Grazie a te…steve jobs!

Non sapevo chi fosse né cosa avesse realizzato, ora lo so. Non mi riferisco tanto a ciò che ha creato, geniale e rivoluzionario. Mi riferisco all’insegnamento che ha lasciato, alla magia delle sue parole. Famosa è una parte del suo discorso pronunciato alla Stanford University, ma la mia curiosità mi ha portata ad ascoltare quel discorso per intero nella speranza di cogliere il senso di tutto ciò che ha voluto trasmettere a quei giovani laureati. Meraviglioso. Le frasi che più mi hanno colpita si riferiscono alla necessità di seguire sempre ciò che il cuore suggerisce, l’importanza di non aver fretta di “unire i puntini” per trovare il senso di ciò che si vive: “Non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle. Dovete avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro”. L’amore per ciò che si fa, la necessità di continuare a cercare se ancora non abbiamo trovato il nostro canale d’espressione . è “come per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti”. Alzarsi al mattino, guardarsi allo specchio e chiedersi : “ Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?” L’idea di dover morire è lo strumento più utile per aiutarci ad operare delle scelte. Ricordarci che dobbiamo morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che si ha qualcosa da perdere. Siamo già nudi. Non c’è ragione per non seguire il nostro cuore. La sua magia è stata quella di rendere semplice il complesso. Se riusciamo a semplificare il nostro pensiero potremo spalare montagne. Il discorso di un uomo così meraviglioso nutre la mia motivazione a continuare, a non mollare, a difendere ciò che amo e in cui credo. Uomini così non dovrebbero mai andar via…ma credo che il senso della morte, ma anche della vita, sia racchiuso nell’eredità unica ed irripetibile che lasciamo nel bagaglio dell’anima di tutte le persone che siamo riusciti ad incontrare veramente. Grazie Steve. Ora, nella mia anima, c’è anche un po’ di te. (Dr.ssa Marcella Ciapetti)