SCLERANTHUS è eccellente per migliorare la dislessia
Ciao cara, attendi con serenità l’esito della psicologa e della sua èquipe, ti dico che, per esperienza la diagnosi di una dislessia e di una disgrafia sono attendibili di solito tra la fine della seconda elementare e la terza elementare.L’autonomia non necessariamente è legata a questi disturbi anche se può influire, per esempio, sulla spazialità o sull’orientamento della persona.Cerca di sollecitare l’autonomia del tuo bimbo incoraggiandolo, senza mostrare preoccupazione poichè anche la tua ansia influisce sulla sua autostima.Quando riesce a portare a termine qualcosa, anche se con difficoltà, premialo magari incollando degli smile su un cartellone e quando lui raggiunge un traguardo prestabilito insieme premialo con una medaglia da campione costruita per lui su cartoncino o con un giochino anche da poco.Potrebbero essere utili dei corsi di psicomotricità che alcune palestre organizzano per bambini di quell’età circa.Mi permetto di darti questi consigli poichè insegno in una scuola elementare e negli anni arrivano bambini con specifiche difficoltà che nel tempo, come gli altri , trovano la loro strada.
Grazie tante, mi farebbe piacere avere qualche testo con cui poterlo aiutare. Io stavo pensando di procurarmi “il quadernino della lettura di Milly” magari tu già lo conosci. Quali altri testi mi puoi consigliare? Grazie infinite
Grazie mille, ti sarei davvero grata se potessi consigliarmi qualche libro che ci possa aiutare. Io stavo pensando di ordinare “il quadernino della lettura di Milly- stampato maiuscolo” a quanto pare è molto bello ed aiuta i babini ad avvicinarsi alla lettura in maniera davvero semplice. Ma se puoi consigliarmi qualcos’altro, ben venga. Ti sono davvero grata. Grazie infinite
BENE CONTINUA COSì LA SUA AUTOSTIMA è MOLTO IMPORTANTE IN BOCCA A LUPO E FAMMI SAPERE SE TI INTERESSA POTREI DARTI DEI TITOLI DI TESTI CHE POTREBBERO ESSERTI D’AIUTO PER AIUTARLO NELLA DIDATTICA.
Ciao scusa se non ti hi risposto subito ma non apro tutti i giorni il pc;comunque i quaderni di Milly sono molto utili, li uso anch’io, particolarmente in lingua italiana per gli schemi relativi all’ortografia,grammatica e morfologia, ma ci sono per tutte le discipline.Ti do anche questi titoli di testi molto validi editi dalla casa editrice Giunti:”Io scrivo” autori Re,Cazzaniga – Pedron – Cornoldi,”Il corsivo dalla A alla Z la pratica” autori Blason,Borean, Bravar, Zoia oppure “Risolvere problemi aritmetici”di Passolunghi,Bizzano, “Abilità visuospaziali”di Cornoldi,Giordano,Friso, Molin,Poli, Rigoni,Tressoldi.”Nuova guida alla comprensione” di Cornoldi e altri si articola in 4 volumi pensati per fasce d’età differenti(volume1:prove criteriali, volume 2 dai 6 agli 8 anni;volume 3 dagli 8 ai 12 anni e volume 4 dai 12 ai 15 anni.Ci sono materiali scolastici disponibili on-line ai seguenti indirizzi:www.giuntiscuola.it/gus;contributi psicologici e pedagogici www.aiditalia.org;www.airipa.it.Ci sono anche programmi specifici acquistabili come:”Memocalcolo”di Poli,Molin,Lucangeli,Cornoldi;
“Matematica e metacognizione” di Cornoldi,Caponi,Focchiatti,Lucangeli,Todeschini.Molto belli anche i testi Erickson “Bravi bambini” di Rosalba Corallo offre dei percorsi sulla convivenza civile, sulla relazionalità e sulla creatività,sull’autonomia.
Spero di esserti stata d’aiuto… il materiale, come vedi, è tanto;bisogna guardarlo con attenzione e organizzare per gradi ciò che interessa.In bocca a lupo, se hai bisogno ci sono.
“era meglio che non esistevo, sono una perdita di tempo” ??? Ma non ci sono vie legali per impedire a chi ha fatto sentire queste frasi ad un bambino di continuare a nuocere???
I bambini dsa non necessariamente hanno bisogno di avere un insegnante di sostegno.Io ho bambini dsa nella mia classe, abbiamo fatto il PDP(piano didattico personalizzato)in accordo con le famiglie però ogni caso è a sè e certamente le insegnanti del tuo bimbo sanno più di chi il tuo bimbo non lo conosce.Credo che innanzi tutto non devi sentirti disperata, stai tranquilla che non ne hai motivo tuo figlio è sicuramente un bambino intelligente… Einstein, per esempio, era un dsa e non è l’unica celebrità credimi… Anche se dovesse essere necessario un sostegno ricordati che l’insegnante di sostegno è una risorsa e che un dsa ha bisogno di strumenti alla stregua di chi, per esempio, non vede bene e ha bisogno degli occhiali.Fidati degli insegnanti di tuo figlio se finora non ti hanno dato motivi validi per non averne perchè loro dovrebbero cercare il bene di tuo figlio e lavorate tanto sulla sua autostima non è facile, ti capisco, ma cerca consigli adeguati per dare sicurezze a tuo figlio… vedrai che troverà presto la via giusta.
