Eventi: l’importanza di sbagliare: festival dell’errore (parigi)

A Parigi in questi giorni si tiene il Festival dell’Errore (Détrompez-vous !” : Festival interactif et ludique sur le thème des erreurs en sciences)

La manifestazione francese, completamente gratuita, ha lo scopo di avvicinare i giovani alla scienza e frenare l’emorragia di studenti universitari di cui queste discipline soffrono. Per questo, nell’edizione di quest’anno, il suo obiettivo è spezzare il nesso logico fra errori e brutti voti e mostrare l’altro lato della medaglia di una risposta sbagliata: “Il potenziale fecondo che essa ha per il progresso della scienza”, come recita la locandina della kermesse. La manifestazione è stata ideata proprio dopo un rapporto dell’Ocse che metteva in evidenza la paura degli scolari francesi di alzare la mano e rispondere a una domanda rischiando di essere presi in giro. I più grandi scienziati hanno compiuto le scoperte più importanti proprio deviando, per sbaglio, da ciò che cercavano. Penicillina, vaccini, ecc. esistono proprio grazie all’errore e alla capacità comunque di osare, provare, tentare.

Avvicinando i giovani alla scienza il Festival dell’Errore vuole incitare i più piccoli proprio ad azzardare, innovare, uscire dal seminato, proporre idee nuove. Perché errare, si spiega ai bambini, è una parola che nella radice significa deviare dalla solita strada.

Che a una giusta conclusione si possa arrivare seguendo più strade, i visitatori del festival lo imparano cercando di combinare i vari ingredienti di una ricetta di cucina. “E per la maggior parte degli oggetti che ci circondano, non esiste un unico uso corretto. La fantasia e la capacità di innovare sono virtù importanti da coltivare” spiega Girolamo Ramunni, uno degli ideatori del festival e professore del Conservatoire national des arts et métiers. “Per scienza non intendiamo solo matematica e fisica, ma anche le discipline umanistiche. Pensiamo a quanta importanza abbia saper riconoscere i propri errori, riuscire ad ammetterlo con se stessi e con gli altri, il dire “mi sono sbagliato, devo cambiare strada”. Il dialogo, la discussione e il confronto sono i mattoni basilari della scienza, ma anche uno degli ingredienti imprescindibili del vivere in comune”. Insegniamo ai bambini e ai ragazzi a sbagliare, a trovare soluzioni alternative, a uscire dalle cornici mentali e a riflettere poi insieme sui risultati prodotti.

Raccontiamo, inoltre, che anche noi abbiamo sbagliato tante volte. Grazie all’errore si consolidano le conoscenze e l’errore è parte dell’esperienza. Sperimentare non vuol dire proprio questo?

Parigi 21-24 luglio 2010

http://www.ens.fr/spip.php?article626&lang=fr