Il virus
Prima di venire qui non l’avevo mai sentito nominare. In realtà conoscevo la versione italiana del fenomeno, cioè il laringospasmo, ma non mi era mai stato spiegato bene che aveva origine virale e che questo virus aveva un nome.
è una laringotracheobronchite che di solito colpisce specialmente i bambini piccoli fino a tre anni ma può verificarsi anche più tardi (l’ultima volta che l’ha preso mio figlio aveva sei anni).
Le stagioni preferite sono fine autunno, inverno, e inizio primavera e clima scatenante può essere il freddo secco e la nebbia.
Di solito il virus si manifesta in modo improvviso e specialmente di notte, il bambino si sveglia facendo fatica a respirare, ha la voce rauca e sottile e con una tosse molto riconoscibile perchè ha il rumore simile al verso delle foche. Ad ogni respiro poi si sentono rumori strani, stridori. L’infiammazione è delle alte vie respiratorie, si gonfiano la laringe e la trachea e l’aria ha meno spazio per passare, di qui il suono. Se il bambino si agita la situazione può peggiorare.
In sè non è una malattia pericolosa ma se lo stridore è molto forte e respirare risulta difficile in genere in ospedale danno il cortisone per sfiammare. Dopo qualche giorno passa tutto.
Quando succede la prima volta nel cuore della notte anche il genitore può andare in panico, in realtà non ci sarebbe nemmeno bisogno di andare al pronto soccorso ma molti lo fanno comunque (in generale comunque se si hanno dubbi è sempre meglio andare da un medico). Rimedi immediati sono portare il bambino in bagno dopo che si sono aperti tutti i rubinetti di acqua calda in modo da creare velocemente molto vapore. Nelle notti fresche basterebbe uscire a respirare l’aria esterna, in genere il bambino inizia subito a respirare meglio fuori dall’aria secca di casa in particolare in caso di termosifoni accesi.
Le prime volte che è capitato a mio figlio non siamo andati in ospedale perchè dopo un’oretta aveva ripreso a respirare normalmente. L’ultima volta invece l’ho portato anche se non di corsa perchè si capiva che la cosa non migliorava e infatti gli hanno dato una dose di cortisone e solo dopo un paio di giorni la tosse è ritornata normale.
Ovviamente gli antibiotici sono inutili in questi casi, basta tenere il bambino a riposo per qualche giorno.
Se si ha un bambino soggetto a questa malattia (per il quale ogni raffreddore si trasforma in tosse a foca) bisogna tenere la sua stanza, specialmente d’inverno, umida, utilizzando un umidificatore a caldo, e ai primi sintomi fargli bere molta acqua, fare aerosol di fisiologica e consultare un medico.