L’ imparare visto dalla prospettiva del bambino

Ispirandomi all’approccio Neozelandese Te-Whāriki riguardo a come verificare l’efficacia di un programma scolastico alla scuola materna (approccio che ha suscitato molto interesse nel mondo), ho provato a mettere in connessione le materie e le attività che vengono proposte ai bambini nella prima infanzia con questi principi di alto livello. Il processo dell’imparare viene visto dalla prospettiva del bambino. Lui è al centro, non gli adulti.  L’approccio Te-Whāriki all'”assessment” mette in relazione un certo comportamento osservato con l’obiettivo iniziale.

E quali sono i principali obiettivi che che un bambino dovrebbe raggiungere nel suo percorso di crescita verso l’età adulta?

  • il senso di appartenenza: mi conosci? apprezzi e conosci i miei interessi e le mie abilità?
    • Inclinazione: coraggio, curiosità
  • lo star bene: soddisfi i miei bisogni quotidiani? Posso fidarmi di te?
    • Inclinazione: fiducia
  • l’esplorazione: mi offri stimoli e sfide per allargare le mie conoscenze?
    • Inclinazione: perseveranza
  • la comunicazione: mi inviti a comunicare e a esprimere i miei sentimenti? Mi ascolti?
    • Inclinazione: sicurezza interiore, autostima
  • la volontà a contribuire: mi incoraggi a contribuire al mio gruppo?
    • Inclinazione: responsabilità

Coraggio, fiducia, perseveranza, autostima, responsabilità sono caratteristiche fondamentali in un adulto e guidare i bambini fin da piccoli in questa direzione è responsabilità della scuola e dei genitori.

Ed ecco la connessione con le materie che possono ispirare questa evoluzione nelle inclinazioni del bambino.

  • L’arte: attraverso l’arte il bambino sente che i suoi interessi e le sue abilità vengono riconosciuti e può esprimere la sua fantasia, stimolare il suo coraggio a mettersi in gioco e a superare i suoi limiti. Quando si propone di fare arte insieme ai bambini è sempre meglio partire dai loro interessi e connettersi anche alla loro cultura, al loro passato, alle loro famiglie.
  • La musica:  i movimenti, il suono, l’espressione libera nella musica, il senso di unità contribuiscono allo stare bene e al fidarsi nella guida (genitore o insegnante).
  • La scienza: la scoperta del mondo offre sfide e stimoli intellettuali che portano il bambino ad imparare a perseverare, a ricercare le risposte, a non limitare la propria mente.
  • Il linguaggio: comunicare è alla base della relazione tra esseri umani ed è anche lo strumento per far sentire la propria voce e i propri bisogni. L’autenticità nelle relazioni porta sicurezza interiore e autostima
  • Il giardinaggio e la cura della Natura, degli oggetti e degli animali:  quando il bambino contribuisce a rendere il mondo bello e si prende cura delle piante o degli animali impara a prendere delle responsabilità nei confronti degli altri e a capire il senso dell’appartenenza a una comunità. È bellissimo vedere quanto impegno mettono i bambini quando devono far crescere una piantina o prendersi cura di un animale.

È bello mettersi dalla parte del bambino per capire quali sono i suoi reali bisogni e cosa possiamo aspettarci da lui nelle diverse età. È affascinante come il processo di apprendimento scolastico sia legato in modo indissolubile con la crescita interiore. La scuola non dovrebbe essere un luogo arido di apprendimento accademico ma un luogo in cui il bambino nella sua totalità viene accolto e guidato a diventare indipendente e libero.