Il lavoro che non sempre tutela le mamme

Ciao a tutte! Scrivo queste brevi righe perchè questa mattina il mio datore di lavoro ha detto una frase che mi è rimasta in mente e mi fa riflettere tantissimo sul modo di vedere le cose degli uomini/capi… Ha contattato un nostro cliente e ha parlato con l’impiegata, doveva mettersi d’accordo per un incontro con lei nella mattinata seguente e la cliente le ha detto che andava benissimo ma che l’incotro doveva essere fissato dalle 8.30 in poi in quanto prima doveva portare la bimba all’asilo. Quando ha interrotto la comunicazione telefonica il mio titolare ha iniziato a borbottare e lamentarsi asserendo che poteva portare la bambina all’asilo prima e che la scusa della bimba non stava ne in cielo ne in terra… all’udire quei fastidiosi borbotii ho cercato di spiegargli che non tutti gli asili ti accettano i bimbi alle 7.45 e che per me non era una scusa della cliente ma una vera e propria esigenza. Partendo dal presupposto che l’anno prossimo anche la mia Giuliotta andrà all’asilo e che non tutti gli asili ricevono i bimbi così presto (dipende anche dalle domande che ricevono dagli altri genitori) mi sono venuti i brividi al pensiero che magari l’anno prossimo sarò costretta a chiedergli di iniziare a lavorare alle 8.15/8.30 anzichè alle 8.00… Ma perchè essere mamme nella nostra società deve essere sempre così difficile? Perchè non ci tutelano in questo senso? Scusate, probabilmente è solo uno sfogo di una mamma che non ne può più dei vari soprusi che ha dovuto subire a seguito di una gravidanza, nonostante che lavori in questa ditta da 14 anni!