So bene che il sostegno può essere per lui un buon aiuto sepre che le ore di sodtegno coprano almeno un 50% delle ore scolastiche il che non è assicurato. Finora ho cercato di fidarmi delle maestre di mio figlio sebbene ci siano delle cose che mi abbiano dato fastidio come il fatto che se non gli sono d’accordo al sostegno loro lo fermano in prima no me l’hanno detto chiaramente però… insomma se lo fermiamo non risolviamo niente, a se gli danno il sostegno e inizia l’anno scolastico (il prossio) già col sostegno… io non sono contraria a priori al sostegno. Tutto ciò che può aiutarlo a me sta bene. Non sono una di quei genitori che si vergogna che tutti sappiano che mio figlio ha il sostegno. Perchè io so bene che io figlio è intelligente e degli altri ben poco m’importa. Quello che non vorrei è che mio figlio venga messo da parte dai compagni e dalle maestre stesse, perché avendo il sostegno loro non debbano occuparsene. Questo proprio no! Intanto vedo cosa mi diranno lunedì per la diagnosi e poi vedremo il da farsi in accordo con le maestre.
Ciao Dawn,
il tuo post mi ricorda la mia amica belga per la quale la scuola primaria delle due figlie è ogni giorno una lotta, soprattutto per la più piccola che ora ha 8 anni ed è in terza. Ricordo che gli insegnanti volevano farle rifare la prima ma il padre si è opposto. La bimba progredisce comunque ma con fatica e come tuo figlio è poco indipendente. La scuola sembra veramente un calvario per la bimba, la sorella un po’ meno e per la madre che le deve seguire.
Per farla breve però, mi chiedevo se avessi pensato a cambiarlo di scuola? E soprattutto se ci fosse una scuola Montessori (statale magari, così gratuita..) lì dove abiti? Perché in questi ultimi 3 anni, proprio per l’esperienza della mia amica e pensando al futuro di mia figlia (che ha 2,5 anni) mi sono informata sul sistema Montessori e sono andata a visitare una scuola statale qui a Roma e mi sembra un metodo veramente efficace e rispettoso del ritmo del bambino. Efficace comunque perché da vari studi effettuati sia in Italia che all’estero, i risultati (valutati tramite quegli esami obbligatori per tutti i bambini) sono paragonabili a quelli dei bambini che frequentano la scuola tradizionale, e rispettoso perché il metodo è basato molto sull’autoapprendimento (comunque se t’interessa su internet trovi molte informazioni in proposito).
Se invece non hai scuole nei dintorni oppure se il metodo non t’interessa, magari cambiando classe o scuola riesci a trovare un insegnante che riesca a dare fiducia a tuo figlio. La mia cuginetta di 11 anni che andava malissimo a scuola è cambiata totalmente quest’anno da quando la maestra è stata sostituita (per malattia credo). Con la nuova maestra pare che ha riacquistato un sacco di fiducia in se e va a scuola contenta. La madre mi ha detto che grazie a questo per loro (a madre e figlia) è cambiata la vita e che sperano che la maestra iniziale non torni a scuola..
Insomma mi sembra che debba essere terribile dover affrontare questi problemi a 6 anni; tu fai veramente bene a cercare di dare fiducia a tuo figlio e a sostenerlo al 100%. Ma forse non basta se a scuola non è incoraggiato dalla maestra. E mi chiedo se il fatto di fargli fare dei test per vedere se non ha un “disturbo” di apprendimento non sia controproduttivo in quanto lui si sente così diverso dagli altri e pensa che se non riesce a fare le stesse cose degli altri con la stessa rapidità sia proprio perché in lui “qualcosa non va”. Insomma Einstein riuscì a parlare correttamente soltanto a nove anni e aveva difficoltà a scuola perché non si trovava bene con il sistema scolastico e non è l’unica persona particolarmente intelligente ad aver avuto di questi problemi. Ma perdere la fiducia in se stesso così piccolo può veramente portarti grosse difficoltà nel futuro.
Spero tanto che troverai una soluzione.
Ciao.
France
Ciao fai bene a pensare solo quello che è bene x tuo figlio senza preoccuparti di ciò che possono dire altre persone. L’ insegnante di sostegno è un insegnante contitolare della classe, vuol dire che può supportare l’ insegnante di classe nelle varie attività e tuo figlio non deve per nesun motivo essere messo da parte dalle maestre stesse che invece devono collaborare tra loro. Se tu non sei convinta delle maestre di tuo figlio parlane con la psicologa e confidale i tuoi timori, sarà lei stessa, eventualmente, che potrebbe consigliarti un cambio di scuola. In bocca al lupo e auguro a te e alla tua famiglia di ritrovare serenità. Fammi sapere a presto…