Domandiamoci che senso ha il natale se…

Per molte persone affrontare il Natale è diventata un’impresa faticosa e stressante. Regali, pranzi e cene interminabili, giochi di società, dinamiche familiari e sociali soffocanti e a volte difficili da sradicare. Ed ecco che ne usciamo distrutti, con qualche chilo in più e con il sollievo che dovrà trascorrere “solo un altro anno” affinchè ogni evento si riporoponga esattamente allo stesso modo, senza che nulla sia cambiato. Il Natale celebra la nascita di Gesù ma è anche un’opportunità importante per riflettere sul significato autentico e sul valore aggiunto che tale ricorrenza può donare al nostro animo. Il Natale è la festa della famiglia, della condivisione, dell’amore in tutte le sue forme. Ma che senso ha tutto ciò se non dedichiamo tempo alla riflessione, all’autenticità dei gesti che compiamo, al vivere con spontaneità il rapporto con il prossimo? L’augurio che rivolgo a ciascuno per il nuovo anno è quello di impegnarsi ogni giorno affinchè l’animo venga liberato dalle scorie emotive che lo anestetizzano, attraverso un ascolto profondo di ciò che ferisce, delude e rende fragili. Sforziamoci di comunicare le nostre emozioni non imprigionandole nella gabbia dell’indifferenza ma condividendole attraverso confronti sereni e liberi dal veleno della rabbia. Ognuno di noi ha bisogno di essere amato, considerato, accolto e tutto ciò è sempre molto difficile da esprimere soprattutto quando il tempo ha avuto modo di consolidare silenzi che parlano di delusione. Ognuno potrà trovare il momento ed il modo giusto per esprimere se stesso affinchè non si arrivi al prossimo Natale donando regali privi di qualsivoglia significato emotivo, non subendo atmosfere soffocanti e aride di allegria ma dedicando sufficiente attenzione alle persone a cui vogliamo bene, regalando loro la nostra spontaneità e mostrando finalmente il vero desiderio di “stare insieme”. (Marcella Ciapetti, Pedagogista clinico)