Gravidanza: settimana 8
Pipa e la sua pancia
Incontro un nuovo medico, dopo 4 settimane dalla prima visita. Gli dico “sono qui perchè sono incinta”. E lui: “L’avevo intuito, di solito quando c’è il marito o c’è una gravidanza o c’è il problema opposto”. “In effetti”, dico io, “mi sento fortunata” e dentro di me pensavo: so bene cosa vuol dire “quel problema” per esperienze molto vicine, e ogni volta che ci rifletto penso a quanto sia prezioso questo dono dentro di me.
Il dottore vuole subito andare al dunque, giustamente, e dare un’occhiata dentro alla mia pancia.
L’ecografia non è delle migliori, ma non importa, perchè comunque il piccolo esserino già si vede in movimento! 21 mm e già muove gambe e braccia, con il cuore che batte all’impazzata. Io mi sciolgo e proferisco parole tipo “amore, piccolino….”, il dottore per fortuna è alla mano e sorride di fronte a una mamma bis emozionata ed emotiva. Tutto procede bene, è ben impiantato nella sua sacca e ben collegato con il suo cordone. Tempo dieci giorni e dovrebbero essere superati anche i pericoli dei primi mesi, e fra una ventina di giorni anche le nausee dovrebbero finire (I braccialetti fenomenali ahimè nelle ultime due sere hanno smesso il loro effetto, magari si sono semplicemente slargati….boh). Per il resto posso fare una vita normale.
Poi si è parlato degli esami prenatali. A 36 anni il rischio di malattie cromosomiche è ben superiore al rischio di aborto dovuto all’esame stesso (1%), dice il mio ginecologo. Che fare? Affidarsi alla traslucenza nucale che dà solo il 90% di sicurezza statistica, e su solo 3 malattie cromosomiche (Sindrome di Down, Trisomia 18, Trisomia 13, solo una parte di tutte quelle possibili anche se sono le più diffuse)? Oppure fare l’amniocentesi o villocentesi con cui si starebbe completamente sicuri, ma che nell’1% dei casi causa un aborto nella settimana successiva o complicazioni tipo perdite che ti costringono a letto per un pò. Decisione difficile che mette in gioco tanti aspetti: il proprio egoismo, la propria forza nel gestire una vita con handicap complessa nella società di oggi, la capacità di abortire nel caso il bambino sia malato. Ci dobbiamo pensare e non abbiamo molto tempo per farlo. Meglio prenotare la visita e intanto valutare.
Informazioni utili
Sintomi
I sintomi sono gli stessi delle settimane precedenti: gonfiore al seno, alle volte gonfiore di intestino, nausea, stanchezza. Può capitare anche di avere molta sete di notte o eccesso di salivazione.
Da fare
è arrivato il momento di prenotare gli esami prenatali una volta deciso cosa fare:
La villocentesi è il prelievo dei villi coriali e consiste nell’aspirazione per via transaddominale di una piccola parte di tessuto coriale cui si applica la tecnica del DNA per la rilevazione delle mutazioni genetica del feto. è la più precoce diagnosi prenatale e si fa intorno alla dodicesima settimana. Il rischio di aborto ad oggi è valutato circa uguale a quello dell’amniocentesi, cioè l’1%.
L’amniocentesi consiste nel prelievo di una piccola quantità di liquido amniotico dalla cavità uterina. Si fa di solito fra la 15 e la 19, preferibilmente intorno alla sedicesima settimana. Il rischio di aborto è di circa l’1% senza contare però tutte le possibili complicazioni legate al fatto che si mette in contatto l’ambiente del feto con l’ambiente materno con rischio di passaggio di infezioni della madre..
la translucenza nucale si fa intorno alla settimana 12.
Se si sceglie di fare prima il test di screening con la translucenza nucale o il duo-test o il tri-test si può avere qualche difficoltà a fare in tempo la villocentesi a meno che il laboratorio on sia molto veloce a dare il risultato.
Gli esami del sangue da fare prossimamente, intorno alla nona settimana invece sono:
gruppo ematico (questo è importante soprattutto per l’RH che nel caso va confrontato con quello del marito per verficarne la compatibilità)
toxo test (è importante per gli eventuali vincoli sul cibo nel caso sia negativo)
citomegalovirus (l’unico che nn passa la mutual, significativo durante la gravidanza per tutti I problemi che può causare al feto se contratto nei nove mesi)
rubeo test (controlla la rosolia)
TPHA
VDRL
HIV
Emocromo (controlla parametri importanti come l’emoglobina, ceh di solito in gravidanza tende lentamente a scendere)
GOT/GDT (fegato)
Glicemia (importantissima in gravidanza per controllare l’eventuale comparsa di diabete)
Urine (in gravidanza è bene controllare spesso di non avere infezioni alle vie urinarie dannose per il feto).
Raccomandazioni:
Cosa mangiare:
dieta il più variata possible
non esagerare con frutta e farinacei (contengono zuccheri pericolosi per il diabete)
mangiare molte proteine (carne, pesce, uova)
pochi dolci
lavare frutta e verdura con bicarbonato (se negativi alla Toxo)
evitare carne al sangue, prosciutto crudo, salame, ok al cotto e alla mortadella (sempre se negativi alla toxo).
Bere molta acqua.