Lasciarlo piangere oppure no…quante idee!!!!

Care amiche, ho letto con attenzione(anche se poi mi sono un pochino persa) la lunghissima serie di domande e risposte rispetto alla domanda di Ellaisa “Tetta out of order“. All’inizio sembrava una faccenda strettamente legata al togliere o meno la poppata notturna ma poi il tutto si è focalizzato attorno al METODO utilizzato per ELIMINARE questa esperienza. Lasciar piangere un bambino non è mai una cosa piacevole. Ci sono poi così tanti tipi di pianto e così tanti tipi di persone che generalizzare non credo sia utile e produttivo. “Non c’è una foglia uguale ad un’altra” diceva Paulo Coelho ed è proprio così.

è necessario partire dal presupposto che ogni essere umano rappresenta un’entità unica ed irripetibile e che in ogni relazione genitoriale è caratterizzata da talmente tante particolarità che raccontarle o riprodurre esattamente una fotografia corrispondente alla vera realtà è molto difficile. Mi limito ad affermare che di fronte ad affermazioni o esperienze raccontate è necessario porsi sempre con un atteggiamento prudente e rispettoso della diversità, anche se non le condividiamo. Dietro ad una mamma e ad un bambino c’è una persona e il rispettarla e rispettare gli stati d’animo che si vivono è alla base di una valida relazione.

Il pianto di un bambino è una chiamata: ognuno di noi sceglierà come rispondervi in base alla conoscenza profonda che una madre ed un padre vivono dal primo giorno di vita del bambino, nel caso della madre molto prima. è anche vero però che il pianto, se riconosciuto come conseguenza di un disagio, merita attenzione attraverso azioni o proposte che mirano al ripristino della calma e della serenità. Altrimenti, nel caso del pianto conseguente ad una mancanza di una consuetudine che il bambino viveva , è necessario attivarsi, in base al momento della giornata, affinchè siano proposte esperienze diverse ma ugualmente rassicuranti.

Gradualità e pazienza credo siano gli ingredienti necessari. Per ciò che riguarda se sia opportuno o meno eliminare una poppata credo sia necessario avere notizie soddisfacenti rispetto allo stato psico -fisico del minore oltre al suo contesto familiare. Infine, comprendo lo stato d’animo di noi mamme, ci sono anch’io tra di voi, e spero che i confronti- scontri possano essere utili a migliorare e crescere, contribuendo ad evolvere e rendere più maturo ciò che viviamo nel nostro contesto familiare ed interiore. Vi stringo forte.